Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

Oggi è 28 apr 2024, 04:32

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 11 messaggi ] 
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: no gita scolastica per figli immigr.
MessaggioInviato: 04 apr 2007, 13:27 
Amministratore
Avatar utente

Iscritto il: 14 lug 2006, 20:30
Messaggi: 539
da quotidiani L'Unità e Il Manifesto storie di esclusione (persino dalla gita scolastica al campo di concentramento di Auschwitz).

----------------------------------------------

Da Il manifesto del 4/04/2007, pag. 8
La SkyEurope ferma due studenti all’aeroporto di Fiumicino. Partecipavano a un viaggio scolastico
«Siete stranieri, niente gita ad Auschwitz»

Hanno tutti tra i 13 e i 14 anni gli alunni della terza media della scuola statale Via Fosso dell'Osa di Roma, fanno parte di una classe multietnica all'estrema periferia della capitale nella quale siedono tra i banchi anche un alunno kosovaro e una ucraina. Studiano insieme e avevano preparato una gita di gruppo per approfondire un argomento delicato come la Shoah e le leggi razziali fasciste e naziste. I professori gli hanno fatto leggere Se questo è un uomo di Primo Levi e avevano preparato una visita al campo di concentramento di Auschwitz, prevista per lo scorso 26 marzo. Doveva essere un'esperienza positiva, invece. All'aeroporto di Fiumicino la Sky Europe, la compagnia internazionale di voli low cost, ha decretato che i due ragazzi extracomunitari non potevano partire. «Perché?», si è innervosito il professor Luca Kocci con l'addetta al check-in «I due alunni hanno i passaporti individuali in regola». Uno addirittura rilasciato dalle Nazioni unite che tramite l'Unmik, amministrano il Kosovo dal '99. «Mi dispiace - è stata la risposta - sono sprovvisti del visto di ingresso per la Polonia». «Ma si tratta di una richiesta assolutamente ingiustificata - ha controbattuto l'insegnante - sia l'ufficio passaporti della questura di Roma che il consolato polacco ci hanno più volte confermato che, trattandosi di un viaggio scolastico di gruppo in un Paese dell'Ue, il visto non sarebbe servito ». Come del resto prevede espressamente anche la circolare europea 1932/2006, pubblicata sulla Gazzetta dell'Ue. Niente da fare l'addetta al check-in, probabilmente secondo direttive superiori si è riservata il «diritto di veto». A questo punto la prima domanda da porsi è se un'impiegata di una compagnia aerea possa avere il compito di preservare le frontiere tra gli stati, o se offrendo un servizio di trasporto non debba solo verificare che biglietto e documento di identificazione siano in regola. Non spetterebbe alla polizia di frontiera verificare se un cittadino è gradito o meno in uno stato terzo? La seconda questione invece riguarda la confusione che evidentemente esiste tra i trattati dell'Ue in materia di circolazione e quindi anche tra gli enti, le istituzioni, i consolati preposti a fornire le informazioni. Non è la prima volta che si verificano situazioni di questo tipo. Due settimane fa è accaduto a sei studenti extracomunitari di un istituto di Bergamo, arrivati a all'aeroporto Luton di Londra sono stati bloccati, separati dal gruppo, isolati in una stanza e, dopo sette ore, rispediti all'aeroporto Orio al Serio. Avevano bisogno di un passaporto individuale. Magli alunni romani della 3 r non interessano i problemi burocratici e sintetizzano così in una lettera quanto accaduto: «A scuola ci viene insegnato che tutti abbiamo gli stessi diritti, ma a noi sembra invece che non sia così e che i nostri due amici siano stati discriminati perché non sono italiani; e adesso pensiamo che i nostri compagni avranno più paura a fidarsi degli altri».

----------------

Da L’Unità (Roma) del 4/04/2007, pag. I
«QUELLO che è successo non è giusto, a scuola ci insegnano che siamo tutti uguali»
Auschwitz, viaggio negato per due studenti
Una 14enne ucraina e uno nato in Kosovo di una scuola di Lunghezza respinti al check-in di Fiumicino dalla compagnia aerea Sky Europe: «Manca il visto e il Kosovo non esiste»

