Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

"Straniera, quindi malata" E le fa un esame abusivo

Ha saputo che il suo nipotino era stato allattato con il biberon sbagliato: quello di una mamma marocchina ricoverata nello stesso ospedale. E ha subito pensato che avesse preso un virus. Così lui, medico in pensione, si è rimesso il camice bianco e ha convinto la donna a farsi prelevare il sangue per un controllo. E' successo al Sant'Orsola di Bologna
da La Repubblica Bologna

BOLOGNA - Si sa, per la salute dei propri figli si è disposti a fare di tutto. Ecco allora che un medico in pensione, dopo aver saputo che il suo nipotino era stato allattato per sbaglio usando il biberon del figlio di una giovane donna marocchina, si infila il suo vecchio camice, entra in ospedale e con una scusa preleva il sangue alla donna spaventato dal fatto che potesse avere un virus. Un comportamento inaccettabile, una paura forse razzista, ma il Sant'Orsola, scoperto l'episodio, denuncia subito la cosa alla procura.

Tutto si è svolto nel reparto di Neonatologia del Policlinico in via Massarenti, dove le due donne, la mamma del nipote dell´ex medico, che per anni ha lavorato in un ospedale della regione, e la ragazza straniera, sono ricoverate dopo aver partorito. A prendere il biberon sbagliato, con cui poi ha allattato il figlio, è stata proprio la giovane italiana, che probabilmente non si è accorta subito dell´errore. E´ probabile quindi che anche lei, spaventata, abbia chiesto al parente di fare qualcosa, perché quel bambino, figlio di immigrati, e tanto è bastato, forse poteva essere ammalato.
In Procura bocche cucite, da piazza Trento e Trieste filtra soltanto che qualsiasi forma di responsabilità dell´ospedale Sant´Orsola è esclusa, anzi il Policlinico in questo caso è parte offesa. L´ex medico, accantonando ogni forma di deontologia professionale, di fronte all´eventualità che suo nipote potesse ammalarsi avrebbe fatto tutto da solo. Del resto, per lui, che nel corso della sua lunga carriera di medico ne ha eseguiti tanti, fare un prelievo era un gioco da ragazzi. Stando ben attento a non dare nell´occhio, l´uomo è quindi entrato nel reparto di Neonatologia del Sant´Orsola, convinto di riuscire a risolvere la situazione nel più breve tempo possibile. Tra tanti medici che girano per i corridoi per prendersi cura delle pazienti, ha sicuramente pensato di riuscire facilmente a convincere la donna a farsi prelevare il sangue.
E così è stato. Probabilmente avrà usato una scusa, dicendo forse alla paziente di sottoporsi a un controllo in più, a una delle tante analisi post-parto, fatto sta che in qualche modo è riuscito nel suo intento. Anche se qualcosa però deve essere andata storta, perché qualcuno si è insospettito per la presenza di un uomo in corsia che non faceva parte del personale. Anzi, forse è stata la stessa donna marocchina a segnalare l´accaduto al dottore di turno nel reparto. E il Sant´Orsola, fatte subito le verifiche, ha mandato un esposto in Procura.
«Visto che della vicenda si sta occupando la magistratura, non posso dire niente - commenta Augusto Cavina, direttore generale del Sant´Orsola - L´unica cosa di cui sono certo è che gli eventi che abbiamo segnalato non hanno mai comportato rischi per i nostri pazienti e per le loro famiglie».

ho letto oggi anche io su "la Repubblica"..semplicemente allucinante..almeno l'azienda sanitaria ha segnalato alla procura il fatto e spero almeno si prendano dei provvedimenti,...