Così il ministro delle Pari Opportunità e Sport alla Commissione Cultura della Camera. La norma riguarda i tesserati i cui genitori soggiornano regolarmente in Italia
ROMA - Sì alla cittadinanza per i minori che si distinguono nello sport. Così il ministro delle Pari Opportunità e Sport, Josefa Idem, alla Commissione Cultura della Camera. "L'Italia deve favorire l'acquisto della cittadinanza per gli atleti stranieri che si sono distinti per alti meriti sportivi", ha detto la Idem. La norma riguarda i minori stranieri tesserati i cui genitori soggiornano regolarmente in Italia.
Ma l'ex olimpionica della canoa ha anche affrontato altri tempi, tra i quali l'abbattimento delle barriere architettoniche negli spazi sportivi: "Non possiamo più tollerare - ha detto il ministro Idem - che degli atleti, amatori e agonisti, non possono accedere a palestre per colpa di barriere architettoniche. Nel 2013 questo non è più accettabile. Per un paese civile non devono esistere gli atleti e le atlete diversamente abili: esistono gli atleti e le atlete". E proprio parlando dell'impiantistica la Idem ha spiegato che "non si deve pensare solo alle grandi infrastrutture, ma attenzionare soprattutto i piccoli impianti, le scuole e le università. Sono necessari oggi in Italia ampi programmi rivolti all'impiantistica sportiva, per la promozione dello sport di base e dilettantistico". La Idem ha poi reso noto di aver "già dato impulso alle procedure per l'erogazione delle risorse" del Fondo per lo sviluppo del'impiantisca sportiva (istituito con legge 134/2912), che ha una dotazione di 23 milioni di euro. .
Il ministro ha anche annunciato di voler incentivare, d'accordo con il Coni, la realizzazione dei Giochi sportivi studenteschi nelle scuole secondarie e i campionati universitari. "Penso anche a un opportuno coinvolgimento dell'Università dedicata allo sport, quella del Foro Italico, un'eccellenza che l'Italia è tra i pochi a poter vantare in Europa".
Fonte:
http://www.repubblica.it/sport/vari/201 ... -60334825/