La Rete G2 incontra nuovamente il Presidente Napolitano

L’8 ottobre l’incontro al Quirinale assieme agli altri 26 promotori della campagna contro il razzismo “Non aver paura”

Roma, 8 ottobre 2009.  Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riceverà oggi un rappresentante della Rete G2 – Seconde Generazioni assieme agli altri 26 rappresentanti delle organizzazioni promotrici della Campagna nazionale “Non aver paura” contro il razzismo e l’indifferenza. Si tratta di un’iniziativa che ha visto soggetti anche molto diversi tra loro, unirsi per fermare il dilagare di atteggiamenti e pratiche discriminatorie, favorendo la conoscenza reciproca e il dialogo.

La Campagna, che ha preso il via alla fine di aprile, ha raccolto decine di migliaia di firme in calce a un Manifesto che sottolinea come una società che si chiude sempre più in se stessa, che cede alla paura degli stranieri e delle differenze, è una società meno libera, meno democratica e senza futuro. Uniti da questa comune convinzione, i promotori hanno organizzato centinaia di iniziative di sensibilizzazione in tutta Italia.

In occasione dell’incontro, i rappresentanti delle 27 organizzazioni consegneranno al Presidente della Repubblica le oltre 80mila firme raccolte e illustreranno le finalità e gli sviluppi futuri della campagna.

Rete G2 Seconde – Generazioni
www.secondegenerazioni.it
www.nonaverpaura.org
g2@secondegenerazioni.it

La maratona burocratica.

La scorsa settimana non era stata preannunciata stressante,ma l’ennesimo foglio andò a legarsi in maniera indiscutibile alle mie giornate,ai capitoli da ripetere per l’esame di inglese.
E così ci siamo, eccomi quì, in fila (quante file avrò fatto fino ad ora?!Tra Inps e quant’altro?) in prefettura, la via mi è stata indicata da un amabile signora che ha sottolineato che “il commissariato per voi è di lì” e io con fare saccente ho risposto “voi chi?” e lei si è imbarazzata andandosene.
Per farla breve all’inizio ero pronta all’avventura ma non mi aspettavo di trovare così tanti ostacoli:
la fila per la fila ( e non è un gioco di parole) per prendere un appuntamento che oramai danno solamente per metà 2010 (marzo se sei fortunato/raccomandato), il poliziotto che mi invitava a mandare la raccomandata anche se per più di cinque minuti gli ho ripetuto che la raccomandata la dovevo indirizzare alla prefettura quindi tanto valeva lasciarmi passare. Ho potuto incontrare tante coppie “miste” , non mi piace l’aggettivo misto mi da l’idea di qualcosa che c’è ma non è amalgamato bene al contrario invece di una coppia (il più delle volte).
Ho incontrato una signora filippina che mi ha chiesto da quanto fossi sposata, e posso dire che quella è stata la prima risata che andava ad aprire la mattinata.
Ma ecco che finalmente mi fanno entrare (non per fare la fila della fila, mi fanno proprio entrare!!Prendo il magico numeretto 24 a cui sarà legato un viso che accoglierà le mie lamentele,le mie perplessità sulla pratica di cittadinanza di mia madre iniziata anni e anni fa.
Nel mentre che varco la soglia, e nel momento esatto che mi sto per sedere mi ritorna in mente una parte del battibecco con il poliziotto “Voi state giocando con la vita delle persone, con le loro speranze e i loro diritti” e la sua risposta “Ehhh addirittura con la vita!!!”
Oramai seduta ci ripenso e non mi resta che giungere a conclusione che si, questa è la mia vita, o meglio parte della mia precaria vita da seconda generazione senza cittadinanza, ovviamente capita che io stia bene (burocraticamente parlando) come ora che il mio permesso di soggiorno mi ha permesso una breve fuga altrove.
E fuggendo penso.

In edicola il numero di ottobre di “Secondi a nessuno” rubrica della Rete G2 su Topgirl

Da alcuni giorni nelle edicole di tutta Italia trovate l’appuntamento mensile con “Secondi a Nessuno”, rubrica gestita dalla Rete nazionale di figli di immigrati G2 – Seconde Generazioni sulla rivista giovanile “Topgirl”. Nel numero di ottobre le seconde generazioni affrontano il tema dell’amore che dovrebbe superare tutti gli ostacoli ed invece spesso accade che… be’ scopritelo voi leggendoci.

Vi abbiamo accompagnato nei mesi estivi come promesso e speriamo che vi siano piaciuti questi piccoli frammenti della vita quotidiana dei figli d’immigrati. La Rete G2 vi invita a esprimere le vostre impressioni e considerazioni.

