Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Italia 2008: ARGOMENTO TABù
MessaggioInviato: 03 ott 2008, 17:47 
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5 settembre 2008: Abdoul è morto da poco. mentre lo ammazzavano gli hanno gridato a squarcia gola che era un "Negro". Ma come? verrebbe da chiedersi. perchè? in che senso? era un'offesa? c'era razzismo? pare di no. almeno così dice la magistratura. I "Negri neanche esistono!" NO? oppure SI?

15 settembre 2008: Wimbe commentando sull'homepage scrive: "da ragazza negra mi sento completamente persa." e poi saluta dicendo "Un forte abbraccio Negro!"

3 ottobre 2008[/color]: Sonny commentando sull'homepage scrive: "orgoglioso di essere italiano.Orgoglioso di essere negro."

Nel frattempo tante tante parole, per certi versi sconcertanti, ma che almeno vengono dette. che è sempre meglio. no?

RISULTATO:
mi sento un pò confuso.. Allora dato che nessuno ne parla..
Come "dobbiamo" definirci NOI figli di africani del Bel paese? Negri o africani? dobbiamo adeguarci o no a questo distinguo tra Bianco e Nero che pare comunemente accettato anche fuori dall'Italia? Qualcuno mi riesce a spiegare cosa vuol dire il termine/epiteto/stigma "Negro"?
Per chi non è figlio di Africani, come definireste una persona dalle ascendenze africane?


COSA NE PENSATE voi? :mrgreen:

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Alphius


Ultima modifica di alphius il 22 ott 2008, 12:38, modificato 7 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Italia 2008: ARGOMENTO TABù
MessaggioInviato: 04 ott 2008, 15:17 
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Tanto per agevolare la lettura ho riportato qui sotto gli interventi fatti sull'Home page:

Dai commenti nell'Homepage:
Sonny:
orgoglioso di essere italiano.Orgoglioso di essere negro.

15 settembre 2008: CORRIERE DELLA SERA:
«Non ci sono negri italiani». È solo uno dei tanti messaggi lasciati sul forum di Tifonet, la più grande community Internet dedicata a calcio e tifo, dopo l’esordio con la maglia azzurra dell’Under 21 di Mario Balotelli, il 18enne attaccante dell’Inter di origini ghanesi, nato a Palermo, cresciuto a Brescia, da un mese cittadino italiano, in prospettiva uno dei più forti giocatori europei dei prossimi anni. «Non ci sono negri italiani», lo striscione esposto dai tifosi juventini in luglio a Torino in occasione del Trofeo Tim per accogliere lo stesso Baloltelli. È il brutto del calcio, vien da dire. E invece no. Non è solo il calcio. Provate a chiedere al dottor Godswill James Ekpo, origini nigeriane ma cittadino italiano, medico in servizio alla clinica Poliambulanza di Brescia. Due anni fa fu aggredito, per fortuna solo verbalmente, in pronto soccorso dai parenti di una donna, italiana e di razza bianca, perché, secondo loro, il dottore non era stato sufficientemente sollecito nel prestarle attenzione: «Torna in Africa a mangiare banane» e «quando noi italiani costruivamo l’ospedale tu eri ancora in mezzo alla foresta», gli insulti gridati davanti agli altri pazienti. Cose che capitano ai neri d’Italia, anzi «ai negri d’Italia, perché io sono negro e rivendico la mia negritudine», dice Fidel Mbanga- Bauna, giornalista del Tg3 Lazio, arrivato dalla Repubblica Democratica del Congo a Roma 34 anni fa.
il resto dell'articolo è su:
http://www.corriere.it/cronache/08_sett ... aabc.shtml
[color=#FF0000]

