Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 19 dic 2006, 11:26 
Sergente di ferro
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Stranieri e reggiani, insieme
Botta e risposta sull'etichetta di «immigrati di seconda generazione»
«Sulla seconda generazione d'immigrati - ammette Asmaa, prossima a laurearsi in scienza della comunicazione all'università di Modena e Reggio - non mi sono mai posta il problema, nel senso che essere seconda generazione racconta una storia che è nata da poco. E' una storia che nasce non più nel paese dei genitori ma in un altro luogo ».
Rania: «Noi non ci riconosciamo in questa definizione. Rifiutiamo questo appellativo non perchè non ci sentiamo figli dei nostri genitori ma perchè non vogliamo essere considerati solo come degli immigrati e poi perchè Chiara e Flavia non sono considerati seconda generazione rispetto ai propri genitori?».
Asmaa: «Non ho mai visto la seconda generazione come qualcosa di limitativo o di impoverimento. Limitativi sono gli altri che con questa definizione tendono a categorizzarci ».
Chiara: «Sono d'accordo con Rania, tra me e i miei c'è una differenza generazionale così come i miei nei confronti dei propri genitori. chiaro a tutti questo concetto, ma perchè volerlo sottolineare per i giovani i cui genitori sono stranieri?».
Flavia: «Anche io penso sia sbagliato considerare un giovane straniero che ha fatto le stesse scuole che ho fatto io ed abbia condiviso con i suoi compagni le stesse cose poi lo dobbiamo considerare come un giovane immigrato. Alcuni sono nati qui a Reggio ».
Asmaa: «Secondo me perchè Chiara è italiana, ha sempre vissuto in Italia così come i suoi genitori e nonni io, che sono marocchina ma anche cresciuta in Italia, rispetto al primo flusso d'immigrazione che è venuto qui in Italia, sono la seconda e si tende a calcare tale aspetto per continuare a mettere sotto luce il fatto di essere immigrato».
Flavia: E' questo che non vogliamo accettare, perchè un giovane che è nato o cresciuto a Reggio si debba sentire immigrato? E poi immigrati si diventa non si nasce».
Chiara: «Appunto per questo noi crediamo che il termine sia errato, perchè trasmette l'idea che un figlio di uno straniero al massimo può diventare un buon immigrato e non un cittadino italiano».
Rania: «Io non voglio continuare ad essere considerata un'immigrata anche perchè è come se io non avessi nessun diritto nel considerarmi giovane come loro».
Flavia: «E' una definizione che ti incasella in questo gruppo ªseconda generazione º isolandoti dalla parte italiana e non ti permette di crescere con questa parte e peggio ancora interiorizzi questo senso di inferiorità».
Chiara: «A me viene da dire che potremmo appartenere tutti a un'unica generazione. Una generazione che vive in un contesto differentissimo dal quello in cui ha vissuto mia mamma negli anni '50 e '60, è un altro mondo».
Asmaa: «Teoricamente sì, ma in pratica sei comunque diverso, vuoi per la tua cultura, per il colore della tua pelle, per il background che i tuoi genitori ti hanno passato e quindi sei comunque diverso da un italiano».
Rania: «Avere due culture implica una mentalità bi-culturale. è un arricchimento, perchè ti permette di dialogare con diversi saperi. Essere italo-egiziana è la definizione che mi piace di più».
Chiara: «E poi per me, essere italiana oggi con amici come Rania e Asmaa mi porta a considerare il concetto di cittadinanza culturale. Mi sento un po' più cittadina di ogni pezzo di mondo che questi incontri mi trasmettono».(18 dicembre 2006)

Fonte: Gazzetta di Reggio


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 Oggetto del messaggio: seconda generazione a chi?!
MessaggioInviato: 25 dic 2006, 22:58 
G2 regolarizzato
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Iscritto il: 04 lug 2006, 18:30
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sono un pò èerplessa, io a seconda generazione do un significato più importante di quello che danno queste ragazze di reggio, mi identifico in questa definizione con tutto ciò che sono, il mio essere italiana con origini straniere....