Intanto sulla home del Blog collettivo G2, www.secondegenerazioni.it, trovate i numeri precedenti di “Secondi a nessuno” (a colori, in formato pdf) oltre ai nuovi articoli e ai commenti più originali del nostro diario collettivo.
E trovate qui per la prima volta il penultimo numero:
Secondi a nessuno Settembre 2009

Buona lettura 🙂

Rete G2 – Seconde Generazioni

Rete G2 partecipa a presentazione testo di modifica legge cittadinanza

La Rete G2 – Seconde Generazioni chiede dal 2005 (anno di fondazione della nostra organizzazione) un cambiamento sostanziale della legge per l’acquisto della cittadinanza italiana da parte dei figli dell’immigrazione in Italia e segue tutte le proposte di modifica della legge (ad esempio la Rete G2 aveva partecipato alle audizioni in commissione affari costituzionali della Camera fornendo un proprio parere e consigli ufficiali su invito del precedente Governo).

Per questo, in data 23 settembre, Lucia G. e Zhanxing X. hanno partecipato a nome della Rete G2 alla conferenza stampa di presentazione della nuova proposta bipartisan di modifica della legge sulla cittadinanza, che prende nome dai suoi due primi firmatari, i deputati Granata (Pdl) e Sarubbi (Pd). Qui trvate un servizio video giornalistico con commento finale di Lucia G. a nome della Rete G2.

conferenza stampa

Per saperne di più sul testo di modifica e per il video della conferenza stampa cliccate qui.

Il sito è rinnovato. Ma quanta fatica.

Dopo una più di una settimana di gestazione, posso finalmente dire che il sito è operativo al 90%. Unica pecca: probabilmente c’è un problema nel postare i commenti…

Update del 21/9: ci sono problemi con alcuni post del forum…appena ci cliccate vi dice che non esistono. Non è un bug, ma purtroppo ci sono stati problemi durante il processo di backup del forum. Per il resto invito tutti a segnalare eventuali problemi sul forum.

I Bocciati in partenza

La scuola ricomincia e si sente già aria di bocciatura. Anche se 9 sono i preziosi mesi di lezione a disposizione per evitare il disastro, la pagella sembra già scritta quando si tratta di alunni senza il passaporto italiano. E non stiamo parlando dei voti di profitto e condotta. Secondo l’accusa bambini e adolescenti di origine straniera, grazie a poteri quasi soprannaturali, contaminerebbero i compagni di banco con la loro sola presenza, minacciano l”’immutabile” cultura nazionale e il folclore locale, addirittura rallentano costantemente l’apprendimento di tutti gli altri alunni.

Non stiamo parlando della trama di un antico film di fantascienza ma la rappresentazione firmata da alcune forze politiche: la catastrofe totale ad opera dei figli dell’immigrazione. Perché se il sistema italiano non funziona e alcune mamme e papà sono preoccupati è colpa di bambini e adolescenti, sostiene la Lega nord urlando attraverso potenti megafoni mediatici. E da lì l’idea di classi integralmente separate dove isolare i contaminatori estranei, dove i più piccoli, che altrove verrebbero guardati come il futuro della società e protetti con amore, imparino innanzitutto a stare “al proprio posto”, in disparte, in un ghetto. Che poi estranei proprio non sono visto che la maggior parte dei discendenti della migrazione è nata in Italia o comunque presente nelle sue scuole fin dai primi anni di vita, assorbendo come spugna lingua e cultura locale, nel bene e nel male.

Oggi la persecuzione di tali colpevoli inconsapevoli si sta spingendo ancora più in là indicando quelli che sarebbero i criminali tra i criminali: la minoranza di bambini e adolescenti cresciuti in Italia che, se non autorizzati da un permesso di soggiorno, dovrebbero correre a nascondersi come topi indegni, non provare neanche a presentarsi a scuola o agli esami di maturità, come nei mesi scorsi si era augurata addirittura la preside di una scuola professionale di Padova. Proprio vero che in Italia la scuola è uguale per tutti.

