Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: lo stato italiano non mi riconosce
MessaggioInviato: 03 nov 2007, 17:48 
Clandestino

Iscritto il: 03 nov 2007, 17:44
Messaggi: 6
Località: TRIESTE
Spettabile redazione G2

Sono Tamara Romeo, nata a Carrara nel 1982, Toscana, Italia. Scrivo a voi perché avete il potere di rendere pubblici alcuni fatti ‘misteriosi’ di questo paese, con la sua contorta burocrazia e per poter in qualche modo avere un minimo di ascolto in questo tormento che è ormai diventata la mia vita.
Cercherò di essere il più concisa possibile e chiedo vènia fin d’ora per il mio italiano, che so essere ancora perfettibile.
Come vi ho detto sono nata in Italia, ma da genitori argentini, ho vissuto dai 9 ai 17 anni in Argentina, interrompendo la mia residenza e perdendo, così dicono, il diritto di cittadinanza.
Al mio ritorno mi sono ritrovata ad avere il seguente problema:

al Consolato Argentino di Milano mi dissero che non potevo più rinnovare il passaporto argentino (che mi avevano concesso solo perché viaggiavo con mia madre) e che avrei dovuto scegliere la mia cittadinanza, visto che per loro ero sempre stata considerata straniera. Il passaporto infatti riportava, su “Nazionalità”, la dicitura “Italia”.
Loro innanzitutto mi diedero lo stato di apolidia per il loro paese, così io nel frattempo dovevo iniziare le pratiche per richiedere la cittadinanza argentina oppure quella italiana. Per ambedue, i tempi burocratici sarebbero stati di 3 anni circa.
Logicamente io optai di lottare per la cittadinanza italiana, visto che ero nata qui e mi sentivo più italiana che argentina.
La prima cosa che feci è stata mandare una lettera a Roma al Ministero degli Esteri spiegando il mio caso, accompagnato da un certificato del Consolato Argentino che mi dichiarava apolide e pertanto chiedevo l’apolidia anche dallo Stato italiano, per dopo finalmente poter chiedere la cittadinanza.
Il problema ebbe inizio quando mi negarono l’apolidia. Da quel momento mi ritrovai senza passaporto e non riconosciuta dall’Italia.
Oggi ho 25 anni e un soggiorno per motivi di studio, rinnovabile ogni anno, finché non termino gli studi universitari. La condizione ha dell’assurdo, sulla carta d’identità italiana ho ancora scritto cittadinanza “Argentina”, quando non è così (al momento del rinnovo non sapevano cosa mettere e lasciarono i dati precedenti), sul permesso di soggiorno c’è scritto “senza documenti” e su cittadinanza, anche qui, “Argentina”, cosa non più vera, anzi, non ho addirittura alcun passaporto con il quale potermi muovere.
Sto temporeggiando la laurea perchè dal momento stesso in cui non sarò più iscritta all’ Università, per mantenere il permesso di soggiorno nel MIO Stato, dovrei dimostrare entro sei mesi di avere un reddito di lavoro subordinato, altrimenti sarei “rispedita a casa”. Ma quale casa?! Oltretutto è ingiusto (per usare un eufemismo) che venga costretta a fare la gelataia o la donna delle pulizie dopo avere sputato sangue una vita per raggiungere competenze specifiche negli ambiti che amo. Ho un avvocato che invece di tentare di risolvere il caso, fa passare giorni, mesi, anni, noncurante. Potrei chiedere la Cittadinanza per la solita via della domanda di Residenza, ma il problema è che sto finendo gli studi e il mio reddito (ammesso e non concesso che ne possieda uno) non raggiungerebbe mai quello che richiederebbe il modulo.
Il caso è contorto e complicato, ma non abbastanza da giustificare l’atteggiamento del mio avvocato, che da due anni finge, letteralmente, di occuparsene.

