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MessaggioInviato: 14 ott 2008, 11:18 
Extra terrona
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14 ottobre 2008

Montecitorio: al voto questa sera tre mozioni sull’accesso degli studenti stranieri nelle scuole.
La mozione della maggioranza prevede l’istituzione di test di accesso, “classi ponte” e il divieto di ingresso nelle classi ordinarie dopo il 31 dicembre. Per le opposizioni, necessari maggiore formazione per i docenti, più risorse economiche e un piano nazionale per l’insegnamento dell’italiano.


La Camera dei Deputati discuterà nella seduta pomeridiana di oggi, con inizio alle ore 18.30, tre mozioni concernenti iniziative in materia di accesso degli studenti stranieri alla scuola dell’obbligo.
Dopo che il Governo ha recepito l’ordine del giorno proposto dai deputati del PdL-AN Marsilio e Rampelli collegato alla discussione sul decreto scuola ed ora passato al Senato dopo l’approvazione, continua l’attività di Montecitorio con tre differenti mozioni per disciplinare l’inserimento scolastico dei bambini stranieri.
Di colpo, dopo molti anni in cui tutti indicavano la scuola come modello di integrazione ed elogiavano gli sforzi degli insegnanti, il Parlamento italiano in una settimana parla, con sfumature e toni differenti, di “emergenza”, scarso apprendimento, classi speciali (siano esse “aperte” o “ponte”).
La mozione proposta dalla maggioranza Pdl-Lega (Cota ed altri n. 1-00033) chiede al Governo di “rivedere il sistema di accesso degli studenti stranieri alla scuola di ogni ordine e grado, autorizzando il loro ingresso previo superamento di test e specifiche prove di valutazione; a istituire classi ponte, che consentano agli studenti stranieri che non superano le prove e i test sopra menzionati di frequentare corsi di apprendimento della lingua italiana, propedeutiche all'ingresso degli studenti stranieri nelle classi permanenti; a non consentire in ogni caso ingressi nelle classi ordinarie oltre il 31 dicembre di ciascun anno, al fine di un razionale ed agevole inserimento degli studenti stranieri nelle nostre scuole e a prevedere, altresì, una distribuzione degli stessi proporzionata al numero complessivo degli alunni per classe, per favorirne la piena integrazione e scongiurare il rischio della formazione di classi di soli alunni stranieri”.
Nella mozione inoltre si chiede al Governo di impegnarsi affinché nelle classi ponte vi sia l’attuazione di percorsi formativi che tengano conto “di progetti interculturali, nonché dell'educazione alla legalità e alla cittadinanza” tra cui indica comprensione dei diritti e doveri; sostegno alla vita democratica; “rispetto di tradizioni territoriali e regionali del Paese accogliente, senza etnocentrismi”; “rispetto per la diversità morale e cultura religiosa del Paese accogliente”;
In sede di discussione del provvedimento da parte dei firmatari non sono mancate, ad aula quasi deserta, le polemiche. Particolarmente attivo il deputato Pd e giornalista Furio Colombo che ha sottolineato come alcune parti del provvedimento siano fortemente discriminatorie.
La seconda mozione è dell’UDC (Santolini e altri n. 1-00049) e chiede al governo “un quadro dettagliato ed aggiornato della situazione, indicando i punti di maggiore criticità”. Nel documento si sollecitano anche maggiori risorse economiche da destinare “agli istituti e agli enti locali maggiormente esposti su questo fronte”. Si chiede anche una maggiore formazione per i docenti, la circolazione di “buone pratiche” tra gli istituti, una maggior distribuzione tra gli alunni stranieri, l’intensificazione dei rapporti tra scuola e famiglie, il ripristino delle “classi aperte” in maniera da consentire, senza eccessi, il raggruppamento di alunni “bisognevoli di specifici interventi di insegnamento-apprendimento”.
Il terzo documento, proposto dal Pd (De Torre ed altri n. 1-00050), impegna il Governo “a porre immediatamente in atto il Piano nazionale di insegnamento di italiano L2 agli studenti poco o non italofoni”. A questo riguardo il PD chiede l’utilizzo dei fondi giacenti presso il MIUR.
I deputati del maggior gruppo di opposizione chiedono al Governo di “proseguire il confronto con ANCI, UPI e Regioni italiane in vista di un comune impegno a favore di minori immigrati, da sancire in sede di Conferenza unificata”.