_________________
vogliamo la cittadinanza senza se e senza ma!


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MessaggioInviato: 28 dic 2006, 09:23 
Clandestino

Iscritto il: 28 lug 2006, 19:15
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non credo che l'identificare me medesimo come seconda generazione possa temperare il mio essere italiano ...

sono consapevole della mia appertenenza identitaria ma ahimè sono i miei stessi concittadini italiani che la mettono in dubbio ...

quindi penso che in un certo senso la penso come loro(Chiara, Asmaa e Rania), solo che io come gia' ribadito poc'anzi sono consapevole della mia identita' e ne fanno parte le mie origini straniere.

Ma io italiano lo sono comunque:

con gli okki a mandorla

naso a patata

pelle scura

poliglotta

e di ORIGINE FILIPPINA!

si' si puo' essere italiani anche cosi'

italiani di "seconda generazione di immigrati" per l'appunto!

_________________
padano-filippino


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MessaggioInviato: 28 dic 2006, 14:44 
Extra terrona
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Iscritto il: 03 lug 2006, 13:44
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Io tendo a utilizzare seconde generazioni dell'immigrazione (per definire la nostra realtà) e non seconda generazione di immigrati. Distinguo tra le due perché nel primo caso si parla di un processo ancora in atto che produce tranti frutti diversi ma che dovrebbero essere uguali nei diritti (da chi si sente soprattutto italiano, a chi si sente un po' di qua e un po' di là, a chi si sente ancora più straniero che italiano). Si tratta di un processo di cui tutti dobbiamo essere o diventare consapevoli, compresi i figli di italiani, perché riguarda la società di tutti che si modifica a partire dal processo messo in atto e vissuto dalla seconde generazioni dell'immigrazione. Perché è con la seconda generazione che si vede se un processo di inserimento, un modello di società, funziona o no.

Invece sulla definizione di seconda generazione di immigrati non sono per niente d'accordo. Non siamo immigrati perché siamo stati portati qui per volontà di qualcun'altro o fatti nascere qui da qualcun'altro.


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MessaggioInviato: 30 dic 2006, 11:19 
G2 regolarizzato

Iscritto il: 31 ott 2006, 17:31
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francamente non capisco il nesso fra la definizione seconda generazione e il fatto di considerare immigrati coloro che rientrano in questa definizione. io sono una seconda generazione, ma non mi è mai passato nemmeno per l'anticamera del cervello di poter essere considerata un'immigrata: immigrata è una persona che si sposta o si è spostata da un luogo a un altro, io invece di spostamenti per recarmi in italia non ne ho fatti.
non capisco il nocciolo del problema: terminologico? viene considerato stigmatizzante il termine "seconda generazione"? forse perchè troppo simile al titolo di una nuova serie di star treck?
possiamo chiamare anche topolino o come meglio preferiamo le nuove generazioni che vivono e crescono in italia, ma che hanno origini non italiane. resta il fatto che studiare delle metodologie perchè tutti i cittadinin italiani abbiano gli stessi diritti, o sia più semplice arrivare in italia fanciulli e trovare un ambiente aperto e sereno in cui inserirsi senza sentirsi una mosca bianca o un invasore, sono cose importanti. come dice paula, tutto questo coinvolge e riguarda tutta la popolazione italiana. ma sono i diretti interessati che però devono portare avanti gli argomenti. e questi interessati sono italiani nel cuore, ma spesso non nella pratica. non solo.
è un problema di definizioni? le definizioni sono sempre limitanti, sono fatte così. ma l'accezione, quella gliela diamo noi. a me la parola secondagenerazione, detta così, tutta in un fiato, piace e parecchio. esprime quell'essere italiani ma non solo. dice che nella tua mente viaggiano punti di vista diversi. vuol dire tante cose. perchè vederne il lato negativo? :wink:


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MessaggioInviato: 31 dic 2006, 03:36 
In attesa del pds

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Come avevo già fatto notare a Mantova, per me il termine "seconda generazione" è più uno strumento appropriato per richiamare l'attenzione mediatica che altro.
Intendo dire che è sicuramente un termine che per certi versi può stare stretto a molti, ma credo che l'Italia non sia ancora pronta a parlare dei "nuovi italiani" magari anche senza questo aggettivo "nuovi".
La stessa realtà delle seconde generazioni, intese limitatamente anche solo a coloro che magari sono effettivamente dei immigrati (involontari) perchè portati in Italia dai genitori, a cui appartengo, è una realtà poco conosciuta, siamo noi che lo stiamo facendo conoscere.
Quello che voglio dire è che, di fronte a una realtà italiana per certi versi ancora troppo bigotta, va fatto un passo alla volta, il termine "seconde generazioni" è probabilmente provisorio, le prossime generazioni non vorranno essere più classificate in generazioni, ma per il momento è un passaggio necessario e utile ai nostri scopi.