Gita scolastica, destinazione Cracovia. Si parte, ma c’è chi resta a terra. E in lacrime vede partire i compagni di classe. È successo a N., ragazzina ucraina, e B., nato in Kosovo, fermati al check-in dalla compagnia aerea Sky Europe pochi giorni fa. I due, quattordicenni, frequentano la terza media statale che si trova in via Fosso dell’Osa, periferia Est della città. Insieme agli altri alunni delle ultime classi dovevano partire per andare a visitare in Polonia il campo di sterminio di Auschwitz. «Un viaggio importante, atteso e desiderato dagli alunni, molti dei quali andavano all’estero per la prima volta, e preparato con cura: i ragazzi hanno studiato la Shoah, le leggi razziali fasciste e naziste, hanno incontrato una donna scappata alle persecuzioni», spiega uno degli insegnanti accompagnatori, Luca Kocci, che non si rassegna di fronte all’epilogo imprevisto capitato prima ancora della partenza. Aeroporto di Fiumicino, ore 18 del 26 marzo. Tutti pronti a partire. Per i due ragazzi stranieri la scuola si è informata presso il consolato polacco e presso l’ufficio passaporti della Questura. Tutto sembra a posto. L’appuntamento è davanti al Terminal B, quello dei voli nazionali o diretti nei paesi che aderiscono agli accordi di Schengen. Alle 19 i ragazzi si mettono in coda davanti al chek-in. I due che non sono italiani stringono in mano i loro passaporti. Senza visto, perché il consolato polacco ha spiegato alla scuola che non è necessario il visto per ragazzi che pur non essendo comunitari frequentano la scuola di uno Stato membro e che entrano in Polonia in gita scolastica accompagnati dai loro insegnanti (Circolare europea 1932/2006). Ma l’addetta della compagnia aerea non è d’accordo. Secondo le sue informazioni, una ragazza ucraina per entrare in Polonia ha bisogno comunque di visto. E peggio va per il ragazzino kosovaro, che aveva in mano un documento rilasciato dall’Umik (United Nations Interim Administration Mission in Kosovo), che - secondo la scuola, a detta dell’ufficio passaporti - doveva consentire di andare ovunque. «Mi continuava a ripetere il Kosovo non esiste, non mi risulta sia uno Stato», racconta il professor Kocci, ripercorrendo i tentativi inutili per far salire sul quell’aereo i due ragazzini. Niente da fare. Alla fine uno degli insegnanti accompagnatori è rimasto a terra e ha riportato a casa dai genitori i due alunni respinti al check-in. Mentre il loro aereo faceva rotta verso Cracovia. Al ritorno, tante cose da raccontare. Ma in classe non si parla d’altro che di quei due ragazzini rimasti all’aeroporto. E alla fine gli alunni della scuola media hanno deciso di scrivere una lettera aperta per dire a tutti: «Siamo rimasti molto male e pensiamo che quello che è successo non sia giusto, a scuola ci viene insegnato che tutti abbiamo gli stessi diritti, ma noi siamo potuti partire mentre i nostri compagni sono dovuti restare a Roma». Dalla compagnia aerea suggeriscono di scrivere una e-mail di «complain» perché i vertici possano verificare l’accaduto. Mentre dall’ambasciata polacca confermano che per i ragazzi in gita
scolastica accompagnati dai loro insegnanti italiani non c’è bisogno di visto, anche se vengono dall’Ucraina.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 05 apr 2007, 09:45 
G2 regolarizzato
Avatar utente

Iscritto il: 04 lug 2006, 18:30
Messaggi: 283
Località: Roma
l'ennesima storia assurda! perchè a scuola e le nostre famiglie ci insegnano che siamo tutti uguali e poi la realtà smentisce questa uguaglianza?! pensate a che brutta esperienza hanno dovuto vivere questi due ragazzi....dopo aver fatto un percorso educativo, dopo aver programmato la gita con i compagni di scuola,aver immaginato le scorribande notturne per l'albergo a farsi gli scherzi ma anche l'esperienza umana e significativa di visitare un luogo come Auschwitz!! tante aspettative disinlluse...forza ragazzi non abbattetevi e non abbattiamoci cerchiamo di far si che ciò che ci insegnano i nostri genitori e gli insegnanti sui valori dell'uguaglianza non siano solo teorici ma abbiano sempre più riscontri con la realtà!
non perdiamoci mai d'animo!

_________________
vogliamo la cittadinanza senza se e senza ma!


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 26 mag 2007, 11:44 
Clandestino

Iscritto il: 13 mag 2007, 00:47
Messaggi: 15
Località: Milano-Roma
esiste l'integrazione nella società italiana,
ma voi credete veramente l'integrazione con le istituzioni?
Il punto non é l'essere "considerato italiano al 100%" ma di avere, in caso di riempimento della tua parte del contratto sociale (vedi obblighi) da punto di vista legale/economico le STESSE garanzie/possibilità che vengono riconosciute ad un italiano a parità di condizione/sforzo (vedi diritti).
Questa é integrazione, non il fatto che tifi Azzurri e la Ferrari o che mangi con le bacchette invece delle forchette.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 14 giu 2007, 20:58 
Clandestino