Alphius:
Quando ho letto questo articolo, mi sono chiesto una cosa: cosa vuol dire essere “Negro”? forse hanno ragione quei giovani allo stadio? mah.. FORSE SI, dato che ormai sembra tutto relativo. Peccato che, di sicuro, loro non hanno un blog per confrontarsi, hanno di melgio a cui pensare.. xò NOI SI. Allora scusa SONNY ma che senso ha sentirsi “orgoglioso di essere Negro”? e in Italia come si sta a sentirsi così? a vabbè poi stiamo nel 2008.. Ancora ci si riesce davvero a vivere come un “Negro” in quest’epoca?
premetto che, a questo punto non so tu..ma io come i tuoi genitori sono AFRICANO. nato qui in italia, cresciuto qui. ITALIANO come te e sono del ‘86. Un (eurafricano?) Mah.. a me queste definizioni non mi sono mai piaciute. xò visto che (ALMENO SEMBRA) va tanto di moda questo epiteto(?) stigma(?) termine(?) vorrei che mi illuminassi tu. scusa l’ignoranza.
Cmq a proposito di Abdoul. Io non lo conoscevo. Ma più volte ho sentito una cosa, per bocca dei suoi amici in Tv.. sui giornali. è una cosa su cui sono completeamente daccordo. Abba non sopportava gli scherzi sul colore della sua pelle. Ecco io non sopporto non solo chi scherza su certe cose ma persino chi pensa certe cose. queste persone proprio non mi vanno giù. ma dopo tutto siamo PERSONE e ogniuno ha il suo modo di vedere le cose e la pensa come vuole.
Caro Sonny, come la pensi tu? la pensi come FIDEL MBANGA-BAUNA non è vero? lui si che è un “progressista”..STA AVANTI.. altro che noi giovani!
invece come la pensate voi?

Sonny:
mi chiedi cosa vuol dire essere negro e sapere se nel 2008 si riesca ancora a vivere come un negro??Hai 22 anni come me, sei nato qui come me e hai la pelle Marrone come me.Dovresti saperlo che il modo in cui tu vivi è diverso da quello in cui vivono i ragazzi Bianchi Italiani.
Io faccio l’università, studio medicina a La Sapienza a Roma, ballo e insegno danza…e ti assicuro che la differenza si sente, è tangibile.
Basta fare finta che non sia così. altrimenti si fa il gioco di alcuni politici come la Santanchè, che sono Fascisti ma si dichiarano ACCANTO agli immigrati regolari. il problema qui non è la nostra condizione o la criminalità: è il coloroe della PELLE, la differenza di tradizioni e di etnia. Questa gente non è accanto all’immigrato regolare e contro l’immigrato clandestino, è CONTRO L’IMMIGRATO IN GENERE. E’ una scusa,una motivazione transitoria.

Se pensi che FIDEL MBANGA-BAUNA sia progressista allora non ci hai capito un ****.E hai capito ancora meno se pensi che quello che ho detto volga in quella derezione. Sono orgoglio so di essere negro perchè sono orgoglioso di quello che sono,delle mie radici, e dovresti esserlo anche tu, altrimenti fai la fine di Ballotelli, che rifiuta un posto nella nazionale del suo paese d’origine perchè spera di entrare in nazionale Italiana.
Io credo che il rispetto si basi su due concetti fondamentali: i pari diritti, e il rispetto delle diversità. Io mi sento DIVERSO da un italiano bianco, per il modo in cui sono cresciuto, per i problemi che ho affrontato, per il clima nel quale sono maturato.Ma sono nato QUI, e non mi sento niente di più e niente di meno di un qualsiasi italiano.Questo è il mio paese, ma sono orgoglioso di portare questo colore della pelle.

Se non iniziamo noi ad essere coscienti delle nostre diversità e cercheremo sempre di far vedere che tra noi e gli altri non c’è alcuna differenza, faremo il gioco di quelli che ci dicono: MOLTI IMMIGRATI SONO BRAVI COME VOI, MA MOLTI VENGONO QUI PER DELINQUERE E IO NON LO ACCETTO.
Sono solo scuse…una giustificazione per il loro velato razzismo!
Hai mai detto tu: MOLTI ITALIANI SONO BRAVI, MOLTI INVECE DELINQUONO?
Che senso avrebbe…quando troverai un senso a quest’ultima frase capirai perchè sono orgoglioso di essere Negro e figlio di immigrati.

Questo non vuol dire non sentirsi italiano.

[b]

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Alphius


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 Oggetto del messaggio: Re: Italia 2008:ARGOMENTO TABù
MessaggioInviato: 04 ott 2008, 16:00 
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Sonny ha scritto:
mi chiedi cosa vuol dire essere negro e sapere se nel 2008 si riesca ancora a vivere come un negro??Hai 22 anni come me, sei nato qui come me e hai la pelle Marrone come me.Dovresti saperlo che il modo in cui tu vivi è diverso da quello in cui vivono i ragazzi Bianchi Italiani.