lo sfogo

di maganò

sono arrabbiata, sono inca**ata e scusatemi se scrivo di getto, senza rileggere. Il sogno si allontana. Il sogno di essere uguale agli altri nei doveri e nei diritti si allontana dall’orizzonte. La prospettiva, no, non credo di averla più.
Dopo vent’anni, dico venti in questo paese (e non trovo aggettivi per definirlo), avendo fatto le medie, il liceo, l’universitá, il dottorato, l’assegno di ricerca, dopo aver lavorato per l’Universitá Italiana, dopo aver sostituito il professore alle lezioni all’Universitá, dopo anni a non poter partire per i congressi a presentare il lavoro del gruppo di ricerca, dopo essere andata tante volte al Ministero degli Interni a cercare di capire se c’era un modo per avere un permesso di soggiorno piu duraturo di una anno, dopo che al Ministero degli Interni mi hanno riso in faccia e mi dicevano che l’unico modo per avere la possibilitá di rimanere in questo paese era sposarmi (mentalitá maschilista italiana!), dopo che ho incontrato una persona che mi è sempre stata accanto, dopo che siamo stati insieme sette anni, dopo che ci siamo sposati, dopo che le nostre scelte sono state e sono tutt’ora limitate per poter soddisfare i criteri per avere la cittadinanza, dopo che è passato un anno e mezzo dal matrimonio, dopo che è passato un anno dalla presentazione della domanda, mi chiama mia sorella (si è sposata 6 mesi prima) e mi dice che gli è arrivata la lettera nella quale gli dicono che la domanda per la cittadinanza non è valida in base alla legge del 15 luglio 2009 (!!!!!!) devono trascorrere due anni legali di residenza dal matrimonio per presentare la domanda.
Dunque la lettera arriverá anche a me.
Dunque quello che avevo letto un po’ di tempo fa su metropolis era vero, anche se non si sapeva ancora se lasciavano le domande presentate in attesa del compimiento dei requisiti oppure no (visto che comunque ci mettono 4 anni di media a darti la cittadinanza, a posto dei due anni legali, ma si sa in Italia legale è un concetto soggettivo).
Ciò che rifiuto di più è che sulla domanda presentata c’è il certificato storico di residenza e si legge nero su bianco quanti anni la persona sta in Italia, si legge (su altri documenti) il titolo di studio (2+2=4) e si discrimina consapevolmente chi si è chiaramente integrato.
Ma anche questo si sa, la soggettivitá delle leggi si applica solo quando fa comodo.
Fra l’altro facendo il lavoro ceh faccio (che in Italia non è considerato un lavoro) se non fossi sposata starei ancora con il pds per studio, dove l’assegno di ricerca è borsa di studio e non viene riconosciuto per chiedere la cittadinanza italiana.
Non ho altro da aggiungere. Sono profondamente delusa e non so se voglio far parte di questo paese.

Topic sul Forum

NDR: Altri frammenti della nostra maganò, cervello in fuga, o sarebbe meglio dire prestata al mondo finchè l’Italia non ne sarà degna: “Ho la laurea in chimica, me ne vado in Spagna”

Black Padanians

di Sherif

Ciao a tutti! Vorrei condividere con chi ne ha voglia un fatto recentemente accaduto…sono venuto a sapere del super successo della nazionale italiana “under 15” di cricket, ovvero ragazzini nord-italiani che indossano la “maglia azzura”… e dico maglia azzurra solo perche’ non e’ ancora avvenuta l’imminente secessione d’italia, altrimenti sarebbe “maglia verde”, esattamente verde padania, hanno vinto il campionato europeo di cricket battendo Belgio, Francia, Germania, Gibilterra, Isola di Man, Israele e Svizzera…so che potreste chiedervi il “come mai” di questa mia annotazione tipicamente sportiva, ok…sputo il rospo, il mio intento e’ evidenziare come spesso e volentieri si dimentica e sottovaluta per non dire si ignora il paradosso che cresce giorno dopo giorno nella nostra societa’, proprio cosi!, perche’ questi ragazzini crickettari, sono si del piemonte, lombardia, emilia romagna, trentino e veneto, ma hanno origini pakistane, indiane, bengalesi, singalesi e tamil (piu’ due anglo-italiani e un SARDO “d.o.c.”).
Eh gia’, mi dispiace deludere o rovinare la notizia agli xenopattriottici (sembrava bella fino a un paio di righe fa, vero?), ma da seconda generazione padana quale sono, sono molto felice della notiziona, anche se preferisco dire che secondo me e’ un fatto normale e che nessuno ormai dovrebbe piu’ stupirsi… questo e’ gia’ il futuro di cui si parlava qualche anno fa…ormai e’ il presente, semplicemente da vedere, e manco ce ne accorgiamo!

Mi fa sorridere che pure il presidente della federcricket Simone Gambino annuncia la vittoria dell’italia dedicandola ironicamente al leader leghista Umberto Bossi, metafora del tipo: “la sveglia e’ da un po’ che sta suonando!!!”.

