Assessorato Politiche Sociali
Il Centro di educazione interculturale per la Scuola
L’OFFICINA DELL’INTERCULTURA
Giugno 2010

introduzione
Un altro anno scolastico si è concluso. Attraverso queste pagine
vorremmo ripercorrere le svariate attività realizzate dal Centro nel
corso di questi mesi e ripensare ai ragazzi e ai giovani incontrati.
Alcuni li abbiamo visti macinare chilometri lungo la Perugia-Assisi
in occasione della marcia della pace, oppure consegnare orgogliosi
Smarties, fresco di stampa, a Raogo Antoine Sawadogo del
Burkina Faso, ospite della comunità mantovana in preparazione all
’Onu dei popoli, o a Luisa Morgantini di Assopace, già vice
presidente del parlamento europeo.
Altri li abbiamo osservati accogliere con stupore il riccio, metafora
del viaggio nelle religioni della mia città, sperimentando l’ospitalità
del centro islamico, della sinagoga, della chiesa valdese o di altri
luoghi di culto. Oppure difendere con determinazione il valore
della Costituzione italiana, in occasione del 1 marzo con i migranti.
Che dire? Sono le nuove generazioni, figli della migrazione e
giovani italiani, “insieme alleati per un futuro comune, quello della
convivenza di modelli culturali di riferimento, di mentalità e stili di
vita diversi, in una città di tutti “.
Hanno saputo risvegliare il Centro, motivandolo a sperimentare un
tempo nuovo, fatto di ascolto, attesa, silenzio, scoperta, progetto,
nel rifiuto di facili semplificazioni che deformano la percezione che
abbiamo gli uni nei confronti degli altri. In questo tempo di grande
rassegnazione vorremmo rilanciare la fiducia in questi nostri
compagni di viaggio. Al tempo stesso fiducia nella scuola e in quella
educazione interculturale che ci ha invitato a cogliere i segnali che
giungono da questi giovani sconosciuti protagonisti nella
costruzione delle città plurali.

In particolare
Straniero a chi?
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Viaggio nelle religioni
della mia città
pag.7

I servizi del Centro
attivi anche in estate
pag.10