Fonte: Immigrazione Oggi


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MessaggioInviato: 14 ott 2008, 16:41 
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Mi piacerebbe ascoltare cosa diranno.
A quell'ora purtroppo ho lezione.
Ma per chi ne avesse la possibilità:
http://video.camera.it/default.aspx?VideoType=wm&banda=1

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MessaggioInviato: 15 ott 2008, 22:55 
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15 ottobre 2008

Camera: approvata la mozione della maggioranza sull’accesso degli studenti stranieri alla scuola dell’obbligo.
Acceso dibattito in aula. Nel provvedimento previsti: test di conoscenza linguistica per l’accesso; classi ponte con insegnamento di lingua, educazione civica, tradizioni locali e cultura religiosa; divieto di iscrizioni dopo il 31 dicembre; ripartizione degli studenti proporzionata nelle classi.


È stata approvata ieri sera dalla Camera dei Deputati la mozione della Lega Nord e del Partito delle Libertà concernente “iniziative in materia di accesso degli studenti stranieri alla scuola dell’obbligo”.
La mozione, presentata dal deputato leghista Roberto Cota e alla quale si è associata in un secondo momento l’intera coalizione di maggioranza, ha ricevuto in sede di voto il parere favorevole da parte del Governo per voce del sottosegretario all’Istruzione Giuseppe Pizza.
Il documento approvato ieri impegna il Governo a “rivedere il sistema di accesso degli studenti stranieri alla scuola di ogni ordine e grado, autorizzando il loro ingresso previo superamento di test e specifiche prove di valutazione; a istituire classi ponte, che consentano agli studenti stranieri che non superano le prove e i test sopra menzionati di frequentare corsi di apprendimento della lingua italiana, propedeutiche all'ingresso degli studenti stranieri nelle classi permanenti; a non consentire in ogni caso ingressi nelle classi ordinarie oltre il 31 dicembre di ciascun anno, al fine di un razionale ed agevole inserimento degli studenti stranieri nelle nostre scuole e a prevedere, altresì, una distribuzione degli stessi proporzionata al numero complessivo degli alunni per classe, per favorirne la piena integrazione e scongiurare il rischio della formazione di classi di soli alunni stranieri”.
Nella mozione inoltre si chiede al Governo di impegnarsi affinché nelle classi ponte vi sia l’attuazione di percorsi formativi che tengano conto “di progetti interculturali, nonché dell'educazione alla legalità e alla cittadinanza” tra cui indica comprensione dei diritti e doveri; sostegno alla vita democratica; “rispetto di tradizioni territoriali e regionali del Paese accogliente, senza etnocentrismi”; “rispetto per la diversità morale e cultura religiosa del Paese accogliente”.
Sempre nella seduta di ieri la Camera ha respinto le tre mozioni presentate dalle opposizioni (Partito Democratico, Italia dei Valori, Unione di Centro) per le quali il Governo aveva espresso parere negativo (vedi ImmigrazioneOggi del 14 ottobre).
La seduta è stata caratterizzata da un acceso dibattito che ha fatto prolungare i lavori molto oltre l’ora prevista. L’esponente PD Piero Fassino ha dichiarato che “in questo modo si regredisce, si inserisce un elemento di discriminazione. Una discriminazione moralmente più abietta perché la si inserisce tra i bambini e i più piccoli”. A Fassino ha replicato il vicecapogruppo del Pdl alla Camera, Italo Bocchino: “Il nostro obiettivo è l'integrazione mai e poi mai la discriminazione», ha affermato spiegando “la piena adesione del Pdl” alla mozione leghista. Tuttavia, ci sono stati interventi critici anche dai banchi del centrodestra, in particolare si sono dissociati dal provvedimento Nicolò Cristaldi e Mario Pepe.
Poco prima del voto, a dimostrazione del valore simbolico dato al provvedimento dal gruppo leghista, è entrato in aula il leader del Carroccio Umberto Bossi che, pur essendo ministro, non ha preso posto negli scranni del Governo e si è seduto nell’emiciclo.
(Alberto Colaiacomo)

