Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

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MessaggioInviato: 03 ott 2007, 16:51 
Lavoratore a nero

Iscritto il: 01 ago 2006, 14:55
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Ciao amici/che g2!
come già detto altre volte, io ho difficoltà nel reperire i documenti dal mio paese d'origine e come ci saranno tanti altri g2.
Inoltre anche se ne avessi la possibiltà non potrei di certo permettermi di prendere 3 mesi (minimo!) di ferie per andare nel paese dove sono nata a richiedere dei documenti!
Per esempio per la richiesta della cittadinanza bisogna presentare il certificato penale del paese d'origine e l'atto di nascita legalizzati e tradotti.
Vorrei sapere se ci sono persone che hanno lo stesso problema e possono raccontare le loro esperienze, affinchè si dia piu' importanza a questa difficoltà.
Se una persona è arrivata in Italia in età infantile, abbia compiuto gli studi e risieda in Italia da molti anni con continuità e senza interruzioni, E' POSSIBILE EVITARE TALE DISAGIO?!
I documenti non potrebbero essere acquisiti d'ufficio tramite le ambasciate italiane nei paesi stranieri?
Secondo voi è possibile che la situazione migliori?
Potrebbero valere il certificato scolastico ed il certificato di residenza storico.
IO PENSO CHE ANCHE SE DOVESSE CAMBIARE A NOSTRO FAVORE LA LEGGE SULLA CITTADINANZA MA RIMANESSE QUESTO OSTACOLO E' COME SE NON CAMBIASSE NULLA! (La torta ce l'ho davanti ma non la posso mangiare perchè mi hanno cucito le labbra!)
Aspetto le vostre esperienze e le vostre opinioni.


Ultima modifica di jamila il 28 nov 2007, 18:50, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 03 ott 2007, 20:59 
G2 con doppia cittadinanza
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Iscritto il: 28 giu 2007, 22:16
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Località: provincia di Perugia
Sono in Italia da 16 anni.
I miei genitori hanno la Carta Soggiorno da qualche anno, ed io e mio fratello rinnoviamo annualmente per motivi di studio da quando c'è la Bossi Fini, con tutto ciò che ne consegue.
Quest'anno mi sono deciso di iniziare a reperire la documentazione nella mia patria dato che i miei zii si sono offerti di farmi da tramite (io non potrei perdere mesi e mesi a girare tra uffici dislocati in mezzo subcontinente indiano, qui ho una vita e molti impegni perdincibacco!) : mio zio è in Italia da poco più di 10 anni ed ha già presentato la richiesta per la cittadinanza; per ottenere i due fogli dall'India ha dovuto sborsare diverse MIGLIAIA di euro, ovviamente per via legale, e per evitare che si perdessero "accidentalmente" in qualche ufficio in mezzo a montagne di scartoffie.

Anche nel mio caso ci vorrà qualche bustarella, per incentivare i dipendenti statali indiani a fare (bene) il loro lavoro. Però almeno non sarò costretto a volare fino in India (e sono parecchi soldi pure quelli) e fare girotondi tra uffici.

Ma mi chiedo: se io sono qui, ci sono da 16 anni, A CHE **** MI SERVE UN CERTIFICATO DI NASCITA? sono nato già da un pò!!! La data è su tutti i miei documenti. Per di più in un paese nel quale non vivo da decenni, dove non ho residenza, non ho una casa, e non ho quasi più parenti.
Inoltre il certificato penale....potrei aver ucciso qualcuno a 7 anni?
Se ho vissuto LEGALMENTE in Italia per 16 anni, a cosa mi serve un certificato di nascita rilasciato da un altro paese.

PROPOSTA: perchè non presentiamo una petizione a nome della rete G2 a tutte le nostre rappresentanze consolari chiedendo a loro di interporsi nel reperimento dei documenti, ovviamente dietro pagamento di una somma che, in questo modo, non crescerà a dismisura e non alimenterà la corruzione (inevitabile) nei paesi di provenienza; le ambasciate, e gli stessi stati, favoriranno in questo modo di cospique entrate, ovviamente verranno creati posti di lavoro, e salvaguarderanno la legalità.
Possiamo stare sicuri che se ci guadagnano faranno in modo di guadagnare di più e saranno costretti a migliorare il servizio (sperando che il prima possibile tutte queste beghe burocratiche siano obsolete con l'ausilio dei mezzi telematici e di internet).


