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MessaggioInviato: 27 nov 2009, 20:25 
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La conferenza dei capigruppo della Camera ha deciso di discutere la Sarubbi - Granata prima di Natale:

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La Sarubbi-Granata in calendario per il 21 e 22 dicembre.

Franceschini (Pd): "Si passa alle scelte concrete"


Roma – 26 novembre 2009 - La proposta bipartisan di riforma della cittadinanza firmata da Andrea Sarubbi (Pd) e Fabio Granata (Pdl) arriverà in Aula alla Camera prima di Natale.

Stamattina la conferenza dei capigruppo della Camera ha calendarizzato la riforma al termine della sessione di bilancio, il 21 o 22 dicembre, nonostante i dubbi espressi dai capigruppo di Pdl e Lega secondo i quali bisognava prima terminare l’esame in Commissione. “Ma Fini ha deciso così", ha detto al termine della riunione Michele Vietti, dell'Udc.
È stato il capogruppo del Pd Dario Franceschini a proporre di discutere in Aula le nuove regole per diventare italiani prima della pausa natalizia. “Si tratta di un fatto molto importante che consentirà al dibattito, sino ad ora rimasto tale, di tradursi finalmente in scelte legislative concrete" ha commentato Franceschini.

Ad oggi, la Sarubbi-Granata è all’esame di un comitato ristretto della Commissione Affari Costituzionali.

Secondo la proposta di legge, sarebbe subito italiano chi nasce qui se la madre o il padre è legalmente in Italia da almeno cinque anni, e diventerebbe italiano il minore che completa almeno un ciclo di studi in Italia. Cittadinanza anche per chi è arrivato in Italia quando aveva al massimo cinque anni e vi ha risieduto legalmente fino alla maggiore età.

Gli stranieri adulti potrebbero invece acquistare la cittadinanza dopo cinque anni di residenza legale. Dovrebbero però avere un reddito non inferiore a quello richiesto per il permesso da lungo soggiornanti (poco più di 5mila euro), una conoscenza di base dell’italiano parlato e una conoscenza soddisfacente della vita civile e della costituzione italiana.
EP

Fonte: www.stranieriinitalia.it


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MessaggioInviato: 27 nov 2009, 21:51 
G2 con doppia cittadinanza
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Cittadinanza agli immigrati: testo in aula prima di Natale
Dal Pdl controproposta anti-Fini

Il testo potrebbe approdare alla Camera il 21 o 22 dicembre. Sbai, Stracquadagno e Ciccioli: "Cinque anni sono pochi". La Lega chiede una riunione di maggioranza, il Pd gongola


Roma, 26 novembre 2009 - Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha inserito le nuove norme sulla cittadinanza nel calendario d’Aula di dicembre, in coda alla sessione di bilancio, indipendentemente dallo stato dell’esame del testo in commissione Affari Costituzionali. Lo ha riferito il vicepresidente dei deputati dell’Udc Michele Vietti al termine della conferenza dei capigruppo di questa mattina.

“Questa fa emergere la questione se sia opportuno o meno portare un progetto di legge in Aula anche se la Commissione non ne ha terminato l’esame: ne parleremo diffusamente a gennaio ma intanto per quanto riguarda la cittadinanza Fini l’ha inserita in calendario”, riferisce Vietti. “Il testo potrebbe quindi approdare in Aula intorno al 21 o 22 dicembre”.

DA PDL CONTROPROPOSTA: NO A MODELLO FINI

Quello che è certo è che il tema della cittadinanza continua a dividere la maggioranza e lo stesso Pdl: la deputata del Pdl Souad Sbai, insieme a Giorgio Stracquadanio e a Carlo Ciccioli, ha presentato proprio oggi un testo che smentisce quello bipartisan Granata-Sarubbi, sposorizzato proprio dalla terza carica dello Stato.

“Non voterò il testo Granata-Sarubbi - fa sapere Sbai - perché cinque anni per la concessione della cittadinanza sono pochi e ci sono tanti contrari a quella legge non solo nella Lega”. Non solo la proposta Sbai dice no anche allo ‘ius solis temperato’ previsto dal testo ‘finiano’: “Rimane lo ius sanguinis. La mia proposta si ispira al modello tedesco di cittadinanza. Il periodo di permanenza in Italia necessario per ottenerla cala dagli attuali dieci a otto anni, di cui quattro con il permesso di soggiorno e altri quattro con la carta si soggiorno”. A questo le norme previste dal testo Sbai prevedono “un percorsi formativi” e “verifiche dei requisiti di integrazione culturale” dopo i primi quattro anni.