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MessaggioInviato: 16 ott 2008, 12:34 
Extra terrona
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Qui il testo, qualcuno gli da un'occhiata a fondo? sempre meglio attenersi a quanto scritto al di là delle dichiarazioni:

http://www.camera.it/resoconti/resocont ... _a.mozioni


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MessaggioInviato: 16 ott 2008, 19:51 
Extra terrona
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Il comunicato della Rete G2 sulle classi separate:

Cita:
“Inaccettabili le classi separate per le seconde generazioni”

Roma, 15 ottobre 2008 - Come Rete G2 esprimiamo viva preoccupazione per la mozione della Lega Nord approvata alla Camera dei deputati sulle “classi d’inserimento” per i figli d’immigrati.
Noi figli d’immigrati nati o venuti da piccoli, cresciuti da sempre in questo Paese e del quale ci sentiamo parte, riteniamo inaccettabile e discriminatoria l’ipotesi di questa iniziativa. Migliaia di figli d’immigrati, tra i quali molti presenti all’interno della nostra rete, hanno l’italiano come madrelingua e non sono distinguibili dai loro coetanei se non per questioni legate all’accesso alla cittadinanza italiana. Ciò dimostra che le politiche scolastiche finora adottate nei confronti di bambini di origine straniera non necessitano di revisioni che viaggiano in direzione opposta agli interessi e ai diritti dei figli d’immigrati, ancor più se minori. L’inclusione per le seconde generazioni parte dalla consapevolezza di essere stranieri solo per la legge sulla cittadinanza e per chi intende promuovere la nostra estraneità all’Italia. Come rappresentanti di tante secondegenerazioni nate in Italia, o venute da piccole, chiediamo una serie riflessione politico/culturale sui figli d’immigrati che tenga conto delle nostre reali esigenze, ossia quelle di essere considerati italiani a tutti gli effetti, senza alcun tipo di discriminazione o di differenziazione strumentale a legittimarci stranieri.

Rete G2, https://www.secondegenerazioni.it


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MessaggioInviato: 16 ott 2008, 20:44 
G2 con doppia cittadinanza

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paula ha scritto:
Qui il testo, qualcuno gli da un'occhiata a fondo? sempre meglio attenersi a quanto scritto al di là delle dichiarazioni:

http://www.camera.it/resoconti/resocont ... _a.mozioni



paula, le mozioni nel documento della camera sono cinque e non tre, non capisco quali sono quelle che hanno approvato, tra le mozioni ve n'è una proposta anche dal centrosinistra.
:?:

mi sa nn è il documento giusto, boh. Ho provato a cercare ma mi sono un pò perso per il sito.

vi posto gli impegni saltando le premesse lunghe di analisi delle cinque mozioni.
1.
Cita:
impegna il Governo:

a rivedere il sistema di accesso degli studenti stranieri alla scuola di ogni ordine e grado, autorizzando il loro ingresso previo superamento di test e specifiche prove di valutazione;
a istituire classi ponte che consentano agli studenti stranieri che non superano le prove e i test sopra menzionati di frequentare corsi di apprendimento della lingua italiana, propedeutiche all'ingresso degli studenti stranieri nelle classi permanenti;
a non consentire in ogni caso ingressi nelle classi ordinarie oltre il 31 dicembre di ciascun anno, al fine di un razionale ed agevole inserimento degli studenti stranieri nelle nostre scuole e a prevedere, altresì, una distribuzione degli stessi proporzionata al numero complessivo degli alunni per classe, per favorirne la piena integrazione e scongiurare il rischio della formazione di classi di soli alunni stranieri;
a favorire, all'interno delle predette classi ponte, l'attuazione di percorsi monodisciplinari e interdisciplinari, attraverso l'elaborazione di un curricolo formativo essenziale, che tenga conto di progetti interculturali, nonché dell'educazione alla legalità e alla cittadinanza:
a) comprensione dei diritti e doveri (rispetto per gli altri, tolleranza, lealtà, rispetto della legge del paese accogliente);
b) sostegno alla vita democratica;
c) interdipendenza mondiale;
d) rispetto di tradizioni territoriali e regionali del Paese accogliente, senza etnocentrismi;
e) rispetto per la diversità morale e cultura religiosa del Paese accogliente;
a prevedere l'eventuale maggiore fabbisogno di personale docente da assegnare a tali classi, inserendolo nel prossimo programma triennale delle assunzioni di personale docente disciplinato dal decreto-legge n. 97 del 2004, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 143 del 2004, alla cui copertura finanziaria si provvede mediante finanziamenti da iscrivere annualmente nella legge finanziaria.
(1-00033)
(Nuova formulazione) «Cota, Goisis, Grimoldi, Rivolta, Maccanti, Aprea, Frassinetti, Granata, Latteri, Baldelli, Garagnani, Centemero, Barbieri, Barbaro, Caldoro, Carlucci, Ceccacci Rubino, DiCenta, Renato Farina, Giammanco, Lainati, Mazzuca, Murgia, Palmieri, Massimo Parisi, Perina, Rampelli, Ghiglia».
(16 settembre 2008)


