Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

Nel caso qualcuno/a non ne fosse stato infromato:

Fonte: Arcireport - http://www.arci.it/report

Ancora una notte di violenza a Roma, lo scorso 11 luglio quando, poco dopo la mezzanotte, un gruppo di neofascisti - circa una cinquantina secondo i testimoni - ha aggredito gli abitanti
di un palazzo occupato nel quartiere popolare di Casalbertone.
Spingendosi fin dentro il cortile della scuola dove dal 2001 vivono quaranta famiglie, perlopiù immigrate, hanno ferito sei persone, poi trasportate in ambulanza al pronto soccorso. Tre di queste sono donne, una di loro è stata colpita con un'arma da taglio sulla schiena e all'inguine.
Anche stavolta, nessuno tra i neofascisti è stato identificato dalle forze dell'ordine, giunte sul posto in seguito alle chiamate dei residenti, e ancora una volta gli aggressori - denunciano i cittadini del quartiere - sono fuggiti indisturbati. Secondo l'assessore capitolino alle periferie, Dante Pomponi, le forze dell'ordine si sarebbero «limitate a frapporsi tra i due gruppi senza fermare gli aggressori», mentre il Sindaco Veltroni stavolta ha parlato di «seconda gravissima aggressione violenta da parte delle forze neofasciste» e ha avvertito di «non sottovalutare il pericolo che si inneschino spirali di odio e violenza».
Questa volta, però, gli aggrediti hanno reagito, ingaggiando una battaglia durata almeno venti minuti : «Verso mezzanotte e un quarto - racconta un'abitante della scuola occupata - un gruppetto di persone che attaccava manifesti della Fiamma tricolore ha iniziato a insultare un immigrato.
Quando siamo usciti, attratti dalle grida, ci hanno caricato con caschi, spranghe e coltelli.
Noi ci siamo difesi con le scope, con le doghe dei letti».
In nottata il Circolo Futurista, sede del gruppo ultras Padroni di casa della Fiamma tricolore è stato devastato. Nella zona le aggressioni dei neofascisti non sono nuove : dal 2005 se ne contano sette, tra cui quella alla discoteca Qube durante una serata del circolo omosessuale Mario Mieli e quella dello scorso 2 giugno, quando i militanti della Fiamma tricolore tentarono con una parata di contrastare la maratona di beneficenza per immigrati organizzata dal parroco locale.