“Il tema della cittadinanza non è tra le priorità che questa maggioranza deve affrontare - ha spiegato Stracquadanio - viene prima il tema dell’immigrazione. E’ per questo che accanto alla proposta Sbai presenterò un mio ddl parallelo sull’immigrazione a punti che stabilisca una volta per tutte in base a quali percorsi si arriva in Italia visto che ancora oggi il nostro paese subisce gli immigrati invece di sceglierli”.

Stracquadanio ha anche sottolineato i risultati raggiunti con quelli che “erroneamente vengono chiamati respingimenti” non risparmiando critiche a Laura Boldrini, portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati: “Dire come fa lei che il diritto di asilo si può chiedere una volta messo piede sulle imbarcazioni militari del nostro paese significa dimostrare la propria ignoranza. L’asilo si può chiedere solo se si mette piede sul suolo italiano”.

COTA: CHIESTO RIUNIONE MAGGIORANZA

“Abbiamo chiesto per la settimana prossima una riunione di maggioranza alla Camera sulla cittadinanza”, dichiara Roberto Cota, capogruppo della Lega alla Camera. “La nostra posizione - aggiunge - è chiara e nota: siamo contrari alla cittadinanza facile. In un momento come questo non c`è bisogno di norme più estensive, se mai, il ragionamento andrebbe fatto su ipotesi più restrittive”.

PD: OTTIMA NOTIZIA LEGGE IN AULA

Il Pd plaude alla decisione di affrontare dopo la Finanziaria in Aula alla Camera l’esame delle proposte di legge sulla cittadinanza. “Apprendiamo con molta soddisfazione che la legge sulla cittadinanza arriverà in aula subito dopo la finanziaria”, dichiara Roberto Zaccaria, vice presidente della commissione Affari costituzionali. “Oggi è stato fatto un bel passo avanti - aggiunge -. Grazie alla proposta del Pd e alla accoglienza avuta dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, e dalla conferenza dei capigruppo, c`è finalmente la possibilità di concretizzare una questione di grande importanza di cui finora si è soltanto discusso molto”.

“Anche se il tema non è direttamente disciplinato dalla Costituzione - conclude l`esponente Pd- è con ogni evidenza un tema di enorme rilievo costituzionale e l`auspicio è che in Parlamento si determinino convergenze ampie su questioni che attengono ad aspetti fondamentali della civiltà di un Paese”.
“E` un segnale molto significativo - afferma Donata Lenzi, esponente della Presidenza del Gruppo Pd della Camera - confidiamo in un dibattito ampio che recepisca le spinte della società civile per adeguare la normativa alle nuove esigenze di una società plurale ed aperta. Il nostro auspicio è che dalla maggioranza arriverà un contributo costruttivo. Il presidente Fini, accogliendo la nostra proposta, contribuisce ad aprire un dibattito fondamentale per il futuro della nostra società”.


Fonte: http://quotidianonet.ilsole24ore.com/po ... rati.shtml

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MessaggioInviato: 29 nov 2009, 02:50 
G2 con doppia cittadinanza
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Colpo di scena
Novembre 28, 2009