2.
Cita:
impegna il Governo:

a rivedere il sistema di accesso degli studenti stranieri alla scuola di ogni ordine e grado, favorendo il loro ingresso previo superamento di test e specifiche prove di valutazione;
a istituire classi di inserimento che consentano agli studenti stranieri che non superano le prove e i test sopra menzionati di frequentare corsi di apprendimento della lingua italiana, propedeutiche all'ingresso degli studenti stranieri nelle classi permanenti;
a non consentire in ogni caso ingressi nelle classi ordinarie oltre il 31 dicembre di ciascun anno, al fine di un razionale ed agevole inserimento degli studenti stranieri nelle nostre scuole e a prevedere, altresì, una distribuzione degli stessi proporzionata al numero complessivo degli alunni per classe, per favorirne la piena integrazione e scongiurare il rischio della formazione di classi di soli alunni stranieri;
a favorire, all'interno delle predette classi di inserimento, l'attuazione di percorsi monodisciplinari e interdisciplinari, attraverso l'elaborazione di un curricolo formativo essenziale, che tenga conto di progetti interculturali, nonché dell'educazione alla legalità e alla cittadinanza:
a) comprensione dei diritti e doveri (rispetto per gli altri, tolleranza, lealtà, rispetto della legge del paese accogliente);
b) sostegno alla vita democratica;
c) interdipendenza mondiale;
d) rispetto di tradizioni territoriali e regionali del Paese accogliente, senza etnocentrismi;
e) rispetto per la diversità morale e cultura religiosa del Paese accogliente;
a prevedere l'eventuale maggiore fabbisogno di personale docente da assegnare a tali classi, inserendolo nel prossimo programma triennale delle assunzioni di personale docente disciplinato dal decreto-legge n. 97 del 2004, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 143 del 2004, alla cui copertura finanziaria si provvede mediante finanziamenti da iscrivere annualmente nella legge finanziaria.
(1-00033)
(Ulteriore nuova formulazione) «Cota, Goisis, Grimoldi, Rivolta, Maccanti, Aprea, Frassinetti, Granata, Latteri, Baldelli, Garagnani, Centemero, Barbieri, Barbaro, Caldoro, Carlucci, Ceccacci Rubino, Di Centa, Renato Farina, Giammanco, Lainati, Mazzuca, Murgia, Palmieri, Massimo Parisi, Perina, Rampelli, Ghiglia, Gottardo».
(16 settembre 2008)


3.
Cita:
impegna il Governo:

a fornire un quadro dettagliato ed aggiornato della situazione, indicando i punti di maggiore criticità;
a destinare adeguate risorse economiche agli istituti e agli enti locali che, per ragioni diverse, sono maggiormente esposti su questo fronte, affinché possano affrontare l'emergenza;
a progettare interventi di formazione in servizio dei docenti nelle zone a maggior densità di insediamenti migratori;
a sollecitare la circolazione delle «buone pratiche», che molte scuole hanno realizzato con ottimi risultati;
a prevedere un'equilibrata distribuzione degli alunni stranieri in modo da evitare il concentramento degli stessi in un'unica sede;
ad intensificare il collegamento con l'extrascuola e con le famiglie, dove si svolgono le esperienze più autentiche di vita, aiutando anche i genitori ad apprendere la lingua italiana;
a ripristinare le cosiddette «classi aperte» in maniera da consentire, senza eccessi, il raggruppamento di alunni bisognevoli di specifici interventi di insegnamento-apprendimento;
ad arricchire i curricula di contenuti che abbiano riferimento alle varietà culturali;
a preparare approcci nel settore linguistico integrati con le attività pratiche, differenziando, per il tramite della mediazione di un docente specializzato, i programmi a seconda delle esigenze degli alunni stranieri.
(1-00049)
«Capitanio Santolini, Ciocchetti, Vietti, Ciccanti, Compagnon, Naro, Volontè».
(9 ottobre 2008)


