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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 31 gen 2008, 12:00 
Lavoratore a nero

Iscritto il: 10 lug 2007, 07:17
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Località: roma
povero tammarinho, io sono cittadino italiano e lo sono i miei genitori, nonni, bisnonni, ecc. e quindi questo é il MIO Paese asai più che il tuo, visto che ti permetti di dire che i partiti che VIOLANO la Costituzione (neofascisti, leghisti, loro alleati mafioforzisti, ec.) la "difendono", forse perché non l'hai mai letta o se l'hai fatto non la capisci.

I veri "anti-italiani" sono quelli che sviluppano idee suicide storicamente come le tue; purtroppo, grazie ai limiti storici delRisorgimento italiano grazie alla invenzione italica del fascismo, grazie alle mafie, grazie alla censura sulla Storia, grazie a politici collusi con mafiosi, evasori, ec. la gente come te in Italia é tanta e in molti casi maggioritaria ed infatti si vede come si é ridotto questo Paese in 50 anni di DC e 20 di Berlusconi-Prodi.

Ma non fa niente. Chi sbaglia paga e ben altre culture sono state spazzate via nella Storia per i loro errori: toccherà anche a noi.

_________________
"nostra patria é il mondo intero, nostra legge la librtà" (Malatesta)


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MessaggioInviato: 11 feb 2008, 14:57 
Extra terrona
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Asili Milano, la donna esclusa vince il ricorso
di Chiara Righetti
MILANO – Il tribunale di Milano ha accolto il ricorso della donna marocchina che, essendo irregolare, non aveva potuto iscrivere sua figlia alla scuola materna comunale. Claudio Marangoni, giudice della prima sezione civile, ha accolto oggi il ricorso presentato dai legali della donna contro la circolare con cui il Comune aveva vietato l’iscrizione ai figli degli immigrati senza permesso di soggiorno. La circolare, emanata negli ultimi giorni del 2007, aveva suscitato l’opposizione del ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, che ha minacciato di togliere a Milano i contributi statali per le scuole dell’infanzia comunali.

Spiega l’avvocato Livio Neri, che ha seguito la causa: “Il giudice, come avevamo chiesto, ha dichiarato il carattere discriminatorio della circolare nella parte contestata, e ha ordinato la rimozione degli effetti discriminatori della direttiva comunale per la nostra assistita”. La donna dunque da domani potrà iscrivere la figlia alle materne e vederla trattata come gli altri. “Spetterà al Comune, poi, - prosegue Neri - decidere come comportarsi: se modificare la circolare erga omnes, aprendo cioè le iscrizioni anche ai figli di irregolari, per evitare una pioggia di ricorsi simili a questo che potrebbe avere anche conseguenze salate”. La decisione del giudice è arrivata d’urgenza solo per la parte relativa all’iscrizione (il termine è il 29 febbraio); rinviate invece altre decisioni come quella sul risarcimento chiesto dalla donna per i danni subiti.

Nei giorni scorsi, il Comune di Milano aveva già fatto un parziale dietrofront sulla questione dell’accoglienza dei bambini figli di irregolari. “Tutte le domande dei bimbi stranieri verranno accolte, poi si vedrà con che criteri valutarle” ha spiegato venerdì Mariolina Moioli, assessore alla Scuola e alle Politiche sociali. In Commissione educazione, l’assessore ha detto: “essere clandestini non è la stessa cosa che essere regolari, ma i bambini non ne devono soffrire. Ho incaricato chi ne ha le funzioni di accogliere tutte le domande. Poi in base a quel che avremo in mano valuteremo il da farsi”.

Il Comune in sostanza si è adeguato all’aut aut di Fioroni facendo leva sulla differenza fra “accoglienza” e “iscrizione”: “La mancanza dei requisiti – ha detto Moioli - ha rilevanza nella formazione delle graduatorie, ma non è di per sé ostativa all'accoglienza dei bambini". E la stessa circolare prevede la possibilità di iscrizioni successive per chi acquisisce il permesso di soggiorno dopo il 29 febbraio. Inoltre vi è la possibilità di inserimento, attraverso i Servizi sociali, nelle scuole d'infanzia di bambini che versano in particolari situazioni socialmente rilevanti, tra i quali sicuramente rientrano i bambini figli di immigrati irregolari".