Cosa posso fare? Da troppi anni mi e’ stata negata la possibilità di uscire dal territorio italiano, anche solo per una vacanza estiva, o per trovare i miei parenti in Argentina. Per questa prigionia che ha a dir poco dell’ assurdo, non ho potuto salutare un’ ultima volta mia nonna a Buenos Aires, cui ero molto legata. Questo fatto dà la misura della condizione assurda cui sono costretta. Senza aver commesso il benché minimo sgarbo a chicchessia, vengo trattata quasi fossi una assassina. È incredibile che io abbia timore di finire gli studi per la paura di non potermi permettere di lavorare all’estero solo per non avere un documento che mi permetta di uscire dall’Italia.
So per certo che basterebbe poco, magari semplicemente parlare con la persona giusta, o meglio, con qualcuno che si prenda a carico la questione, per cambiare quello che alla mia nascita si sarebbe potuto fare, ossia scrivere sullo spazio “cittadinanza”, Italiana.
Nel 1982 vigeva una legge per cui i cittadini stranieri che avessero figli nati in territorio italiano, avrebbero potuto decidere al momento della loro nascita la cittadinanza.
Se all’Anagrafe avessero fatto conoscere l’esistenza di questa legge ai miei genitori, tutto sarebbe stato più semplice. Così non è stato ed è grottesco come per tutta la vita e a tutt’oggi ne paghi conseguenze terribili, soprattutto, ma non solo, per l' impossibilità di costruirmi un futuro come chiunque altro, dopo una vita di studio e rinunce!

Per concludere, ribadisco l’urgenza di una soluzione al problema. Ho tentato e parlato con tante persone che non sanno cosa fare, o, peggio, che se ne disinteressano (avvocati in primis) e vorrei finalmente ritrovare la serenità che sto perdendo goccia a goccia, essere libera di viaggiare e tentare la fortuna all’ estero, fosse anche solo per scappare per qualche tempo da un Paese che adoro, ma che mi ha tenuto e mi tiene tuttora letteralmente prigioniera, come se avessi commesso chissà quale reato.

Questa privazione di libertà è inammissibile in un Paese civile come vuol essere il NOSTRO e ancor più inammissibile è l’ impotenza cui sono costretta. Da sola ho capito di non essere ascoltata (in tutti gli uffici cui ho chiesto aiuto), dagli avvocati sono rassicurata solo per essere messa a tacere, ma intanto passano gli anni e la mia condizione di ostaggio non si risolve in alcun modo.
L’ unica cosa che mi viene in mente di fare, prima di passare alla violenza (almeno sarò prigioniera per qualcosa!) è chiedere aiuto a chi, come voi, ha più potere di parola, lucidità su come muoversi e, soprattutto, maggiori opportunità di essere ascoltato, al fine di risolvere un problema, nonché dramma umano, che non può, dico non può, continuare a sussistere. Mi metto pertanto nelle vostre mani, riponendo in Voi tutte le speranze che mi sono rimaste.

Confidando in una pronta risposta, colgo l’ occasione per ringraziare dell’ attenzione e porgere cordiali saluti,


Tamara Romeo


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MessaggioInviato: 05 nov 2007, 14:37 
Extra terrona
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Iscritto il: 03 lug 2006, 13:44
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Località: roma
Hola Tamara, bienvenida.

Innazitutto sappi che in molti qui e anche per mail abbiamo letto la tua lettera e finora non abbiamo risposto perché stiamo valutando che mano la rete G2 può darti nella situazione di calvario che vivi da anni.

Alcune delle cose che hai vissuto le hanno vissute altri figli di mmigrati che fanno parte di G2 o che si sono avvicinati a questo forum, strumento pubblico della rete.

Stai vivendo le conseguenze di una legge, quella della cittadinanza italiana, che tanti ostacoli ha posto sul cammino di tanti "italiani col permesso di soggiorno" come alcuni di noi anche si autodefiniscono a volte.

Una legge che la rete G2 ha come obiettivo primario di cambiare per consentire un accesso meno duro e più aperto (oltre che più sensato) ai figli dell'immigrazione.

Però salta agli occhi di molti che leggono che il tuo è uno dei casi più difficili perché lo stato di apolidia è una delle condizioni più complicate che esistanto e che è difficilissimo venga riconosciuto in Italia.

Cosa potrebbe fare la rete G2?

Innazitutto penso che potrebbe essere un primo passetto incontrare di persona chi fa parte della rete G2, capace che qualcuno dalle tue parti ci sia, per avere un sostegno anche umano perché non ti senta sola in questo calvario. Quindi una domanda: in che città-zona vivi di Italia?

Un altro passo è questo: possiamo attivare la nostra rete di contatti e chiedere ad altri esperti (a titolo gratuito) che cosa potresti fare a livello legale (anche se hai già un avvocato, per quanto non in grado di risolvere fino in fondo).