4.
Cita:
impegna il Governo:

a porre immediatamente in atto il piano nazionale di insegnamento di italiano L2 agli studenti poco o non italofoni, a cui si fa riferimento in premessa, in particolare rivolgendolo agli studenti di recente immigrazione e utilizzando integralmente i fondi già dedicati e in premessa descritti;
a finanziare ulteriormente tale piano mediante l'utilizzo delle risorse già giacenti presso il ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, o le sue articolazioni regionali, e destinate o destinabili alla realizzazione di progetti per il sostegno dell'apprendimento della lingua italiana e/o per l'integrazione degli alunni immigrati;
a fare sì che l'attuazione del piano, la sua valutazione, i necessari miglioramenti vengano seguiti da un comitato scientifico composto da membri esperti in insegnamento dell'italiano L2;
a proseguire il confronto con Anci, Upi e regioni italiane in vista di un comune impegno a favore di minori immigrati, da sancire in sede di conferenza unificata.
(1-00050)
«De Torre, Soro, Sereni, Bressa, De Biasi, Ghizzoni, Bachelet, Coscia, De Pasquale, Froner, Ginefra, Levi, Lolli, Mazzarella, Nicolais, Pes, Picierno, Rossa, Antonino Russo, Siragusa».
(9 ottobre 2008)


5.
Cita:
impegna il Governo:

a farsi promotore su tutto il territorio nazionale di iniziative volte a valorizzare la presenza nella scuola italiana di alunni di nazionalità diverse quale importante situazione di incontro, reciproca conoscenza, arricchimento culturale, socializzazione in una società sempre più multiculturale e, dunque, impegnata a prevenire e combattere ogni forma di razzismo e xenofobia;
a farsi promotore su tutto il territorio di politiche scolastiche che mirano all'integrazione dei bambini stranieri, senza tradursi in un semplice processo di «assimilazione» della cultura italiana, né tanto meno di «omologazione», ma che siano effettivamente tese all'inserimento degli studenti immigrati nel contesto socio-culturale italiano;
a contrastare ed impedire forme di esclusione o separazione degli studenti stranieri non ancora alfabetizzati, assicurando alle scuole un organico di docenti, che, essendo funzionale anche alla presenza di alunni di diverse nazionalità, preveda, in tali situazioni, un minor numero di alunni per classe, situazioni di compresenza di docenti, soprattutto nelle materie che richiedono maggiore elaborazione teorica, quali italiano, storia, geografia, matematica e scienze, ed attività specifiche di formazione-aggiornamento dei docenti sul tema della multiculturalità, facendo in modo che tali iniziative siano prioritariamente indirizzate a situazioni, nelle scuole di ogni ordine e grado, dove maggiore si registra la presenza di alunni stranieri;
a favorire e valorizzare con interventi specifici il fondamentale ruolo che gli enti locali svolgono su questa tematica.
(1-00051)
«Evangelisti, Donadi, Di Pietro, Borghesi, Barbato, Cambursano, Cimadoro, Costantini, Di Giuseppe, Favia, Formisano, Giulietti, Messina, Misiti, Monai, Mura, Leoluca Orlando, Paladini, Palagiano, Palomba, Piffari, Porcino, Pisicchio, Porfidia, Razzi, Rota, Scilipoti, Zazzera».
(10 ottobre 2008)


Mi pare che siano molto sul vago per quanto riguarda la parte tecnica e l'attuazione, forse integreranno con decreti attuativi? ariboh.

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MessaggioInviato: 16 ott 2008, 21:00 
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Su repubblica di oggi, giovedì 16 ottobre, pure la Mussolini (e Souad Sbai) si è opposta al provvedimento della Lega. Lo definisce <<un provvedimento razzista>>.
<<...creare classi separate non favorisce l'integrazione ma, al contrario, alimenta le diversità>>.