Hai ragione a dire che ho la pelle marrone come te, ma da quello che hai scritto pare che questa è l'unica cosa su cui ci troviamo in sintonia. Non starò qui a raccontarti la mia storia ma ti dirò che io non sono cresciuto con l'Idea di essere così diverso da dovermi considerare un "Negro", esattamente come non sono cresciuto con l'idea di stare in un mondo di "Bianchi" (o "Biangri") che mi vedono come il "diverso". io sono creciuto con l'idea che in Italia (come nel resto del mondo) ci sono persone. non siamo tutti uguali. certo. ma non siamo neanche divisi per RAZZE. SIAMO PERSONE. questa è l'idea che ho sempre avuto.
Dopo di che tu mi puoi piacere o meno, ma questo prescinde dal colore della pelle. sarebbe troppo semplice e riduttivo. la cosa va oltre. e sai perchè? perchè Ci sono gli stronzi.. i coglioni.. gli intelligenti.. insomma la categoria umana è molto varia si potrebbe dire..
Cmq non mi piacciono le domande retoriche. Se te l'ho chiesto è perchè evidentemente non lo so come si vive da Negri in Italia e nel 2008. e tu hai risposto solo in parte. Io pensavo che "Negri" appartenessero a un epoca. che con noi, che siamo nati negli anni 80 del 900, e cresciuti negli anni 90, in Italia. ha poco o nulla a che vedere.

Sbagli se credi che io faccio finta di non vedere o di non accorgermi di quello che succede, e di chi sono. Sappiamo tutti che, specie a Roma, nelle comitive di amici c'è sempre il "Negro" di turno (di solito tocca a chi ha la pelle più scura, anche se italiano da generazioni).
APPROPOSITO
alphius ha scritto:
Dovresti saperlo che il modo in cui tu vivi è diverso da quello in cui vivono i ragazzi Bianchi Italiani.

ma tu chi intendi i "Bianchi italiani" del Friuli o i "Bianchi italiani" di Reggio Calabria? :P

come tutti sappiamo che in alcune feste nostrane ancora si balla l'Alligalli.
Questi sono 2 esempi banali.. è solo per dire che L'IGNORANZA CI SARà SEMPRE.. MA questo non è un motivo per ADEGUARSI.. :evil:

alphius ha scritto:
Caro Sonny, come la pensi tu? la pensi come FIDEL MBANGA-BAUNA non è vero? lui si che è un “progressista”..STA AVANTI.. altro che noi giovani!

Sonny ha scritto:
Se pensi che FIDEL MBANGA-BAUNA sia progressista allora non ci hai capito un ****.

Caro Sonny, posso sbagliarmi, ma di solito cerco di essere chiaro in quello che scrivo, e alla luce di quello che ho scritto in precedenza, mi sembra evidente l'IRONIA di questa affermazione. Fidel semmai è un solo un povero BIGOTTO di altri tempi.. (Quelli di Senghor o di Aimè Cesaire per esempio)
Quindi forse quello che qua non ci ha capito un **** sei proprio tu :!:

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Alphius


Ultima modifica di alphius il 22 ott 2008, 12:30, modificato 5 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: il mio pensiero
MessaggioInviato: 04 ott 2008, 16:10 
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Io ho pensatto 2 cose leggendo quello che ha scritto Marta tra i commenti.
1° RISPOSTA A Wimbe
Per tanto tempo si sono dette tante cose a proposito degli africani. Da una trentina d’anni a questa parte (era ora..) si sta procedendo verso una riabilitazione dell’immagine dell’Africa e della sua cultura in generale. Certo.. in Italia c’è ancora chi balla “l’Alligalli” alle feste e chi ancora fa battute razziste in TV come c’è chi si permette di scrivere cose palesemente razziste nei giornali.. Ma questo succede semplicemente perché in molti di noi non abbiamo studiato il colonialismo italiano in Africa, in molti non hanno neanche mai sentito parlare delle politiche razziali nel corno d’Africa e in Libia e delle inevitabili conseguenze: sul posto prima, e sulla mentalità degli italiani poi. Queste cose non ce le hanno fatte studiare a scuola. C’è ancora l’idea dell’africano disperato che bisogna aiutare, che magari soffre di malnutrizione, e che noi dovremmo aiutare a distanza, magari a rattoppare la sua capanna.. Io in Africa ci vado tutti gli anni, e so che con l’immagine stereotipata a cui ci hanno abituato i nostri media, non c’entra niente! Cmq.. Mentre qui si dorme, altrove invece si sta lavorando molto per far in modo che la gente sappia cosa è la vera storia dell’Africa e degli Afro-discendenti in generale.
Per quanto mi riguarda io sono dalla parte di coloro che di fronte a un Malcolm X che sosteneva la necessità di stabilire rapporti tra gli africani e gli africani americani adoperando la parola “Negro” lo corressero con fermezza, dicendogli: “non usiamo volentieri codesta parola, signor Malcolm X. IL termine “afroamericano” ha un maggior significato e più dignità”. era il lontano aprile del 1965 durante una conferenza stampa ad Accra in Ghana. Lo stesso Malcolm X dichiara, nella sua autobiografia, di non aver mai più pronunciato la parola “Negro” finché rimase in Africa. Io sono dalla parte di coloro che a Brooklyn ogni giorno stanno sui marciapiedi a gridare “we must destroy the Negro mentality”. Io sono dalla parte di coloro che hanno lottato per non essere più chiamati “Negri” ed essere considerati tali, ma essere considerati persone (l’esempio del Pr.Mandela ) Io sono dalla parte di coloro che si definiscono persone, si portano appresso un nome (e non uno stigma) e sono fieri della loro storia e delle loro radici africane. Quel poco che sò, mi ha portato ad una convinzione: la nozione di “razza” si applica bene a cani e cavalli, ma non può essere trasferita alla specie umana. Sarà che sono nato nelgi anni 80..

2° RISPOSTA A Wimbe
La cultura africana, le sue tradizioni vengono da epoche molto lontane, sappiamo che ai tempi dei romani si diceva “Hic Sunt Leones” e chi veniva dall’Africa era per l’appunto “africanus”…semplice no?.. oggi si ricomincia a scoprire che al di là del deserto non c’erano esattamente solo Leoni, ma regni imponenti e civiltà maestose. Una cosa è chiara: non c’è una civiltà in tutta la storia dell’Africa che si è mai definita “Negra”. non c’è una località dell’Africa che si possa definire “Negra”, “Negrolandia” etc.. in Africa non c’è neanche un popolo che si sia mai definito “Negro” e sopratutto nessuno è mai nato con scritto “Negro” in fronte. Questa parola in Africa ci è arrivata intorno al XVsec con i primi portoghesi (a proposito di Brasile) e con i primi missionari europei. Correnti di pensiero, fattori economici geopolitici e l’antropologia di vecchio stampo..Hanno fatto il resto!
Dunque se un’ africano non si definisce “Negro”, non si tratta di vergogna. Si tratta di non adattarsi a convenzioni convenzioni europee che hanno fatto il loro corso, tra l’altro seminando odio e sofferenza dappertutto, ma che con l’Africa e gli africani in realtà hanno ben poco a che fare. La storia dell’Africa non si limita agli ultimi 4 secoli, quella degli ultimi 4 secoli è la storia dell’Europa in Africa e nel mondo. Quinidi scusami se non sopporto chi dopo tutte le lotte che si sono fatte in tutto il mondo, per non essere più stigmatizzzati io non ci sto a riusare certe definizioni in nome della “fierezza”. io sono fiero di essere chi sono io. non stiamo più nel mondo delgi anni 70′.è ora di cambiare registro e di imparare dal passato anche in italia.
Cmq la seconda parte del mio commento è sotto anonimo per una svista, sono sempre alphius, il mio nome è Alphousseyni, le mie radici sono in Senegal e in Capo Verde. leggedo il tuo commento non ho colto la sorta di ‘provocazione’.. ed è x questo ci tengo a chiarire quale è il mio pensiero. Poi ogniuno la vede come preferisce! :)

Ora Sonny puoi ripondere alla mia domanda o no?
COSA VUOL DIRE DEFINIRE UNA PERSONA "Negro"? e perchè mai nel 2008 e in Italia una persona dovrebbe definirsi cosi?