Il fatto è però anche che a volte conoscere la legge e i suoi meandri può non bastare e quindi bisogna provare altri canali (la rete G2 ne ha provati tanti e tuttora continua a cercarne nuovi perché in genere un canale e strada sola non basta).


Quindi ecco un'altra proposta ancora
: mi sembra di capire dall'inizio della tua lettera che ti piacerebbe portare alla conoscenza di più persone possibili la tua situazione. Vuoi che sempre attraverso i nostri contatti e canali proviamo a dare un risalto alla tua vicenda? Far pubblicare la lettera? farti intervistare?

E un altro canale ancora: possiamo mettere insieme più casi difficili e presentarli insieme, come rete G2, al Ministero dell'interno. Non mandare una semplice lettera 8che ne tuo caso è chiaro che non è bastata) ma puntare ad un appuntamento di persona con la sottosegretario attuale (che come rete g2 abbiamo già incontrato in passato) e richiedere che si diano risposte e soluzioni mentre la riforma della legge sulla cittadinanza non passa. Un appuntamento lo abbiamo in realtà già chiesto ma dovremo continuare a rompere le scatole perché ce lo diano (in questo siamo bravi :) ).

Cosa ne pensi, Tamara? Altri membri della rete g2 o altri utenti del forum che altro possono proporre?


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MessaggioInviato: 07 nov 2007, 17:25 
Clandestino

Iscritto il: 03 nov 2007, 17:44
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Località: TRIESTE
ciao a tutti,
lo so che è una complicata situazione e sicuramente non me la sono cercata io ma mi è capitata e ora tocca a me risolverla.
Sto finendo gli studi a Venezia, ma ho la residenza a Trieste.
Comunque abito sia a Venezia che a Trieste.

Il passo numero due sarebbe un passetto in più e come hay detto tu una sola via non basta ma almeno sono più confronti e nuove possibilità di conoscere la persona giusta che habbia il potere di fare qualcosa.
Quello che non perdono è la negligenza che hanno in questura, cioè dirti cose che nel tuo caso solo ti danneggiano e non dirti altre alternative che ti avrebbero evitato situazioni come queste.

Paola, il passo dell'intervista e il rendere pubblico il mio caso lo ho gia iniziato a fare dalla università. Stiamo pubblicando un libro che si chiamerà Migropolis e nella prefazione c'è gia una mia intervista. dall'altra parte ho gia iniziato a contattare giornali ecc.,questo devo dire mi crea un certo dolore ma vado avanti con la speranza che un giorno questo sforzo faccia muovere qualcosa.
Quindi se vuoi ti spedisco l'intervista che mi hanno gia fatto, altrimenti sono pronta a rispondere ad altre domande.

Quanto riguarda l'ultima proposta potrebbe essere un vero passo avanti. Anchio sono dell'opinione che bisogna continuare a rompere le scatole e che più siamo più voce abbiamo, avendo comunque presente che ogni caso è singolo e necessita di una mirata soluzione.

Dopo tutto questo, allora mantieni informata su questo possibile appuntamento, che se veramente ce lo concederanno, sono disposta a farmi il lungo viaggio Trieste-Roma.
Saluti e Forza per tutti.
Tamara


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MessaggioInviato: 09 nov 2007, 12:40 
Extra terrona
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Iscritto il: 03 lug 2006, 13:44
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Località: roma
G2 ti ha mandato una mail. sono in attesa di una tua risposta.


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MessaggioInviato: 28 nov 2007, 22:13 
Clandestino

Iscritto il: 03 nov 2007, 17:44
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Località: TRIESTE
cara paola,
non so di quale email mi stai parlando.
ho solo ricevuto le comunicazioni sull'incontro con il Presidente Napolitano.
Se non fosse stata quella l'email che intendevi, ti prego di rimandarmela.
in questi giorni, sono stata da altri avvocati e oltretutto sono stata impegnata con il rinnovo del permesso di soggiorno, il quale è diventato assurdamente più complicato e più costoso.
200 e passa euro per rinnovare un permesso di soggiorno per studi?
ho passato un ulteriore sconforto dato da questo paese, il quale appena mi dia i documenti che mi aspettano, me ne andrò da qualche altra parte.
Saluti, e grazie per il vostro interesse e impegno.
Tamara


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MessaggioInviato: 29 nov 2007, 13:53 
Extra terrona
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Iscritto il: 03 lug 2006, 13:44
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Località: roma
billy, g2 di milano (e forse anche lucia o lin di roma) ti aveva mandato diversi giorni fa un invito per partecipare al workshop nazionale di G2 che si è svolto a roma lo scorso 17 novembre. Non avevi mandato un tuo telefono e quindi ti hanno contattato solo per mail. peccato :cry: ci sarebbe piaciuto conoscerti di persona :) . Il ws è stato interessante, sono usciti anche altri casi di percorsi problematici di figli di immigrati.