Iscritto il: 01 mag 2007, 17:16
Messaggi: 26
Località: cesena
samiretta ha scritto:
l'ennesima storia assurda! perchè a scuola e le nostre famiglie ci insegnano che siamo tutti uguali e poi la realtà smentisce questa uguaglianza?! pensate a che brutta esperienza hanno dovuto vivere questi due ragazzi....dopo aver fatto un percorso educativo, dopo aver programmato la gita con i compagni di scuola,aver immaginato le scorribande notturne per l'albergo a farsi gli scherzi ma anche l'esperienza umana e significativa di visitare un luogo come Auschwitz!! tante aspettative disinlluse...forza ragazzi non abbattetevi e non abbattiamoci cerchiamo di far si che ciò che ci insegnano i nostri genitori e gli insegnanti sui valori dell'uguaglianza non siano solo teorici ma abbiano sempre più riscontri con la realtà!
non perdiamoci mai d'animo!


a me i miei genitori non mi hanno mai insegnato l'uguaglianza....... i bianchi stanno sopra e i neri stanno sotto... ma non ho mai capito dove stanno i rossi... :shock:

_________________
Ciò che ci unisce è anche ciò che ci divide: La diversità!!!


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 14 giu 2007, 21:05 
Clandestino

Iscritto il: 10 nov 2006, 18:03
Messaggi: 33
Località: Milano
La compagnia aerea e la simpatica addetta (ke ripeteva all'insegnante ke il Kosovo "non le risulta") non si possono beccare una denuncia? Almeno per rimborso del biglietto piu' danni morali o ke so io?
Ma ke skifo....

_________________
Frederique = "paix et roi"


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 14 giu 2007, 22:06 
G2 con doppia cittadinanza

Iscritto il: 01 lug 2006, 21:34
Messaggi: 873
Località: Roma
Phed ha scritto:
La compagnia aerea e la simpatica addetta (ke ripeteva all'insegnante ke il Kosovo "non le risulta") non si possono beccare una denuncia? Almeno per rimborso del biglietto piu' danni morali o ke so io?
Ma ke skifo....


tipo che quella però faceva il suo lavoro, non penso possa essere biasimata, almeno credo...
situazioni che fanno scendere una lacrima delle volte :(

_________________
Cinese fasullo


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15 giu 2007, 11:00 
Clandestino

Iscritto il: 10 nov 2006, 18:03
Messaggi: 33
Località: Milano
[/quote]Niente da fare l'addetta al check-in, probabilmente secondo direttive superiori si è riservata il «diritto di veto». A questo punto la prima domanda da porsi è se un'impiegata di una compagnia aerea possa avere il compito di preservare le frontiere tra gli stati, o se offrendo un servizio di trasporto non debba solo verificare che biglietto e documento di identificazione siano in regola. Non spetterebbe alla polizia di frontiera verificare se un cittadino è gradito o meno in uno stato terzo?
Cita:

sono d'accordo con quanto sopra...secondo me va biasimata :(
qualcuno dovra' assumersi delle responsabilita' per cio' ke e' successo...non e' possibile ke l'Italia sia sempre il Paese dell'impunita' e in cui nessuno ha mai colpa... :(

_________________
Frederique = "paix et roi"


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15 giu 2007, 11:01 
Clandestino

Iscritto il: 10 nov 2006, 18:03
Messaggi: 33
Località: Milano
ho fatto proprio un casino... :oops: :oops: :oops:
io la tecnologia siamo 2 cose diverse...scusate...la citazione ovviamente era quella sopra...ma porka miseria... :oops:

_________________
Frederique = "paix et roi"


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15 giu 2007, 13:29 
Clandestino

Iscritto il: 28 lug 2006, 19:15
Messaggi: 45
Località: Manila
bwahahahahahaha

_________________
padano-filippino


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16 giu 2007, 16:29 
Clandestino

Iscritto il: 10 nov 2006, 18:03
Messaggi: 33
Località: Milano
Me l'aspettavo proprio da te Philitalo...
o forse preferisci BJ? Scusa se non ti ho richiamato, ma oggi lo faro', cosi' ti potro' insultare a voce per la tua risata sulle mie manifeste incapacita' informatiche!!! :D
Cita:
bwahahahahahaha

_________________
Frederique = "paix et roi"


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16 giu 2007, 16:30 
Clandestino

Iscritto il: 10 nov 2006, 18:03
Messaggi: 33
Località: Milano
AHAHAHA!!!
Ce l'ho fatta!!!!Ma avevo fatto lo stesso procedimento anke l'altra volta...vabbeh...
scusate se sono andata fuori tema :oops:

_________________
Frederique = "paix et roi"


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 11 messaggi ] 

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron
Powered by phpBB® Forum Software © phpBB Group
Traduzione Italiana phpBBItalia.net basata su phpBB.it 2010