Rete G2 incontra l’on. Fabbri: riforma della legge per la concessione della cittadinanza al più presto!

La scorsa settimana in Parlamento una delegazione dell’organizzazione Rete G2 – Seconde Generazioni ha incontrato l’on. Marilena Fabbri, relatrice di maggioranza della riforma della legge sulla cittadinanza n. 91 del 1992. Il nostro portavoce nazionale Mohamed Tailmoun ha consegnato all’on. Fabbri le proposte della Rete G2. Abbiamo anche chiesto che i lavori della Commissione Affari Costituzionali riprendano il prima possibile. Seguiteci su www.secondegenerazioni.it e www.facebook.com/ReteG2.

Cittadinanza. Fino alla riforma della legge, alla Camera le storie delle seconde generazioni

Le storie delle seconde generazioni tornano alla Camera.
Un gruppo di deputati di diversi schieramenti, con a capo l’On.Cècile Kyenge, ogni giorno parlerà di un ragazzo o una ragazza ancora senza cittadinanza, fino a che in Aula non si discuterà la nuova legge sulla cittadinanza.
La prima storia raccontata è quella della nostra Samira.

Cécile Kyenge Kashetu

Cittadinanza: abbiamo iniziato con la storia di Samira. Lei non c’è più, ma la sua storia ci deve far riflettere!
La storia di Samira è stata letta dalla deputata Fucsia Nissoli Fitzgerald eletta nella circoscrizione AMERICA SETTENTRIONALE E CENTRALE – Gruppo Per L’ Italia

Questa è la storia di Samira , attivista della Rete G2 Seconde Generazioni, nata a Roma nel 1980 da madre filippina e padre egiziano, al compimento dei 18 anni non fece richiesta della cittadinanza italiana. Non fece domanda, perché si sentiva italiana dalla nascita. Così Samira denunciava la sua situazione nel 2007: “Ho una laurea come assistente sociale e lavoro per uno sportello informativo sull’handicap del Comune di Roma. Dopo un contratto a tempo determinato me ne hanno fatto uno a progetto mentre tutte le mie colleghe hanno avuto un contratto a tempo determinato, più lungo e che da più tutele rispetto a me. E questo non per mie incapacità professionali ma perché non ho ottenuto il passaporto italiano e le leggi sono poco chiare. A 18 anni non avevo fatto domanda per diventare cittadina italiana. Nessuno me lo aveva detto. Così ora, nonostante la mia laurea, il Comune non mi assume perché sono una cittadina filippina. Io sono nata qui e sono sempre vissuta qui. Mi considero italiana eppure devo accontentarmi di meno soldi e garanzie e fare causa al Comune per discriminazione”.
Samira è morta il 20 febbraio del 2010 sempre a Roma a soli 29 anni, prima che il giudice decidesse sul suo caso. Il problema di Samira Mangoud, come di molte seconde generazioni, è quello di non sapere di dover richiedere la cittadinanza italiana tra i 18 e i 19 anni , come previsto dalla legge per l’acquisizione della cittadinanza italiana per i figli di immigrati extracomunitari. Di conseguenza, Samira è rimasta cittadina straniera in un paese a lei non affatto estraneo, visto che era l’unico dove avesse mai vissuto.