Link alla notizia: I figli degli immigrati regalano l’oro all’Italia nel cricket: «Per Bossi»

Topic
sul Forum

“Secondi a nessuno” – Le storie di agosto 2009

Gli articoli a seguire sono stati pubblicati in anteprima su “Secondi a Nesssuno” (numero agosto 2009) rubrica mensile curata dalla Rete G2 ( www.secondegenerazioni.it)  sulla rivista giovanile Topgirl. Sono i figli degli immigrati. La cosiddetta seconda generazione. Un milione di ragazzi nati o cresciuti in Italia, ma originari di Asia, Africa, Europa, America. A Topgirl raccontano frammenti di una quotidianietà non troppo ordinaria. “Secondi a nessuno” terrà compagnia alle lettrici e lettori di Topgirl per tutta l’estate fino a settembre (numero “ottobre 2009″), mese di riapertura delle scuole.

Jean, voti per me, vero?

Mi chiamo Jean e in questi giorni una domanda mi è stata rivolta da molti: “Per chi hai votato alle elezioni di giugno?” È vero che ho speso ore su internet a leggere programmi elettorali, guardare interviste a leader politici, sentire opinioni e microfoni aperti, ma dovrei spiegare un “piccolo dettaglio”: vivo in Lombardia da quando avevo 6 anni, ora ne ho 23, ma sono di nazionalità peruviana e quindi niente voto, anche perché ottenere la cittadinanza italiana non è per niente facile, un po’ una lotteria. Cosa che ho ricordato molte volte anche agli amici che mi hanno contattato in biblioteca o su Facebook, come Luca o Valentina, dicendomi: “Jean, tu voti per noi, vero?” Gente con cui ho fatto le superiori e che magari mi conosce da anni. In questi casi sembra che il mio aspetto non conti, il fatto di essere scuro di pelle e avere tratti del viso non europei. O almeno questi particolari non contano per chi è cresciuto con me, mentre tutti gli altri si fermano solo al mio aspetto. Non posso scordare, infatti, che a giugno, all’uscitadella metropolitana, i militanti di alcuni partiti distribuivano volantini a tutti, tranne che  me. E in quei casi, per provocazione, mi mobilitavo io per farmeli dare, cosa che avveniva con una certa diffidenza dall’altra parte, come se ci fosse qualcosa di sbagliato. E allora avevo voglia di dire: “Anch’io so leggere in italiano, sai?”

Tu mettere cibo nei piatti

Eccomi, io sono Priscilla Boakye di rigini ghanesi. Vivo in Italia praticamente da sempre, cioè da quando avevo 4 anni, e per gli studi universitari mi sono trasferita da Brescia a Roma. La mia particolarità? Una pelle super “abbronzata” tutto l’anno senza l’aiuto delle lampade. Sono un’italiana nera, cosa di cui alcuni si stupiscono ancora e ne nascono situazioni esilaranti. Per mantenermi agli studi faccio dei lavoretti. Poco tempo fa, i miei amici mi hanno portata come aiutante a un catering per un matrimonio. Arrivo e una signora si rivolge ai miei compagni di lavoro chiedendo (a loro, non a me): “Ma capisce l’italiano?” E i miei amici: “Certo”, senza specificare troppo. Seguo la signora e lei con gesti ampi e lenti mima cosa devo fare. Mi dice scandendo le parole in maniera elementare: “Piatti non qui, piatti andare là: tu mettere cibo”. Io sto al gioco, corrugando la fronte con sguardo interrogativo. La signora continua a ripetere ogni frase più volte, pazientemente. Per poi chiedere infine: “Tu capito tutto?” Poi rivolgendosi di nuovo ai miei amici: “Avrà capito?” A quel punto non riesco più a trattenermi dalle risate e in bresciano e rispondo: “Me so buna a parlà italiano, neh!”. Potrei raccontare tanti episodi simili, quanto cambia per esempio l’atteggiamento di chi mi ha prima parlato al telefono, poi mi incontra di persona. Il “lei” diventa immediatamente un “tu”…

Secondi a nessuno – versione pdf scaricabile

In edicola il numero di settembre di “Secondi a nessuno” della Rete G2 su Topgirl

Dal 12 agosto non perdete l’appuntamento con “Secondi a Nessuno”, rubrica gestita dalla rete nazionale di figli di immigrati G2- Seconde Generazioni sulla rivista giovanile “Top Girl” numero di Settembre. La trovate nelle edicole di tutta Italia. Le seconde generazioni vi terranno ancora compagnia con frammenti della loro vita, in particolare curiosità sui nomi considerati “esotici” e i grandi sogni della vita.

Sulla home del Blog G2, www.secondegenerazioni.it, trovate i numeri precedenti di “Secondi a nessuno” (anche in formato pdf) oltre ai nuovi articoli e ai commenti più originali del nostro diario collettivo, attivo anche nei mesi più caldi.

Auguri a tutti per ferie rilassanti

Buone Vacanze:)

Rete G2 – Seconde Generazioni
www.secondegenerazioni.it