La maratona burocratica.

La scorsa settimana non era stata preannunciata stressante,ma l’ennesimo foglio andò a legarsi in maniera indiscutibile alle mie giornate,ai capitoli da ripetere per l’esame di inglese.
E così ci siamo, eccomi quì, in fila (quante file avrò fatto fino ad ora?!Tra Inps e quant’altro?) in prefettura, la via mi è stata indicata da un amabile signora che ha sottolineato che “il commissariato per voi è di lì” e io con fare saccente ho risposto “voi chi?” e lei si è imbarazzata andandosene.
Per farla breve all’inizio ero pronta all’avventura ma non mi aspettavo di trovare così tanti ostacoli:
la fila per la fila ( e non è un gioco di parole) per prendere un appuntamento che oramai danno solamente per metà 2010 (marzo se sei fortunato/raccomandato), il poliziotto che mi invitava a mandare la raccomandata anche se per più di cinque minuti gli ho ripetuto che la raccomandata la dovevo indirizzare alla prefettura quindi tanto valeva lasciarmi passare. Ho potuto incontrare tante coppie “miste” , non mi piace l’aggettivo misto mi da l’idea di qualcosa che c’è ma non è amalgamato bene al contrario invece di una coppia (il più delle volte).
Ho incontrato una signora filippina che mi ha chiesto da quanto fossi sposata, e posso dire che quella è stata la prima risata che andava ad aprire la mattinata.
Ma ecco che finalmente mi fanno entrare (non per fare la fila della fila, mi fanno proprio entrare!!Prendo il magico numeretto 24 a cui sarà legato un viso che accoglierà le mie lamentele,le mie perplessità sulla pratica di cittadinanza di mia madre iniziata anni e anni fa.
Nel mentre che varco la soglia, e nel momento esatto che mi sto per sedere mi ritorna in mente una parte del battibecco con il poliziotto “Voi state giocando con la vita delle persone, con le loro speranze e i loro diritti” e la sua risposta “Ehhh addirittura con la vita!!!”
Oramai seduta ci ripenso e non mi resta che giungere a conclusione che si, questa è la mia vita, o meglio parte della mia precaria vita da seconda generazione senza cittadinanza, ovviamente capita che io stia bene (burocraticamente parlando) come ora che il mio permesso di soggiorno mi ha permesso una breve fuga altrove.
E fuggendo penso.

In edicola il numero di ottobre di “Secondi a nessuno” rubrica della Rete G2 su Topgirl

Da alcuni giorni nelle edicole di tutta Italia trovate l’appuntamento mensile con “Secondi a Nessuno”, rubrica gestita dalla Rete nazionale di figli di immigrati G2 – Seconde Generazioni sulla rivista giovanile “Topgirl”. Nel numero di ottobre le seconde generazioni affrontano il tema dell’amore che dovrebbe superare tutti gli ostacoli ed invece spesso accade che… be’ scopritelo voi leggendoci.

Vi abbiamo accompagnato nei mesi estivi come promesso e speriamo che vi siano piaciuti questi piccoli frammenti della vita quotidiana dei figli d’immigrati. La Rete G2 vi invita a esprimere le vostre impressioni e considerazioni.

Intanto sulla home del Blog collettivo G2, www.secondegenerazioni.it, trovate i numeri precedenti di “Secondi a nessuno” (a colori, in formato pdf) oltre ai nuovi articoli e ai commenti più originali del nostro diario collettivo.
E trovate qui per la prima volta il penultimo numero:
Secondi a nessuno Settembre 2009

Buona lettura 🙂

Rete G2 – Seconde Generazioni

Rete G2 partecipa a presentazione testo di modifica legge cittadinanza

La Rete G2 – Seconde Generazioni chiede dal 2005 (anno di fondazione della nostra organizzazione) un cambiamento sostanziale della legge per l’acquisto della cittadinanza italiana da parte dei figli dell’immigrazione in Italia e segue tutte le proposte di modifica della legge (ad esempio la Rete G2 aveva partecipato alle audizioni in commissione affari costituzionali della Camera fornendo un proprio parere e consigli ufficiali su invito del precedente Governo).

Per questo, in data 23 settembre, Lucia G. e Zhanxing X. hanno partecipato a nome della Rete G2 alla conferenza stampa di presentazione della nuova proposta bipartisan di modifica della legge sulla cittadinanza, che prende nome dai suoi due primi firmatari, i deputati Granata (Pdl) e Sarubbi (Pd). Qui trvate un servizio video giornalistico con commento finale di Lucia G. a nome della Rete G2.

conferenza stampa

Per saperne di più sul testo di modifica e per il video della conferenza stampa cliccate qui.

Il sito è rinnovato. Ma quanta fatica.

Dopo una più di una settimana di gestazione, posso finalmente dire che il sito è operativo al 90%. Unica pecca: probabilmente c’è un problema nel postare i commenti…

Update del 21/9: ci sono problemi con alcuni post del forum…appena ci cliccate vi dice che non esistono. Non è un bug, ma purtroppo ci sono stati problemi durante il processo di backup del forum. Per il resto invito tutti a segnalare eventuali problemi sul forum.

I Bocciati in partenza

La scuola ricomincia e si sente già aria di bocciatura. Anche se 9 sono i preziosi mesi di lezione a disposizione per evitare il disastro, la pagella sembra già scritta quando si tratta di alunni senza il passaporto italiano. E non stiamo parlando dei voti di profitto e condotta. Secondo l’accusa bambini e adolescenti di origine straniera, grazie a poteri quasi soprannaturali, contaminerebbero i compagni di banco con la loro sola presenza, minacciano l”’immutabile” cultura nazionale e il folclore locale, addirittura rallentano costantemente l’apprendimento di tutti gli altri alunni.

Non stiamo parlando della trama di un antico film di fantascienza ma la rappresentazione firmata da alcune forze politiche: la catastrofe totale ad opera dei figli dell’immigrazione. Perché se il sistema italiano non funziona e alcune mamme e papà sono preoccupati è colpa di bambini e adolescenti, sostiene la Lega nord urlando attraverso potenti megafoni mediatici. E da lì l’idea di classi integralmente separate dove isolare i contaminatori estranei, dove i più piccoli, che altrove verrebbero guardati come il futuro della società e protetti con amore, imparino innanzitutto a stare “al proprio posto”, in disparte, in un ghetto. Che poi estranei proprio non sono visto che la maggior parte dei discendenti della migrazione è nata in Italia o comunque presente nelle sue scuole fin dai primi anni di vita, assorbendo come spugna lingua e cultura locale, nel bene e nel male.

Oggi la persecuzione di tali colpevoli inconsapevoli si sta spingendo ancora più in là indicando quelli che sarebbero i criminali tra i criminali: la minoranza di bambini e adolescenti cresciuti in Italia che, se non autorizzati da un permesso di soggiorno, dovrebbero correre a nascondersi come topi indegni, non provare neanche a presentarsi a scuola o agli esami di maturità, come nei mesi scorsi si era augurata addirittura la preside di una scuola professionale di Padova. Proprio vero che in Italia la scuola è uguale per tutti.