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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: è questione di tradizioni....
MessaggioInviato: 17 lug 2008, 16:56 
Clandestino

Iscritto il: 30 giu 2008, 13:27
Messaggi: 5
Mi capita sempre più spesso di scontrarmi con i pensieri di uomini,donne e giovani ragazzi che si sentono sempre più in pericolo da queste nuove generazioni; sono convinti che le loro tradizioni siano in pericolo, che la cultura italiana andrà scomparendo...che della propria identità non rimarrà più neanche il ricordo. Sono una ragazza che per principio si è sempre imposta di cercare il confronto, capire sempre le ragioni che stanno dietro alle riflessioni delle persone che incontro...ma davanti a questi scenari comici e insieme apocalittici non riesco a controllarmi, ci vedo solo ignoranza e superficialità!

Perchè quando si parla di cultura(italiana in questo caso)si deve sempre essere così conservatori!?!?!
le scarpe ed i vestiti che indosso sono tutti e solo italiani!?!?
le cose che mangio sono completamente italiane!?!?!
la religione è solo italiana!?!?!
i programmi che posso guardare in tv sono solo italiani!?!?

Riconosco che ogni paese è contraddisitinto da diverse tradizioni e usanze...ma non capisco perchè ogni volta si deve pensare che per far sopravvivere la mia cultura, la mia identità, devo seppellirne e cancellarne una diversa!!!
cos'è veramente l'identità!?! è così facile cancellare l'identità di un popolo, o meglio ancora di una persona!?!?!


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 Oggetto del messaggio: Re: è questione di tradizioni....
MessaggioInviato: 18 lug 2008, 09:06 
Lavoratore a nero

Iscritto il: 10 lug 2007, 07:17
Messaggi: 130
Località: roma
sono d'acordo con le tue considerazioni; bisognerebbe, però, che su questi punti importantissimi si realizzassero di più iniziative delle associazioni che si occupano a diverso titolo ed in diverso omdo di interculturalità, migranti, seconde generazioni, diritti civili, educazione, cultura in senso generale.

Con Associna abbiamo tentato di avviare questo tipo di approccio, a Roma, ma siamo ancora all'inizio.

Si tratta di fare iniziative non rivolte agli specialisti ma alla gente comune, non solo nelle Università e tantomeno nelle aule-convegno, né rivolte alla singola comunità migrante, ma rivolte alla gente comune, più facile preda di stereotipi razzisti diffusi ad arte da media e politici (e talora inquinanti perfino i Forum delle associazioni di/con migranti/seconde generazioni!), che non pretendano che tale gente comune vada alle conferenze, sia attratta da rassegne di films per cinefili, partecipi a dibattiti su temi come l'intercultura, ma vadano ese iniziative laddove la gente vive la quotidianeità e da tale quotidianeità partano.
Mi riferisco ad iniziative nei negozi delle comunità migranti, nei mercati rionali, nelle feste patronali dove ci sono mercatini, nei ristoranti "etnici", che partano da quelle considerazioni semplici epure importantissime che tu dici:
- da dove viene quel che mangiamo ed usiamo quotidianamente?
- quali saperi e culture ci sono dietro un té, un tamburo, un'arancia, una seta, un gioco di scacchi, un riso, una porcellana, i pomodori della pizza, un fuoco artificiale, un caffé, una campana, una chitarra, un rosario, una patata, ecc.?
- come sono arrivati a far pate della quotidianeità e dell'udentità che fli Italiani considerano "loro" questi ed altri mille elementi?

In una parola, iscoprire l'"altro che c'é in noi".

Un'operazione che oltre tutto vale anche per culture non-italiane (tipo il té che dalla Cina giunge a conoscenza dell'India e il Buddhismo che fa il percorso inverso) e vale pure per culture regionali italiane, fra loro e con quelle di alre genti (la cassata siciliana di origine araba, la pasticceria lombarda di origine austriaca ma anche turca, i tamburelli meridionali di origine afro-mediorientale, ecc.).

Non é la bacchetta magica per invetire una tendenza filo-razzista montante che va combattuta su tutti i piani, ma se non si parte da quelle domande, molto spesso si fanno cose del tutto autoreferenziali e peciò inutili (che non hanno combattuto per davvero, mai, quella tendenza obrobriosa), secondo me.

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"nostra patria é il mondo intero, nostra legge la librtà" (Malatesta)


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 Oggetto del messaggio: Re: è questione di tradizioni....
MessaggioInviato: 18 lug 2008, 12:02 
Clandestino

Iscritto il: 30 giu 2008, 13:27
Messaggi: 5
è sempre bello sentire che c'è qualcuno che la pensa allo stesso modo...io ho iniziato a fare qualche piccola ricerca su queste tematiche per conto mio, e devo dire che è così interessante, c'è davvero da perdersi, tra tutte le usanze che crediamo nostre da sempre e invece provengono da paesi e regioni del mondo magari anche lontanissime!!! e le sorprese migliori,come dici tu, le trovi nelle cose più quotidiane e intime della vita di ogni persona: come la religione, il cibo, le festività.
Credo anche io che,per adesso, questo sia l'unico modo per tenere vivo questo spirito e non lasciare la quotidianeità di tutti, noi compresi, nelle mani di coloro che ci vorebbero portare a ragionare solo con la pancia. Non sopporto l'idea che operai italiani e stranieri si debbano fare guerra per portare a casa uno stipendio che spesso è al di sotto del minimo necessario, e senza alcuna assicurazione o garanzia,e che debbano farsi tenere gli occhi chiusi da qualcuno che gli promette stipendi più alti, e spese più basse....è assurdo che nessuno gli voglia far notare loro che non si devono difenedere dall'operaio che come loro lotta per portare a casa qualsiasi somma, ma si devono difendere da chi ha scelto di assumere operai in nero, da chi si approffitta della fame e ti costringe a situazioni di lavoro assurdo, da chi letteralmente piscia su quelli che sono i diritti minimi di lavoro!!!

Penso che la quotidianeità della maggior parte delle persone, me compresa, è intrisa di messaggi razzisti e xenofobi che ti portano a volerti difendere da chiunque ti sia vicino, ti fanno pensare che quelli che davvero possono aiutarti siano altri...siano lontani...ed è proprio qui il problema: ci portano ad essere così bendati da non riuscire più a vedere che la persona di fianco a me, di cui ho tanta paura, in realtà è nella mia stessa situazione, se non peggiore.Io non credo nel detto "chi fa da sè fa per tre"...anzi tutt'altro!!


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 Oggetto del messaggio: Re: è questione di tradizioni....
MessaggioInviato: 18 lug 2008, 19:29 
Lavoratore a nero

Iscritto il: 10 lug 2007, 07:17
Messaggi: 130
Località: roma
grazie enri. a tua disposizione (ovviamente gratis) per darti una mano in qualsiasi modo in questo tuo impegno.

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