Tra gli aspetti definiti “migliorativi” della circolare di quest’anno, Moioli ha infine sottolineato che verranno accolte come pienamente regolari anche le domande dei genitori stranieri che hanno in corso il rinnovo del permesso di soggiorno: fino all’anno scorso queste richieste venivano accolte “con riserva”.

(11 febbraio 2008)

Fonte: Metropoli di Repubblica


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MessaggioInviato: 18 apr 2008, 17:09 
Extra terrona
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Asili Milano: il Comune si arrende, ok per i figli degli irregolari

1 2 3 4 5 Si chiude a favore dei più piccoli la vicenda giudiziaria sull’accesso alle scuole dell’infanzia per i bambini con genitori clandestini
Milano - 17 aprile - Sugli asili pubblici il Comune di Milano si è messo in regola e dunque è venuta meno la materia del contendere. Lo ha stabilito un collegio della prima sezione civile del Tribunale di Milano nella causa nata dall'esposto di una madre marocchina senza permesso di soggiorno che chiedeva l’inserimento della figlia nelle liste di accesso agli asili pubblici.

I giudici hanno preso atto che con una determina dirigenziale del febbraio scorso il Comune ha recepito il principio della "dimora abituale", di fatto negato dalla iniziale circolare sulle iscrizioni all'asilo che il giudice civile Claudio Marangoni aveva giudicato "discriminatoria" nei confronti dei figli di irregolari. Contro quell'ordinanza il Comune aveva presentato un ricorso.

Nel frattempo la figlia della donna marocchina che ha intentato la causa è stata inserita al tredicesimo posto delle liste di iscrizione all'asilo. Vale anche per lei il principio della dimora abituale nel Comune di Milano e dunque potrà essere iscritta.

Tuttavia l'amministrazione cittadina non esclude la possibilità di un ricorso in merito al pronunciamento della Magistratura. "Sul piano politico - è scritto in una nota dell'assessorato alle Politiche sociali di Palazzo Marino - riaffermiamo il rispetto della legalità e la contrarietà alla clandestinità: occorrono norme chiare e ben definite che regolino diritti e doveri ed è per questo che valuteremo la possibilità di altre azioni giudiziarie".

Se da un lato il Comune resta fermo sulle sue posizioni per quanto concerne gli immigrati irregolarmente presenti sul suo territorio, dall’altro l’integrazione dei bambini stranieri viene promossa senza mezzi termini. Ieri, a Milano, è stato presentato il libro 'Alunni arabofoni a scuola', che nasce dall’esperienza triennale del progetto 'Laboratorio interculturale', nato per favorire l'integrazione tra i banchi dei bambini di madrelingua araba, aiutandoli al contempo a conservare le loro radici.

Si tratta del racconto di un'esperienza, strumento di lavoro per insegnanti e addetti ai lavori. Il volume affronta molte problematiche legate all'inserimento dei bambini arabofoni e musulmani e spazia dalle questioni linguistiche a quelle giuridiche e sociali.

Il lavoro si inserisce in un progetto promosso dall'Ufficio scolastico provinciale di Milano e dalla Cattolica con la collaborazione della Direzione scolastica regionale. “L'iniziativa - dice Paolo Branca, uno dei curatori del libro – è nata anche con lo stimolo della vicenda di via Quaranta. Dopo la chiusura dell'istituto era importante che la scuola desse un segnale positivo alle famiglie degli immigrati''.

Il laboratorio coinvolge otto scuole elementari e medie di Milano (Cadorna, Casa del Sole-Rinaldi, De Nicola, Filzi, Francesco d'Assisi, Lorenzini-Feltre, Madre Teresa di Calcutta, Thouar-Gonzaga), con corsi pomeridiani di arabo classico per i bambini, tenuti da insegnanti madrelingua, e momenti di formazione per i docenti. ''Sono stati coinvolti qualche centinaio di alunni - spiega Branca - ma nelle scuole elementari e medie di Milano e dintorni i bambini arabofoni sono circa 22 mila''.

Fonte: stranieri in italia


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