<<Faccio un esempio: mio figlio va alla scuola inglese, dove gli italiani sono in minoranza. Io sarei contrarissima a fare una classe solo di italiani [ anche perchè voglio vedè quanto inglese imparano in questo modo! ], dove magari viene insegnato loro (e soltanto a loro) il valore della democrazia inglese e il rispetto degli altri. Mi sentirei umiliata come genitore.>>

Parole di Mussolini.

Mi fa davvero pensare quanto poco spazio (e attenzione, il Corriere della sera ne parla in prima pagina) ha dedicato Repubblica alla vicenda.

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MessaggioInviato: 16 ott 2008, 23:56 
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Cino ha scritto:
paula ha scritto:
Qui il testo, qualcuno gli da un'occhiata a fondo? sempre meglio attenersi a quanto scritto al di là delle dichiarazioni:

http://www.camera.it/resoconti/resocont ... _a.mozioni



paula, le mozioni nel documento della camera sono cinque e non tre, non capisco quali sono quelle che hanno approvato, tra le mozioni ve n'è una proposta anche dal centrosinistra.
:?:

mi sa nn è il documento giusto, boh. Ho provato a cercare ma mi sono un pò perso per il sito.

vi posto gli impegni saltando le premesse lunghe di analisi delle cinque mozioni.
1.
Cita:
[...]
(1-00033)
(Nuova formulazione) «Cota, Goisis, Grimoldi, Rivolta, Maccanti, Aprea, Frassinetti, Granata, Latteri, Baldelli, Garagnani, Centemero, Barbieri, Barbaro, Caldoro, Carlucci, Ceccacci Rubino, DiCenta, Renato Farina, Giammanco, Lainati, Mazzuca, Murgia, Palmieri, Massimo Parisi, Perina, Rampelli, Ghiglia».
(16 settembre 2008)


2.
Cita:
impegna il Governo: [...]


(1-00033)
(Ulteriore nuova formulazione) «Cota, Goisis, Grimoldi, Rivolta, Maccanti, Aprea, Frassinetti, Granata, Latteri, Baldelli, Garagnani, Centemero, Barbieri, Barbaro, Caldoro, Carlucci, Ceccacci Rubino, Di Centa, Renato Farina, Giammanco, Lainati, Mazzuca, Murgia, Palmieri, Massimo Parisi, Perina, Rampelli, Ghiglia, Gottardo».
(16 settembre 2008)


3.
Cita:
impegna il Governo: [...]


(1-00049)
«Capitanio Santolini, Ciocchetti, Vietti, Ciccanti, Compagnon, Naro, Volontè».
(9 ottobre 2008)


4.
Cita:
impegna il Governo: [...]


(1-00050)
«De Torre, Soro, Sereni, Bressa, De Biasi, Ghizzoni, Bachelet, Coscia, De Pasquale, Froner, Ginefra, Levi, Lolli, Mazzarella, Nicolais, Pes, Picierno, Rossa, Antonino Russo, Siragusa».
(9 ottobre 2008)


5.
Cita:
impegna il Governo: [...]


(1-00051)
«Evangelisti, Donadi, Di Pietro, Borghesi, Barbato, Cambursano, Cimadoro, Costantini, Di Giuseppe, Favia, Formisano, Giulietti, Messina, Misiti, Monai, Mura, Leoluca Orlando, Paladini, Palagiano, Palomba, Piffari, Porcino, Pisicchio, Porfidia, Razzi, Rota, Scilipoti, Zazzera».
(10 ottobre 2008)


Mi pare che siano molto sul vago per quanto riguarda la parte tecnica e l'attuazione, forse integreranno con decreti attuativi? ariboh.


dal sito della Camera:
APPROVATA LA MOZIONE SULL’ACCESS0 DEGLI STUDENTI STRANIERI ALLA SCUOLA DELL’OBBLIGO
L’Assemblea ha approvato la mozione Cota ed altri n. 1-00033 e respinto le mozioni Capitanio Santolini ed altri n. 1-00049, De Torre ed altri n. 1-00050 e Evangelisti ed altri n. 1-00051 concernenti iniziative in materia di accesso degli studenti stranieri alla scuola dell’obbligo. (14 ottobre 2008)

Hanno approvato le prime due mozioni che hai quotato
La terza mozione è dell'UDC (Capitanio santolini...)
Gli emendamenti della sinistra sono gli ultimi due

Per quanto riguarda la parte tecnica/attuazione... non è a discrezione delle scuole attuarle? Con la storia poi dell'autonomia... chissà come funzionerà...