Samira

Comunicato della segreteria dell’On Kyenge:
“L’Italia conta circa un milione di giovani nati e/o cresciuti qui. Per la legge
restano stranieri, anche se non lo sono. Sono bambini e bambine, ragazzi e
ragazze che nascono e crescono nel nostro Paese o che arrivano qui da piccoli.
Considerano l’Italia la loro casa, la loro Nazione, ma questa Nazione non li
considera suoi cittadini. E loro non hanno un’altra patria. Pertanto, abbiamo
deciso di costituire un gruppo di deputati, aperto a tutti gli schieramenti, per
dare voce in Parlamento ai nuovi italiani. Questa voce verrà portata anche fuori dall’Aula grazie all’azione congiunta con la società civile (coinvolgeremo anche tutti gli organi, le Istituzioni, gli Enti che si occupano di minorenni e adolescenti, fra questi ricordo: il Garante per l’infanzia e l’adolescenza, l’Unicef, Save the children, la Rete G2 – Seconde Generazionie le associazioni dentro e fuori la campagna L’ITALIA SONO ANCH’IO).
Cari colleghi, finché in questa stessa aula non discuteremo lanuova legge sulla cittadinanza, i firmatari di questa iniziativa racconteranno ogni giorno la storia di un ragazzo o di una ragazza ancora senza cittadinanza: storie di speranze, dolori, peripezie burocratiche, disillusioni, storie di tutti i giorni, fatte anche di successi in salita ma successi, ancora più veri e specchio della loro voglia di essere italiani.
L’Aula della Camera è il cuore del Parlamento. Qui tutti noi cerchiamo di portare lavoce degli italiani. A volte in maniera alta, a volte meno. Ma è il motivo per cui noisiamo in Parlamento: per dare voce anche a chi non ha votato o non può votare, achi di voce ne ha di meno e non può farsi sentire.
Crediamo che a tutti sia capitato di sentire da fuori le voci di giovani che
giocano dentro una scuola. C’è qualcuno in grado di stabilire chi di loro è figlio di immigrati o di italiani? Quelle che sentiamo in realtà sono soltanto le voci dell’infanzia e dell’adolescenza.
Chi di noi può trovare delle differenze ascoltando le voci della speranza?
Sono giovani che alla fine pensano e sognano in italiano, fanno il tifo per le stesse squadre, parlano con lo stesso accento dei nostri figli. Dalle Alpi a Lampedusa hanno affetti, amici, interessi e istruzione. Si incontrano tutti a scuola e proprio dalla scuola inizia il loro percorso di crescita.
C’è qualcosa di surreale e di profondamente ingiusto in tutto questo. Ed è tempo di porvi rimedio con un accorto, quanto urgente, intervento legislativo. Molti italiani restano stupiti quando scoprono che i compagni di classe dei loro figli non sono “italiani”.
Anche in Parlamento si è ampliato il numero di parlamentari – di tutte le
provenienze politiche – che pensa che sia arrivato il momento di cambiare.
Il diritto di cittadinanza è un tema su cui si ragiona già da tempo ed esistono
ormai molti progetti di legge che possono aiutare l’Italia ad entrare in una nuova fase dell’integrazione. Ma il tempo per discutere la riforma della cittadinanza continua a slittare. Continua ad essere un’occasione perduta per il nostro Paese. La nuova legge sulla cittadinanzaè una necessità perché l’Italia è già cambiata, perché i nostri giovani hanno già compreso l’importanza e il valore dell’integrazione. ”

HANNO FINORA ADERITO ALL’INIZIATIVA:

On. CécileKashetu Kyenge – PARTITO DEMOCRATICO
On. Paolo Beni – PARTITO DEMOCRATICO
On. Mario Marazziti – PER L’ITALIA
On. Fucsia Fitzgerald Nissoli – PER L’ITALIA
On. Giulio Marcon – SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ
On. Pia Elda Locatelli – MISTO
On. Adriana Galgano – SCELTA CIVICA PER L’ITALIA
On. Renata Polverini – FORZA ITALIA
On. Angelo Antonio D’agostino – SCELTA CIVICA PER L’ITALIA
On. Annalisa Pannarale – SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ
On. Assunta Tartaglione- PARTITOT DEMOCRATICO
On Chiara Scuvera – PARTITO DEMOCRATICO
On. Davide Mattiello – PARTITO DEMOCRATICO
On. Diego Crivellari – PARTITO DEMOCRATICO
On. Ernesto Carbone- PARTITO DEMOCRATICO
On. Fabio Porta – PARTITO DEMOCRATICO
On. Franco Bruno – MISTO – MAIE – API
On. Giorgio Zanin – PARTITO DEMOCRATICO
On. Giuseppe Guerini – PARTITO DEMOCRATICO
On. Giuditta Pini – PARTITO DEMOCRATICO
On. Giuseppe Zappulla – PARTITO DEMOCRATICO
On. Liliana Ventricelli – PARTITO DEMOCRATICO
On. Massimo Bray – PARTITO DEMOCRATICO
On. Michele Nicoletti – PARTITO DEMOCRATICO
On. Milena Santerini – PER L’ITALIA
On. Nicola Fratoianni – SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ
On. Roberto Rampi – PARTITO DEMOCRATICO
On. Sandra Zampa – PARTITO DEMOCRATICO
On. Serena Pellegrino – SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ
On. Valentina Vezzali – SCELTA CIVICA PER L’ITALIA
On. Vanna Iori – PARTITO DEMOCRATICO
PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
EMAIL:segreteria@cecilekyenge.it
Tel:06 67 60 8474
Cel: 347 03 96 399