NEL FRATTEMPO...NON CI RESTA CHE PIANGERE.
:lol:


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MessaggioInviato: 04 ott 2007, 10:26 
Sergente di ferro
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Iscritto il: 03 lug 2006, 11:07
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Località: Roma
Questo del reperire i documenti in patria è veramente un problema di molti. certe volte sembra un problema insormontabile soprattutto per le seconde generazioni.
Si potrebbe fare una lettera a tutte le ambasciate ma per esperienza personale ti dico (ahimsa) che purtroppo finerebbe nel cestino in un batter d'occhio.
Alle Ambasciate interessa aiutare solo cittadini della propria nazionalità e potrebbero trovarsi "costrette" (!!!) ad aiutarli solo le varie comunità riuscissero ad organizzarsi e fare una richiesta alla propria ambasciata, richiesta indirizzata di persona all'Ambasciatore e al Presidente della propria nazione... allore FORSE qualcosa si muoverebbe (soprattutto se l'ambasciatore è politico e non di carriera). Bisognerebbe fare questa richiesta attraverso i capi comunità, le associazioni di stranieri. E forse si otterrebbe qualcosa che per una ambasciata, ti assicuro, non è così complicato da soddisfare...
Ma purtroppo (credo che questo riguardi più le prime generazioni) le comunità di stranieri all'estero (soprattutto quelle più numerose) non capiscono il potere che avrebbero se solo si coalizzassero invece di lavorare a testa bassa. Sì, lo so che questa posizione è opinabile... :x

Comunque, sempre approposito dei documenti dall'estero, se uno riesce a parlare personalmente con un console magari lo convince...

E' che io sono così poco convincente quando sono incazzata!! :evil:


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MessaggioInviato: 04 ott 2007, 14:35 
G2 con doppia cittadinanza
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Iscritto il: 28 giu 2007, 22:16
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Località: provincia di Perugia
Non è un problema solo delle prime generazioni; la maggior parte di noi ha in famiglia qualcuno che ha a che fare con l'ambasciata e se non è un parente è un nostro amico. E da quanto puoi vedere, amica Pipit, io e Jamila siamo 2 tra i tanti G2 ad avere questo problema.

E spero che concordere anche sul fatto che non è il bisogno che si deve adeguare al servizio ma il servizio al bisogno; se gli erogatori del servizio venissero a conoscenza di cosa siamo disposti a fare (o a non fare) pur di avere un servizio, forse qualcosa si metterà in moto.

Chiarito ciò, sono d'accordo che dovrebbero essere le rispettive comunità a fare pressione, però ciascuno di noi potrebbe farsi portavoce di questa necessità all'interno delle comunità con le quali viene più spesso a contatto, vedere se qualcuno è disposto ad ascoltare e semmai a inondare le nostre rappresentanze consolari di lettere firmate, dove esponiamo le nostre proposte/richieste.

Non mi sembra una cosa impossibile.
Che ne pensate :?:


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MessaggioInviato: 04 ott 2007, 15:08 
Lavoratore a nero

Iscritto il: 01 ago 2006, 14:55
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Io vi posso assicurare che ai consolati non gliene frega assolutamente niente delle necessità di una persona che non sa nemmeno parlare la lingua del paese dove è nata!
Come ho precisato sopra, il disagio colpisce nella stragrande maggioranza i g2 o g3 che non gli immigrati di prima generazione; questo semplicemente perchè ci sono g2 che non hanno contatti con il paese d'origine e con la propria comunità.
Inoltre vi assicuro che in alcuni consolati anche per rinnovare ilo passaporto ci vuole la "bustarella"!
PROPOSTA: dato che siamo g2 piu' italiani che altro, questo benedetto stato dovrà pur riconoscerci, e quindi per acquisire la cittadinanza italiana, i documenti non dovrebbero essere acquisiti d'ufficio dalla prefettura italiana tramite le ambasciate italiane nei paesi stranieri?!? Naturalmente presentando un certificato scolastico e uno stato di residenza storico.
Spero di essermi spiegata bene.
Io vorrei affrontare il problema da un punto di vista "g2ino" non per comunità:
Per intenderci: è una questione tra g2 e stato italiano (che dovrebbe dare una mano a questi suoi nuovi figli).
Ah: parlare con un console è impossibile (e ci vuole la solita bustarella)