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Alphius


Ultima modifica di alphius il 07 ott 2008, 12:29, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 06 ott 2008, 23:12 
Clandestino

Iscritto il: 15 set 2008, 14:28
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Cari Alphius e Sonny,
e devo dire che essendo stata interpellata (thanks Alphius. Ma di certe cose non ne avevamo giá parlato?), eccomi qui. Mi fa piacere che si parli di determinati argomenti che sinceramente sono diventati tanto d' attualitá ultimamente, ma che hanno sempre fatto parte delle nostre vite sin da quando siamo nati, noi 'diversi, ma uguali' qui in italia. Sono una ragazza italo-mozambicana (per Sonny che non mi ha mai visto) e sinceramente ho sempre dovuto affrontare realtá razziste, dal momento che sono crescita sul lago di Como, in un paesino di 3000 abitanti e con il BOOM della Lega Nord negli anni '90 (e lí erano i tepi dell' odio ai Vu Cumprá... ricordate? e poi il nemico divenne l' albanese, i rom ect ect...).

Allora, NEGRO deriva dalla parola greca necros che significa morte (stessa radice di necrologia) e venne assegnato da vari colonizzatori dopo essere stati in Africa. Quindi sono perfettamente d'accordo che questa parola possa essere solo usata come una provocazione e alle volte essere orgogliosi di essere negri (quando alla fine si vorrebbe dire neri) é una contraddizione. Nessuno puó essere orgoglioso di essere morto o qualcosa relazionato con questo concetto. E poi, come dice Foucault, la lingua é uno strumento di conoscenza e la conoscenza é potere. Quindi perpetuare determinate idee e concetti con la nostra ligua e l' uso delle parole non é poi cosí positivo.

D'altra parte io fui la prima che in questo forum e dopo l' uccisione di Abba, mi sono definita Negra e ho dato un grande abbraccio negro (virtuale) perché in un momento molto emotivo, di rabbia questa parola era provocatoria. E mi capita di usarla provocatoriamente. Infatti, io Marta nera, viva e vegeta, mi definisco Negra per cercare di ricordare agli altri non solo da dove vengo, non solo della mia consapevolezza riguardo alle mie origini, ma anche denunciando con la spregevolezza di questa parola e della sua etimologia, lotte, sofferenze e ingiustizie. Giá, perché se la conoscenza é potere, beh, alle volte le persone devono essere socnvolte e provocate per farle ragionare su determinati fatti. E alle volte la terapia shock é quello che serve.

il fatto che noi seconde generazioni siamo ancora qui a parlare di Razze e Razzismo, beh, é perché fondamentalmente non é ancora scomparso. E noi abbiamo una battaglia da combattere perché persone che non hanno mai preso in considerazione determinati argomenti che hanno fatto parte della nostra quotidianitá ormai da anni, si possano svegliare.

Leggendo le vostre botte-risposte sul forum, mi sono resa conto che non c'e' una posizione giusta e/o una posizione sbagliata, ma tanta volontá di parlarne (e finalmente) e di rendersi conto che si puó essere fieri di essere Neri/Negri ma allo stesso tempo lottare per un mondo dove queste parole non possano piú esistere. E diventeremo tutti Afro-discendenti (forse cominciando NOI a definirci cosí anche gli altri ne prenderanno piena coscienza).

Tuttavia, bisogna pur ammettere che siamo considerati Negri (e almeno non neghiamolo), ma prendiamo a piene mani la consapevolezza del nostro passato per capire, capirci e farci capire. Io non mi sento di dire che non sono negra, ma quando me lo dicono cerco di far comprendere che cosa c'e' dietro a questa parola in tutta la sua storia.

Continuamone a parlare... penso che sia veramente importante.

Saluti


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 Oggetto del messaggio: ARGOMENTO TABù?
MessaggioInviato: 07 ott 2008, 13:06 
G2 Integrato

Iscritto il: 17 apr 2008, 19:06
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wimbe ha scritto:
Ma di certe cose non ne avevamo giá parlato?
già e sono felice di averlo fatto..Ma non avrai mica pensato che finiva li.. :P Cmq come dice Wimbe il razzismo c'è. MA in realtà c'è sempre stato e continuerà ad esserci, in Italia come in tutte le società. Il problema e che sta a noi decidere da che parte stare. Un'altro problema e che non se ne parla mai! Personalmente questa è una delle poche volte in cui mi sono confrontato SUL SERIO con delle persone italiane su questo tema. In generale ho l'impressione che è un tema poco sentito o cmq preso alla leggera.. del tipo.. "MA CHE SARà MAI".. :|
Quando però succedono cose come quelle degli ultimi giorni ti accorgi (leggendo i giornali etc..) che c'è un sacco di confusione. Tra la gente comune, ma anche tra noi che abbiamo radici africane. Dunque io penso che su questo tema c'è ancora MOLTO dire..