La Rete G2 alla conferenza Nazionale sull’infanzia e sull’adolescenza

La Rete G2 – Seconde Generazioni organizzazione nazionale di figli/e d’immigrati sarà presente all’appuntamento che si terrà a Bari dal 27 al 28 marzo. Tema della due giorni “Investire sull’infanzia”

Roma, 26 marzo 2014 – La Rete G2 – Seconde Generazioni sarà presente alla Conferenza nazionale sull’infanzia e sull’adolescenza, prevista a Bari il 27 e 28 marzo. Tema della due giorni di dibattiti e incontri: “Investire sull’infanzia”. L’evento rappresenta un grande momento istituzionale di ascolto, elaborazione e partecipazione su temi che interessano non soltanto gli addetti ai lavori, ma anche bambini, ragazzi e famiglie. Si tratta di una occasione importante di incontro tra saperi e conoscenze professionali e responsabilità politico-istituzionali, esperienze associative e rappresentanze sociali, aperta alla partecipazione di tutti. Tra le presenze Istituzionali che saranno presenti: il Ministro Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, la presidente della Commissione infanzia Michela Vittoria Brambilla e il Garante per l’infanzia Vincenzo Spadafora.
“La Conferenza di Bari – dichiara Mohamed Tailmoun, portavoce della Rete G2, che interverrà come Rapporteur nella sessione – sarà un importante momento per fare il punto sui diritti dei minori in Italia, quali: l’accesso alla scuola, ai servizi sociali e agli strumenti di sostegno al reddito dei bambini e degli adolescenti ; tematiche che riguardano direttamente il presente e il futuro degli oltre 1 milione di minori di origine straniera, che sono parte integrante della società italiana”.
L’auspicio – prosegue Tailmoun – è che proprio da Bari, anche in vista della definizione di un nuovo Piano nazionale per l’infanzia e l’adolescenza – ripartano nuove politiche capaci di incidere concretamente sulla vita di tutti i bambini e gli adolescenti che vivono nel territorio”.

Scarica qui il programma

“L’Italia sono anche io”: 18 dicembre in occasione della giornata dei diritti dei migranti e i loro figli

18 dicembre giornata internazionale dei diritti dei migranti L’Europa sono anch’io. Migrare: dall’emergenza alla cittadinanza”

Incontro promosso dalla  “Campagna L’Italia sono anch’io

Mercoledì 18 dicembre 2013 – ore 10.30 Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri – via Santa Maria in via 37

Introduce:  CARLO FELTRINELLI, Portavoce Campagna L’Italia sono anch’io. Intervengono: F. PAOLO SISTO, Presidente Commissione Affari Costituzionali del Senato;GUGLIELMO LOI, Segretaro UIL; LUIGI CAL, direttore ufficio ILO per l’Italia e San Marino; Padre GIOVANNI LA MANNA, presidente Centro Astalli; MOHAMED ABDALLA TAILMOUN, portavoce Rete G2 – Seconde Generazioni. Interventi dei comitati territoriali  “L’Italia sono anch’io”: Roma, Milano, Sicilia. Conclude: CÉCILE KYENGE, Ministra per l’Integrazione

Per accreditarsi: emiliamatinbarros@gmail.com

ReteG2: Infanzia tutelata solo se riforma della legge sulla cittadinanza, intanto informare seriamente”

Rete G2 – Seconde Generazioni: “Infanzia veramente tutelata solo se riforma della legge sulla cittadinanza italiana, intanto informare seriamente su come funziona la normativa vigente”

20 novembre 2013 – In occasione del 24° anniversario dell’approvazione della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e Giornata Nazionale dell’Infanzia e l’Adolescenza la Rete nazionale G2 – Seconde Generazioni richiama l’attenzione su un problema sempre vivo e che riguarda i figli dell’immigrazione: “siamo convinti che in Italia non si potrà parlare di infanzia veramente tutelata finché non si affronterà fino in fondo la riforma della legge sulla cittadinanza italiana, la legge 91/92, perché sia più aperta verso bambini nati e/o cresciuti in Italia”. Rete G2 chiede che “tutti i soggetti istituzionali e le realtà che oggi organizzeranno iniziative per celebrare la Giornata dell’Infanzia si assumano l’impegno di richiamare il Parlamento al compito di riprendere al più presto in mano la modifica delle legge 91/92”.