Vi aggiorno sulla cittadinanza, perché ci sono delle novità importanti, e comincio dalla fine: subito dopo la Finanziaria, la legge arriva in Aula alla Camera. Il che significherà, probabilmente, iniziare la discussione poco prima di Natale e cominciare le votazioni degli emendamenti a gennaio. Su quale testo ancora non si sa, perché nel comitato ristretto della I Commissione i lavori non sono ancora finiti e forse neppure finiranno in tempo: se così fosse, se ne discuterà direttamente in Aula e per me sarebbe anche meglio, visto che – non essendo membro della Commissione Affari Costituzionali – non posso partecipare ai lavori del comitato ristretto. Mentre mi ero ormai rassegnato allo slittamento post-Regionali, Dario Franceschini si è impuntato durante la conferenza dei capigruppo ed ha chiesto che il provvedimento venisse calendarizzato subito; a quel punto, Pdl e Lega hanno tentato di opporsi, dicendo appunto che la Commissione non aveva ancora concluso i lavori, ma Dario ha insistito sul diritto di chiedere la calendarizzazione nella quota riservata alla minoranza e si è rivolto al presidente della Camera. Ce lo vedete Fini che, dopo tutto il casino armato in questi mesi sulla cittadinanza, si prende addirittura la responsabilità di non farla arrivare in Aula, quando l’opposizione lo ha chiesto? No, non ce lo vedete: infatti, Fini ha acconsentito, spiegando che il presidente della Camera non ha il potere di interferire nelle scelte della minoranza rispetto alle sue quote. Si comincia, insomma, e per me saranno settimane infinite: ho intenzione di seguire tutta la discussione generale, dal primo all’ultimo intervento, e di fare in modo che la strada lunga del dialogo vinca sulla scorciatoia degli arroccamenti. Per ora, le posizioni sono le seguenti. Pdl: non è un’urgenza, meglio rimandare, aspettiamo che la Commissione decida un testo comune, nel frattempo riuniamo il nostro comitato direttivo ma prima ancora facciamo esaminare i vari testi in esame dalla nostra Consulta interna per le riforme ed i problemi dello Stato. Lega: noi questa roba qui non la vogliamo, ma se il Pdl la fa passare prima delle Regionali siamo contenti lo stesso perché così ci ritroviamo un milione di voti in più (capite allora perché il Pdl temporeggia? spaccature interne e paura della Lega). Udc, Idv, Pd: pronti a votarla subito, con una serie di sfumature che vanno dalla richiesta dello ius soli secco (Pd) fino all’apertura dell’Udc alla proposta del ministro Sacconi (per ora solo uno slogan, visto che non c’è niente di scritto) di introdurre la cittadinanza a punti. In tutto questo – e non lo dico perché l’ho proposta io – la Sarubbi-Granata, secondo me, resta un punto di mediazione piuttosto credibile: non so come andrà a finire con gli adulti, ma sono certo che la soluzione per i ragazzi delle seconde generazioni non potrà discostarsi troppo dalla nostra linea di ius soli temperato. Anche chi fa la faccia feroce, infatti, viene disarmato dall’innocenza dei bambini nati e cresciuti qui: tanto più che, dopo le parole di ieri del Papa sulle seconde generazioni, il Centrodestra non avrà più scuse da accampare, se non vuole perdere punti con la Chiesa. Per chi non lo avesse sentito, Benedetto XVI ha detto che “ai figli degli immigrati deve essere data la possibilità di frequentare la scuola e inserirsi nel mondo del lavoro”, ricordando la necessità di “un ambiente sociale che consenta e favorisca il loro sviluppo fisico, culturale, spirituale e morale”. Il suo ministro per i Migranti, mons. Vegliò, si è spinto ancora più in là: “Quando un migrante è in Italia già da un po’ di tempo, ha un lavoro regolare, paga le tasse, ha figli che parlano italiano e vanno alla scuola italiana, qual è la difficoltà a dargli la cittadinanza?”. Già, qual è la difficoltà? Se lo faccia spiegare, se ci riesce, dai novelli baluardi dell’identità cristiana: quelli che a Brescia, domenica scorsa, distribuivano per strada il crocifisso.


Fonte: Blog di Andrea Sarubbi http://andreasarubbi.wordpress.com/2009 ... immigrati/

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MessaggioInviato: 01 dic 2009, 12:02 
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Ieri ho partecipato in rappresentanza della Rete G2 Seconde Generazioni ad un incontro seminariale sulla Cittadinaza a cui ha partecipato anche l'On. Zaccaria il quale, su mia sollecitazione ci ha dato una lettura da addetto ai lavori, dato che è vice presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera:

La data del 21/22 discembre resta confermata perchè è la data in cui la Camera comincerà a discutere un testo sull cittadinanza.

se la Commissione Affari Costituzionali non discuterà nel frattempo un testo in aula il 21/22 dicembre si andrà a discutere per prima la Bressa e a seguire le altre proposte. Oggi pomeriggio si riunisce il Comitato ristretto della Commissione Affari Costituzionali e la Relatrice On. Bertolini ha confermato la sua presenza e sembra che presenterà una propost.
Al prossimo aggiornamento


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