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Noi come voi, non dobbiamo dimenticare.

NaveEmigranti.jpgBartolomeo Vanzetti racconta: "Al centro immigrazione, ebbi la prima sorpresa. Gli emigranti venivano smistati come tanti animali. Non una parola di gentilezza, di incoraggiamento, per alleggerire il fardello di dolori che pesa così tanto su chi è appena arrivato in America".


Fra il 1880 e il 1915, approdavano negli Stati Uniti quattro milioni di italiani cercando un luogo in cui potersi stabilire, vivere in pace lontani dalla guerra e con la speranza di arricchirsi. Accomunati dal comune isolamento, dal comune disagio, gli italiani emigrati si riunirono e coalizzarono nelle comunità italiane cercando insieme di sentirsi a casa in quel paese straniero. Racconti come questo non hanno fatto parte solamente della storia italiana, ma hanno fatto e fanno ancora parte della stora di tutti quei paesi che hanno avuto la fortuna e sfortuna di vedere i propri figli abbandonare il paese alla ricerca di una vita migliore.
Coscienti che l’emigrazione nella quasi totalità dei casi non è un piacere, ma una necessità ineluttabile, tutti dovrebbero impegnarsi affinché ognuno possa sentirsi a casa.

Scritto insieme ad Alex.