Ultima modifica di Idra il 02 gen 2007, 02:16, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 02 gen 2007, 00:26 
Amministratore

Iscritto il: 02 nov 2006, 13:30
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io la penso come idra..."credo che l'Italia non sia ancora pronta a parlare dei "nuovi italiani" magari anche senza questo aggettivo "nuovi". "


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MessaggioInviato: 28 feb 2007, 15:17 
Sergente di ferro
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Comunque una cosa è certa: i media, la società in generale e persino i politici, a torto o a ragione, in Italia e altove, ci chiamano "seconde generazioni". Per ora l'importante è far capire a tutti che è di noi che si tratta e noi non siamo nè immigrati, nè tantomeno stranieri. Siamo figli dell'immigrazione e in questo senso, sì che siamo una seconda generazione ... ma che male c'è? non esistono forse calabresi che si definiscono milanesi di seconda generazione? (tanto per citare uno dei luoghi comuni più frequenti? :P )


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MessaggioInviato: 28 feb 2007, 16:08 
Extra terrona
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poi l'uso di "G2" è ancora una cosa in più: è fresca e di buon impatto mediatico, e per noi sono le seconde generazioni consapevoli.

L'importante è comunque continuare a lavorare praticamente e creativamente. Se avessimo aspettato di avere una definizione che andasse bene a tutti saremmo rimasti bloccati con tutto il lavoro che invece abbiamo fatto finora. Dai gruppi indentità alla campagna per l'accesso alla cittadinanza. Allo stesso tempo manterremo sempre in piedi una discussione sulla migliore definizione per essere consapevoli dei rischi che ogni etichetta comporta.


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MessaggioInviato: 06 mag 2007, 16:54 
Clandestino

Iscritto il: 01 mag 2007, 17:16
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Località: cesena
....maledetta quella volta che Idra, mi ha detto che sono una seconda generazione ricalcando quelllo che non ero........ potevo vivere come queste ragazze senza frontiera senza differenza, che senso ha distinguermi quando non ero distinguibile??? o almeno non mi hanno mai diversificato da quelllo accanto a me, oppure da quello davanti a me.... e tutto questo perchè un ragazzo di seconda generazione si è svegliato e ha inventato questo termine........ non poteva dire solamente italiani di serie B :D :D :D .....
(scherzo :wink: )
come vi ho già detto, questi ragazzi non hanno ancora avuto il trapasso, il passaggio di quella linea temporale che ci sveglia anche senza volerlo, in un mondo tutto diverso, prima o poi toccherà anche a loro, a me è successo a 20anni alla ragazza pakistana di Torino a 12anni, chi prima e chi dopo...... una linea che spero i nostri figli non dovranno varcare....

_________________
Ciò che ci unisce è anche ciò che ci divide: La diversità!!!


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MessaggioInviato: 07 mag 2007, 15:57 
Extra terrona
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Iscritto il: 03 lug 2006, 13:44
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Località: roma
cilex ha scritto:
....maledetta quella volta che Idra, mi ha detto che sono una seconda generazione ricalcando quelllo che non ero........ potevo vivere come queste ragazze senza frontiera senza differenza, che senso ha distinguermi quando non ero distinguibile??? o almeno non mi hanno mai diversificato da quelllo accanto a me, oppure da quello davanti a me.... e tutto questo perchè un ragazzo di seconda generazione si è svegliato e ha inventato questo termine........ non poteva dire solamente italiani di serie B :D :D :D .....
(scherzo :wink: )
come vi ho già detto, questi ragazzi non hanno ancora avuto il trapasso, il passaggio di quella linea temporale che ci sveglia anche senza volerlo, in un mondo tutto diverso, prima o poi toccherà anche a loro, a me è successo a 20anni alla ragazza pakistana di Torino a 12anni, chi prima e chi dopo...... una linea che spero i nostri figli non dovranno varcare....


e sì, mi sa che sei il buon vecchio cilex, genio (questo è ancora da vedere davvero :D ) incompreso. infatti nn ho ancora capito di che parli
:P


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