Per quanto riguarda la tua lettera ai giornali: verrà pubblicata, ma in forma di quesito e non nella pagina Lettere, sul numero di Metropoli di Repubblica che uscirà domenica prossima. La risposta ai problemi che ponevi è stata affidata a un avvocato dells studio Asgi e riguarda la dichiarazione di stato di apolidia (nella risposta si sostiene però che il percorso dovrebbe durare poco tempo, :?: ).


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MessaggioInviato: 02 dic 2007, 17:47 
Clandestino

Iscritto il: 03 nov 2007, 17:44
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Località: TRIESTE
ha!! si quella email....avrei dovuto rispondere che non sarei potuta venire.
scusate, ma mi era impossibile, stavo ancora lavorando.
per la questione dell'apolidia è possibile, visto che in questura mi hanno dato un titolo di viaggio per poter muovermi dentro alla comunità europea, che questo certifichi in qualche maniera che l'italia mi riconosce come apolide?
uno degli avvocati che ho visitato mi ha detto questo...
ho visto leggendo il giornale di Repubblica che l'incontro con il presidente è andata bene.
Spero che si muovino le cose...
un saluto restiamo in contatto.
tamara


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MessaggioInviato: 05 dic 2007, 17:21 
Clandestino

Iscritto il: 03 nov 2007, 17:44
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Località: TRIESTE
Grazie, ho letto la mia lettera pubblicata e anche la risposta che mi è stata data.

in effetti, questo titolo di viaggio che la questura mi ha dato, è solo valido per i paesi che aderiscono all'accordo di shenghen.
quindi in verità non ho lo statuto di apolide a tutti gli effetti.
e sarebbe molto bello avere qualche stato, apolide o italiano che sia.
quindi, mi hai detto che ci sono degli avvocati che si stanno interessando al mio problema per l'acquisto dell'apolidia, sono qui a vostra completa disposizione. qualunque documento che avete bisogno...
vi ringrazio e spero di farcela un giorno. e di vedervi personalmente anche.
Tamara


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 Oggetto del messaggio: bisogna continuare a rompere
MessaggioInviato: 06 dic 2007, 19:17 
Clandestino

Iscritto il: 27 nov 2007, 15:51
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Ciao amici
oramai il forum di G2 mi serve per non farmi sentire sola...tutti noi G2 abbiamo gli stessi problemi, io sono arrivata in italia all'età di 8 anni e adesso ne ho 25..fate i conti...!!! studio all'università e sono ancora con un permesso di soggiorno...mentre i miei hanno la carta...E' vero, avvolte do la colpa ai miei genitori ke non hanno chiesto la cittadinanza o la carta quando ero sncora minorenne....poi mi accorgo ke loro non hanno nessuna colpa, è ke siamo in un paese ridicolo, mal organizzato da questo punto di vista....dobbiamo farci sentire, perkè amici non siamo in poki....le G2 sono molti..e non ci regaleranno mai niente se non lottiamo...è per questo ke ringrazio le G2.....
Grazie ragazzi !!!


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MessaggioInviato: 06 dic 2007, 19:23 
Clandestino

Iscritto il: 27 nov 2007, 15:51
Messaggi: 7
un bubbio mi assale
ho tutti i recuisiti di residenza per chiedere la cittadinanza, sono in italia da 16 anni, arrivata all'età di 8 anni, genitori stranieri ke risiedono qua da 20 anni. Posso kiedere la cittadinanza senza avere ancora sotto mano 3 CUD, cioè....un contratto con un reddito che rientra fra quello necessari per chiedere la cittadinanza ma un contratto a progetto continuativo ke mi verrà rinnovato ogni anno.,.almeno si spera!!!!
posso chiedere la cittadinanza con sotto mano solo il contratto di lavoro, visto che ho iniziato a lavorare da ottobre...senza avere ancora i 3 CUD che mi dicono sono necessari alla prefettura=????
Ke confusione..e che delusione da questo paese..IL MIO paese!!!
Ho ancora un permesso di soggiorno per motivi famigliari, ancora all'età di 25 anni !!!!
Grazie amici