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MessaggioInviato: 17 ott 2008, 11:43 
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Vorremmo/dovremmo capire:
Cita:
rivedere il sistema di accesso degli studenti stranieri alla scuola di ogni ordine e grado, autorizzando il loro ingresso previo superamento di test e specifiche prove di valutazione;
a istituire classi ponte che consentano agli studenti stranieri che non superano le prove e i test sopra menzionati di frequentare corsi di apprendimento della lingua italiana, propedeutiche all'ingresso degli studenti stranieri nelle classi permanenti


Cosa s'intende per studenti stranieri?
Dato che ultimamente è tutto stranamente molto straniero!

Cita:
prevedere, altresì, una distribuzione degli stessi proporzionata al numero complessivo degli alunni per classe, per favorirne la piena integrazione e scongiurare il rischio della formazione di classi di soli alunni stranieri


Coooosa?
Coooome?
Scongiurare il rischio della formazione di classi di soli alunni stranieri?
Ma non è proprio quello che il governo intende fare?
:o

Cita:
favorire, all'interno delle predette classi ponte, l'attuazione di percorsi monodisciplinari e interdisciplinari, attraverso l'elaborazione di un curricolo formativo essenziale, che tenga conto di progetti interculturali, nonché dell'educazione alla legalità e alla cittadinanza:
a) comprensione dei diritti e doveri (rispetto per gli altri, tolleranza, lealtà, rispetto della legge del paese accogliente);
b) sostegno alla vita democratica;
c) interdipendenza mondiale;
d) rispetto di tradizioni territoriali e regionali del Paese accogliente, senza etnocentrismi;
e) rispetto per la diversità morale e cultura religiosa del Paese accogliente


Ormai pure le destre si riempono la bocca (con leggero ritardo, ma non senza ipocrisie) di parole svuotate come "intercultura". E come si fa a parlare di rispetto per gli altri, di tolleranza, di rispetto per la diversità morale e della cultura religiosa se tutti quesi termini si applicano soltanto in una direzione e non nell'altra?
L'italia ha solo una "diversità morale" o ne ha (sempre avuta) più di una?
Gli italiani rispettano le diversità morali degli "stranieri"? E le loro culture religiose?
Il "paese ospitante" può reclamare solo il rispetto degli obblighi verso gli "stranieri" omettendo di riconoscere loro diritti, fra l'altro sanciti dalla Costituzione e da trattati internazionali di cui l'Italia è firmataria?

Ciò che sta facendo l'Italia, la battaglia che sta portando avanti la Lega, non è un limpido esempio di etnocentrismo? E la costituzione di classi separate non favorirà l'etnocentrismo tra i figli di immigrati?

Tutti i punti sopracitati dalla comprensione di diritti e doveri e rispetto della legalità al rispetto della diversità morale, dovrebbero diventare parte integrante di tutti i programmi scolastici, per tutti gli studenti, a prescindere dalle loro origini e dalla loro posizione di ospite/accogliente.

Cita:
a fornire un quadro dettagliato ed aggiornato della situazione, indicando i punti di maggiore criticità;
a destinare adeguate risorse economiche agli istituti e agli enti locali che, per ragioni diverse, sono maggiormente esposti su questo fronte, affinché possano affrontare l'emergenza


Chi ha parlato di emergenza? Da quando in qua c'è una emergenza "stranieri" nelle scuole?
A voi delle grandi metropoli laziali e lombarde vi risulta?