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MessaggioInviato: 04 ott 2007, 21:07 
G2 con doppia cittadinanza
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Iscritto il: 28 giu 2007, 22:16
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Sono d'accordo anche su questo, dato che è dal problema della cittadinanza che siamo partiti. E se su questo vogliamo soffermarci, ciò che proponi è una richiesta ragionevole, praticabile e risolutiva, soprattutto nel caso di g2 come o te (e un pò come me) che hanno pochi o nessun legame con il paese (non di origine) di cui detengono a loro malgrado il passaporto senza averne mai fatto parte.

Clandestini di quà, clandestini di là.
Non si sfugge.


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MessaggioInviato: 05 ott 2007, 09:35 
Sergente di ferro
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Località: Roma
mhà. premesso che sono d'accordo con voi. su questa questione non vedo molte soluzioni possibili reali. come si fa a chiedere aiuto ad uno stato che ti richiede condizioni assurde per farti rimanere legalemnte in Italia? ancor peggio per darti la cittadinanza.L'unica cosa solo le agenzie di servizi... ma lì le bustarele si sprecano! :(


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MessaggioInviato: 05 ott 2007, 13:20 
Clandestino

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Mio padre 3 anni fa quando aveva deciso di prendere la cittadinanza e sapendo bene che questi certificati sono indispensabili ha chiesto a una sua sorella se lei si poteva recare presso il consolato nel paese. Lei andando lì è stata cacciata via dicendo che doveva essere munita di delega. Poi una volta che mio padre li ha mandato la delega e si è recata un'altra volta le hanno detto che per queste cose si deve presentare il diretto interessato…. Roba da pazzi! Prima ti dicono una cosa e poi se ne escono con un'altra!
Ovviamente mio padre per motivi lavorativi non poteva andare giù. Penso anch’io che questa storia dei certificati tradotti e legalizzate nel paese d’origine sia una buffonata!
Mio padre poi vive qua a Roma da 27 anni e sinceramente ha passato più tempo della sua vita qua che là.
Fortunatamente l’anno successivo è riuscito ad ottenere la carta di soggiorno e quindi ha lasciato perdere il tutto.


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MessaggioInviato: 05 ott 2007, 13:31 
Extra terrona
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Località: roma
io, per il certificato nascita e giudiziario (pure io sono rimasta nel mio paese di origine fino ai 7 anni, poi però sono ritornata in viaggio) sono riuscita ad avere l'aiuto di una parente di terzo grado. l'ha fatto sia per me che per mio padre. e la seconda volta che l'ho richiesta (visto che la prima volta la cittadinanza me l'hanno rifiutata :evil: ) mi ha fatto tutto mia zia. sono state tutte e due degli angeli e le hanno più o meno accolte bene negli uffici dove andava, anche perché ormai c'avevano fatto il callo. da quello che mi dicono non hanno dovuto pagare bustarelle.

Il casino vero ce l'ho poi avuto qui (la seconda volta che ho chiesto la cittadinanza), la funzionaria alla prefettura mi aveva dato (spero non apposta ma cmq mi ha fatto perdere tempo e soldini) informazioni sbagliate la prima volta e così ho dovuto rimandare i documenti in patria (per convalida e nuovo timbro della traduzione dei documenti).

Insomma ho avuto più o meno fortuna. Però, da quello che ho capito indagando, il problema dei documenti (così ti dicono in Italia) è di sola competenza (a parte traduzioni e timbri di convalida) dei paesi di origine sui quali però l'italia non ha giurisdizione. Può provare a fare lavoro di pressione (se a nostra votla facciamo pressione) ma senza alcun vincolo perché dall'altra parte possono rispondere: impicciati degli affari tutoi oppure dire che faranno qualcosa ma poi non avere la possibilità di verificare se lo hanno fatto o costringerli a farlo.