Approposito. Un paio di anni fa sono capitato per caso su un sito, per cercare di capire.. dopo che una mia professoressa di Storia all'ultimo anno del liceo, ha preteso che dire Nero, "Negro" o Di colore(diverso) in Italia è la stessa cosa, e che io (che avevo cercato di spiegargli che Negro è una parola che in ambito formativo non può che creare danni A TUTTI) non sapevo cosa stessi dicendo e che anzi, richiamando la sua attenzione sulle sue affermazioni, le stavo dando della razzista..RAZZISTA a lei?..Io le ho sbattuto la porta in faccia e me ne sono andato. Mi sono beccato una Nota disciplinare. Non ne abbiamo più parlato. Ma almeno, da quella volta non l'ho mai più sentita definire gli africani, "Negri", ma Neri. Forse qualcosa era cambiato.
IL sito: http://www.romacivica.net/amis/ric.asp?id=7

Ciao

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Alphius


Ultima modifica di alphius il 22 ott 2008, 12:31, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 21 ott 2008, 16:26 
G2 Integrato

Iscritto il: 17 apr 2008, 19:06
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Nonostante i recenti avvenimenti. l'argomento razzimo da parte degli africani e verso gli africani d'Italia sembra TABù!
Almeno questo è quello che mi viene da pensare dopo 200 visite e solo 2 risposte..
Un'ennesima riprova che i Media in Italia, riportano le notizie, magari in modo sensazionalistico, ci bombardano con le stesse informazioni per giorni ma poi non ci insegnano un fico secco. forse questo è uno dei motivi per cui siamo "un popolo senza memoria".

Cmq lo spazio per la discussione è ancora aperto. Se qualcuno avrà la PAZIENZA e la VOGLIA di discuterne. :mrgreen:

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Alphius


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 Oggetto del messaggio: Re: Italia 2008: ARGOMENTO TABù
MessaggioInviato: 24 ott 2008, 15:33 
Lavoratore a nero

Iscritto il: 01 ago 2006, 14:55
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Io penso che la parola Negro sia sempre consapevolmente usata in modo provocatorio. Di questo ne sono pienamente convinta. Come anche la parola "marocchino", "albanese", il piu' delle volte sono usate in tono dispregiativo.
Mi sono arrabbiata moltissimo per questi epiteti ed ho sempre cercato di rispondere adeguatamente (con la dovuta incazzatura :wink: ) a chi li usava.
Ciò non vuole dire rinnegare le proprie origini o vergognarsi delle proprie radici ma semplicemente cercare di combattere quella che io definisco una vera e propria malattia mentale, ossia il razzismo. Lo ritengo una perversione mentale perchè per considerare inferiore un altro essere umano per i suoi tratti estetici, per la diversa cultura, diversa religione o altro bisogna davvero avere una mente contorta e malata.
Io penso che le nostre origini siano la nostra ricchezza e ne dobbiamo prendere atto.
Cari amici non smettiamo MAI di lottare nel nostro piccolo, e ricordiamoci che le lotte più efficaci vanno portate avanti nella nostra quotidianità per lasciare un mondo migliore ai nostri pronipoti (perchè gli italiani hanno la zucca dura e prima che capiscano potrebbero passare anche 100 anni! :? :shock: )


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 Oggetto del messaggio: Re: Italia 2008: ARGOMENTO TABù
MessaggioInviato: 03 nov 2009, 02:47 
G2 Integrato