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MessaggioInviato: 06 dic 2007, 22:53 
Amministratore

Iscritto il: 02 nov 2006, 13:30
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Ciao zineb,
prima di risponderti vorrei ricordarti che G2 non è il sinonimo delle seconde generazioni, ma è il nome di un'organizzazione di figli degli immigrati nati o cresciuti in Italia che hanno prefissato degli obiettivi da portare avanti, una delle quali è la riforma della legge sulla cittadinanza.

Passando alla risposta posso dirti che pure io mi trovo nella tua stessa situazione e per fare la fatidica richiesta della cittadinanza ho dovuto aspettare il mio reddito dei miei ultimi 3 anni (anche se non ho fatto ancora la richiesta).

_________________
Io sono la legge!!!


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MessaggioInviato: 07 dic 2007, 18:16 
Clandestino

Iscritto il: 27 nov 2007, 15:51
Messaggi: 7
quindi mi tocca attendere i 3 CUD? almeno ke nel frattempo non venga cambiata la legge sulla cittadinanza!!!
Invece per richiedere la carta soggiorno mi è sufficiente avere sotto mano il contratto senza il relativo cud annuale???
Cari amici...voi credete che ci siano veramente possibilità che la legge cambi e che anche noi ormai G2 maggiorenni verremmo considerati??
Grazie amici!!


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MessaggioInviato: 07 dic 2007, 18:28 
Extra terrona
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Iscritto il: 03 lug 2006, 13:44
Messaggi: 3014
Località: roma
come dice l123 quando abbiamo inaugurato il nome G2 (più di due anni fa) lo intendevamo come sigla agile della nostra organizzazione "G2". sigla che poi la nostr rete ha portato alla ribalta e poi i giroanlisti hanno cominciato a usarla con leggerezza per indicare la categoria delle seconde generazioni. Ma per noi la sigla "G2" indica tutti i figli dell'immigrazione consapevolmente riuniti intorno a una mission (come ad esempio la riforma legge cittadinanza) e un metodo definiti.

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Invece per rispondere al quesito di Zineb

All'inizio del 2007 avevamo indicato questo pezzo di un articolo di Metropoli di repubblica:

"Anche le casalinghe che vivono in Italia con la famiglia, ma che non hanno un reddito proprio, possono diventare italiane. E' la principale novità introdotta con una circolare del ministero dell'Interno, in attesa della riforma complessiva della legge sulla cittadinanza. Perché sia concessa la cittadinanza per residenza, deve essere verificato quanto lo straniero sia integrato nella società italiana, quindi da quanto tempo è residente, se ha un reddito tale da poter mantenere se stesso e la propria famiglia, e se aspira realmente a diventare cittadino. Chi non ha un reddito proprio non aveva finora la possibilità di acquisire la cittadinanza per residenza, anche se l'intera famiglia era in grado di garantirgli condizioni di vita dignitose. [...] In passato, l'interruzione della residenza in Italia, anche per poco tempo, è stata motivo di rifiuto della cittadinanza. Ora però la circolare stabilisce che interruzioni per motivi documentati (studio, lavoro o famiglia) non pregiudicano più la possibilità di diventare cittadini italiani. Il caso più frequente è quello dei ragazzi nati in Italia da genitori stranieri, che spesso durante l'infanzia trascorrono brevi periodi nel paese d'origine: ora non rischiano più, quando presentano la domanda di cittadinanza a 18 anni, di vedersela respinta."

Lo trovi segnalato su questo topic di inizio gennaio 2007:

https://www.secondegenerazioni.it/forum/ ... p?=&p=1276


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MessaggioInviato: 30 gen 2008, 10:52 
Sanatoria

Iscritto il: 30 gen 2008, 01:24
Messaggi: 57
rivolgiti al tar della toscana....facendo presente la legge che viggeva nel 82....
poi tu sei argentina...cerca se hai un parente, uno zio o un nonno di origine italiana.....è l'unica speranza che hai....cmq è incredibile che l'argentina nn ti riconosca anche se sei figli di argentini


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