Cita:
a progettare interventi di formazione in servizio dei docenti nelle zone a maggior densità di insediamenti migratori;
a sollecitare la circolazione delle «buone pratiche», che molte scuole hanno realizzato con ottimi risultati;
a prevedere un'equilibrata distribuzione degli alunni stranieri in modo da evitare il concentramento degli stessi in un'unica sede;
ad intensificare il collegamento con l'extrascuola e con le famiglie, dove si svolgono le esperienze più autentiche di vita, aiutando anche i genitori ad apprendere la lingua italiana;
a ripristinare le cosiddette «classi aperte» in maniera da consentire, senza eccessi, il raggruppamento di alunni bisognevoli di specifici interventi di insegnamento-apprendimento;
ad arricchire i curricula di contenuti che abbiano riferimento alle varietà culturali;
a preparare approcci nel settore linguistico integrati con le attività pratiche, differenziando, per il tramite della mediazione di un docente specializzato, i programmi a seconda delle esigenze degli alunni stranieri.


Cita:
farsi promotore su tutto il territorio nazionale di iniziative volte a valorizzare la presenza nella scuola italiana di alunni di nazionalità diverse quale importante situazione di incontro, reciproca conoscenza, arricchimento culturale, socializzazione in una società sempre più multiculturale e, dunque, impegnata a prevenire e combattere ogni forma di razzismo e xenofobia;
a farsi promotore su tutto il territorio di politiche scolastiche che mirano all'integrazione dei bambini stranieri, senza tradursi in un semplice processo di «assimilazione» della cultura italiana, né tanto meno di «omologazione», ma che siano effettivamente tese all'inserimento degli studenti immigrati nel contesto socio-culturale italiano;
a contrastare ed impedire forme di esclusione o separazione degli studenti stranieri non ancora alfabetizzati, assicurando alle scuole un organico di docenti, che, essendo funzionale anche alla presenza di alunni di diverse nazionalità, preveda, in tali situazioni, un minor numero di alunni per classe, situazioni di compresenza di docenti, soprattutto nelle materie che richiedono maggiore elaborazione teorica, quali italiano, storia, geografia, matematica e scienze, ed attività specifiche di formazione-aggiornamento dei docenti sul tema della multiculturalità, facendo in modo che tali iniziative siano prioritariamente indirizzate a situazioni, nelle scuole di ogni ordine e grado, dove maggiore si registra la presenza di alunni stranieri


Le proposte intelligenti - come al solito - non vengono neanche prese in considerazione.
Queste non l'hanno approvata a quanto pare.

La proposta in sè, delle "classi d'inserimento", non è del tutto negativa. I politicanti che l'hanno promossa obiettano che "altri paesi lo fanno", e probabilmente lo fanno già molte scuole italiane senza che un provvedimento lo prevedesse espressamente.
E' il contesto in cui questa proposta si inserisce che preoccupa maggiormente. Lungi dall'elaborare provvedimenti seri, ponderati, condivisi, i partiti del Governo stanno stampando uno dietro l'altro manifesti fortemente ideologizzati, che hanno il solo scopo di appagare un elettorato assetato del "sangue dello straniero" ("lo stranier al pennon ch'ella spiega, col suo sangue la tinta darà..." scrisse Berchet, in versi molto cari ai leghisti). Il nostro timore più grande risiede proprio qui. Che questo clima di delirio collettivo non produca risultanti altrettanto deliranti. Se l'obiettivo è quello di evitare "classi di soli stranieri", che senso ha creare ad-hoc "classi d'inserimento per stranieri"? E tutto ciò in concomitanza con i tagli indiscriminati alla scuola? L'insegnamento della lingua - che è l'ostacolo primo e principale per chi intende inserirsi nelle scuole medie e superiori, e soltanto per questi - può essere pensato con docenti e corsi aggiuntivi, o pomeridiani, eventualmente coinvolgendo gli stessi studenti italiani, che potrebbero trovare occasione di apprendere - oltre che insegnare - una lingua straniera, ad esempio quando si tratta di ragazzi anglofoni o francofoni.
Inoltre, se la scuola è pubblica, è di tutti e per tutti. Classi d'inserimento potrebbero essere anche organizzate in separata sede rispetto alle scuole, come da parte dei Comuni, che sono i primi enti ad entrare in contatto con i lor nuovi cittadini.
E' il contesto a preoccuparci. Come l'eccesivo calco su termini come "rispetto delle tradizioni"; perchè sono affermazioni qualunquiste, a senso unico, manifestazioni di campanilismo, che confondono il pubblico puerile e alimentano il vento d'intolleranza che soffia su questa strana (e un po' straniera a sè stessa) penisola.

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