Iscritto il: 17 apr 2008, 19:06
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Forse il punto è che come dice Chris Rock (un comico progressista) è come se fosse in corso una vera e propria guerra civile all'interno della comunità nera.
Da una parte ci sono i Neri (Black People) e dall'altra ci sono i Negri (Niggaz) :lol:
La cosa che mi ha colpito in questi giorni è che con tutto quello che si è sentito dire, le comedies, la musica (l'Hip Hop di certo non aiuta, anzi sta contribuendo a passare la "tradizione" da generazione a generazione.. in perfetto stile boondocks) gli studi che si sono fatti. Con Obama caSSo. La questione è rimasta insoluta. Persino negli States.
Questo video è esemplare: "The N-Word Exposed"
http://www.youtube.com/watch?v=c2xrylOu ... o_response
Quello che fa più riflettere però è uno dei video di risposta a questo video:
http://www.youtube.com/watch?v=rdI9S6nS ... onse_watch
dopo aver fatto un breve collage degli interventi più significativi al riguardo. Questo ragazzo si e ci chiede: Ragazzi ma dove vogliamo situarci? come vogliamo metterla?
e questo video ragazzi è stato postato... l'8 OTTOBRE del 2009..
Questo vuol dire che nemmeno un mese fa qualcuno dall'altra parte dell'oceano si è chiesto esattamente la stessa cosa che io sto chiedendo all'interno di questo forum. :shock:

oggi è il 3 novembre del 2009. è passato più di un anno da quando ho iniziato questa riflessione. Abba è morto più di un anno fà. a quanto pare non è cambiato nulla (almeno a guardare i fatti di cronaca nera, sportiva, e in genere guardandosi attorno)
Ma come si dice:la speranza è l'ultima a morire; e bisogna avere pazienza.

In definitiva, dopo essere stato salutato su facebook da un vecchio amico senegalese con la classica espressione " KEEP IT REAL NIGGER" sono giunto alla conlusione.
Nessuna risposta è giusta o sbagliata.
Ogniuno nero, bianco, giallo che sia. Ogni persona in questo mondo si fa una propria idea.

Io mi sono fatto la mia.

In più ora posso confortarmi con l'idea che anche i nostri "colleghi" americani si pongono lo stesso problema.. :P

Grazie a tutti per la collaborazione!!

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 Oggetto del messaggio: Re: Italia 2008: ARGOMENTO TABù
MessaggioInviato: 19 apr 2010, 14:42 
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SONO UN ITALIANO NERO, un bel servizio sulla situazione degli italiani. Degli italiani neri. Africani e figli di africani.

Link: http://www.crash.rai.it/sito/scheda_pun ... rogid=1360

Cita:
Traendo spunto da una denuncia pubblicata su La Repubblica dello scrittore senegalese Pap Khouma sulle discriminazioni di cui sono vittime i cittadini italiani dalla pelle nera, siamo andati a verificare quali difficoltà di integrazione vivono gli afroitaliani che risiedono nel nostro Paese.
Di Rossella Romano.


Alla luce dei recenti avvenimenti, tra cui la lettera di Pap Khouma su la Repubblica ma soprattutto le recenti aggressioni che i giornali nostrani hanno "abilmente" raccontanto.. offre un ottimo spunto di riflessione: dovremmo tutti fermarci e pensare a cosa vuol dire essere italiani oggi, e pensare a cosa vuol dire essere noi stessi, persone in genere.

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 Oggetto del messaggio: Re: Italia 2008: ARGOMENTO TABù
MessaggioInviato: 09 mag 2010, 22:16 
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Mi ricordo un film... ci stava un narcotrafficante che cercava un afro-americano da inserire nel suo giro d'affari, in un quartiere ad altissima percentuale appunto di afro-americani. Per fare cio' dovette esaminarne un centinaio giusto per stabilire chi fosse piu' idoneo, la domanda tranello che fece a tutti loro fu sempre la stessa:"che cosa e' un negro?"
Fra tutti spicchera' il prescelto che rispose semplicemente..."negro sara' colui che rispondera' a questa domanda".

Questa cosa mi ha lasciato perplesso...in effetti come tutti i termini provocatori risulta offensivo se chi subisce il termine si lascia provocare.

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MessaggioInviato: 24 mag 2010, 22:13 
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Cita:
come tutti i termini provocatori risulta offensivo se chi subisce il termine si lascia provocare.

O per chi ascoltando questo termine si sente di subire qualcosa in virtù di non so quale teoria o tendenza.. mia pare un ottimo punto di vista :wink:

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MessaggioInviato: 24 mag 2010, 22:23 
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Seun paio di anni fa mi sentivo personalmente confuso, ora ho capito che il problema semplicemente non si pone. "dobbiamo definirci", "dobbiamo essere definiti" e perchè mai? viviamo e lasciamo vivere. dunque questo argomento "tabu" può definitivamente essere chiuso. :wink:

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