Intanto secondo la Rete G2 “è fondamentale che le istituzioni informino seriamente su come funziona attualmente la normativa, l’accesso al passaporto italiano per nati e non nati in Italia e cresciuti nei Comuni italiani. E proprio a tali enti locali ci rivolgiamo come Rete G2, in particolare a quelli coinvolti in iniziative di conferimento della Cittadinanza onoraria: voi potete andare più avanti rispetto ai gesti simbolici, che pure apprezziamo, impegnandovi da subito nel fornire informazioni complete, adeguate ed aggiornate ai figli di immigrati che oggi vogliono di fatto, nonostante gli ostacoli, accedere alla cittadinanza italiana. Proprio per questo agli enti locali e alle seconde generazioni che vivono nei Comuni italiani dedichiamo la nuova Guida Rete G2 per l’accesso alla cittadinanza italiana 2013/2014, un aggiornamento della Guida “18 anni in Comune” che avevamo realizzato nel 2011 insieme ad Anci. Conterrà anche le novità della legge 98/2013 e alcuni consigli utili, frutto dell’ottima esperienza del progetto G.Lab realizzato a Milano da Rete G2 e Comunedi Milano, Assessorato alle Politiche sociali”.

Rete G2 Seconde Generazioni

Info: Tel. 340 5841815,

g2@secondegenerazioni.it,

www.secondegenerazioni.it

 

CITTADINANZA: ANCI, SAVE THE CHILDREN E RETE G2, BENE NOVITA’ INTRODOTTE NEL DECRETO DEL FARE

‘’Vogliamo esprimere il nostro apprezzamento per l’iniziativa portata avanti dalla Ministra Kyenge. Si tratta di un provvedimento che, a costo zero, permette con semplicita’ e intelligenza di risolvere le tante difficolta’ di ordine burocratico che fino ad oggi hanno ostacolato il percorso previsto dalla legge 91 del 1992, complicando inutilmente e iniquamente la vita a tanti ragazzi che hanno deciso di fare dell’Italia la loro nuova Patria’’. Cosi’ Giacomo Bazzoni, Presidente della Commissione Affari Sociali e Welfare dell’ANCI a proposito delle novita’ contenute nell’art. 33 del d.l. 69 (c.d. ‘decreto del fare’) in merito alla semplificazione del procedimento per l’acquisto della cittadinanza per lo straniero nato in Italia.

‘’Inoltre, la previsione nella nuova norma dell’obbligo, da parte degli Ufficiali di Stato Civile di informare tempestivamente i ragazzi del loro diritto – sottolinea il Presidente Bazzoni – manifesta una particolare sensibilita’ della Ministra verso gli aspetti piu’ concreti della tematica. La scelta è infatti una sostanziale istituzionalizzazione dei contenuti della Campagna ‘18 anni … in Comune’, portata avanti a partire dal 2011 da ANCI insieme a Save the Children e Rete G2, con la quale abbiamo chiesto ai Sindaci di invitare tempestivamente i ragazzi ad esercitare il loro diritto. Gli esiti della Campagna ci hanno confermato che quello dell’informazione tempestiva e corretta e’ un nodo cruciale’’.

‘’L’ennesimo caso di discriminazione portato oggi all’attenzione delle cronache, di una bambina di nove anni nata in Veneto che ha dovuto rinunciare a partecipare alle gare di nuoto con i suoi compagni di squadra solo perche’ di origine tunisina – ha dichiarato Raffaela Milano, direttore dei programmi Italia-Europa di Save the Children – testimonia ancora una volta l’importanza, per il percorso di crescita di un bambino, di vedere riconosciuta la propria appartenenza alla comunita’ nella quale vive. Esprimiamo grande apprezzamento per le norme contenute nel ‘decreto del fare’ che portano a sistema l’iniziativa di sensibilizzazione e informazione gia’ avviata volontariamente da tanti Comuni nell’ambito della Campagna promossa da ANCI, Rete G2 e Save the Children. Speriamo che questo sia il primo passo per una rapida revisione organica della materia che consenta ai bambini che nascono e crescono in Italia di sentirti finalmente a pieno titolo cittadini del loro Paese’’.
“Grazie a questa semplificazione suggerita dalla buona pratica di 18 anni in Comune, – dichiara Mohamed Tailmoun, portavoce della Rete G2 – viene esteso il diritto di cittadinanza a molti figli d’immigrati che finora si sono visti negare questo diritto alla maggiore età. L’auspicio è quello di arrivare presto ad una vera riforma della legge, che dia cittadinanza a tutte quelle seconde generazioni che restano ancora in attesa”.

Roma, 28 giugno 2013