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MessaggioInviato: 23 ott 2007, 12:56 
Lavoratore a nero

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Se davvero alle istituzioni interessasse risolvere il problema sono sicura che una soluzione la si troverebbe. Nel senso che io non la vedo una cosa così impossibile.
Se davvero volessero facilitare l'accesso alla cittadinanza per le g2 io penso che basterebbe dimostrare di avere la residenza in Italia continuativa presentando un certificato di residenza storico.

Mah io sono molto delusa anche da questo governo di sinistra che crea piu' guai che soluzioni. Quando aveva vinto alle elezioni pensavo si aprisse uno spiraglio per noi e invece mi sbagliavo...


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MessaggioInviato: 23 ott 2007, 18:00 
Lavoratore a nero

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Inoltre dato che per i comunitari vale l'autocertificazione perchè non potrebbe valere anche per un g2?


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MessaggioInviato: 26 nov 2007, 20:30 
Clandestino

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io sto cercando di ottenere un certificato che comprovi la perdita della cittadinanza di origine anche perche nn mi hanno piu rinnovato il passaporto e di conseguenza nn ho piu potuto rinnovare il permesso di soggiorno in questo modo spero di ottenere almeno dallo stato italiano un certificato che dichiari il mio status di apolide e quindi ottenere almeno un permesso di soggiorno e nn vivere da clandestino nel paese in ciu sono nato se ce qualcuno che come me ha gli stessi problemi lo scrivesse e se magari qualcuno sa ditricarsi in questa tipo particolare di situazione mi rispondesse cortesemente grazie a tutti

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Clandestino

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specifico che il paese dei miei genitori è l ex yugoslavia quindi potete immagginare che casino grazie

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Extra terrona
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Località: roma
ciao Ilir, da alcuni ragazzi che abbiamo sentito un po' in giro (e di diverse nazionalità di provenienza) risulta che lo stato di apolidia è una delle cose più difficili in assoluto da ottenere in Italia. Anche l'ultimo caso che abbiamo incrociato (tamara, ragazza di origini argentine, c'è un post aperto sempre su Osservatorio anche da lei) indicava quanto fosse difficile farsi riconoscere una cosa così. Sembra diventare ancora più difficile se poi non si hanno registrazioni anagrafiche, come nel tuo caso, che, se non ricordo male, sei nato in Italia. Possiamo provare a chiedere a degli avvocati (la nostra samiretta si sta occupando di consultare un avvocato che ha seguito lei per altri problemi) ma non è detto che conoscere la legge ed essere seguiti da un avvocato basti (ci possono volere anche così molti anni, secondo quanto racconta sempre tamara).

andare a chiedere al ministero dell'interno e fare pressione può essere una possibilità in più. ma mi sembra di ricordare anche che tu l'avevi già fatto appellandoti al ministro dell'interno. oppure no?


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Clandestino

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ciao paula al momento non ho ancora avuto nessun contatto col ministero dell interno sto aspettando che la mia ex ambasciata mi rilasci questa dichiarazione che attesti che io non sono piu cittadino dell ex yugoslavia e dopo dovrei presentarla al ministero o al tribunale ancora non so.io sapevo che aspettando lo status di apolide il giudice incaricato puo ordinare alla questura di rilasciarmi un permesso di soggiorno in attesa dell esito della risposta e per me questo è gia un significativo passo avanti essendo praticamente un clandestino lavoratore a nero ti ricordo che sono nato qui e sempre vissuto in italia frequentando le scuole prativcamente un italiano di fatto ma nn sulla carta adesso in questo momento non so neanche se rischio un foglio di espulsione anche se ne ho subito uno tempo fa facendo anche ricorso al tar del lazio che tra l altro ancora nn mi ha dato una risposta.sono confuso al momento per me e l unica via di uscita possibile credo nn so che fare altro e una situazione irreale che sto vivendo purtroppo nn so se esistano altre vie d uscita forse la cittadinanza per motivi speciali ma ci credo poco anzi pochissimo grazie per la risposta

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