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MessaggioInviato: 09 nov 2007, 17:00 
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Dal sito Ministero dell'Interno

Notizie
Cittadinanza
09.11.2007
Stranieri nati in Italia, una Circolare precisa i criteri per ottenere la cittadinanza
Per l'iscrizione anagrafica varranno i documenti comprovanti la permanenza nel nostro Paese fin dalla nascita dei figli degli immigrati, anche se tardivamente registrati presso i Comuni


Certificazione scolastica, attestati di vaccinazione, certificati medici in generale o altro, potranno comprovare la permanenza nel nostro Paese per l'iscrizione anagrafica, pur se tardiva, degli stranieri nati in Italia che chiedono l'acquisto della cittadinanza italiana.

Una Circolare del 7 novembre 2007 del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione - Direzione centrale per i diritti civili, la cittadinanza e le minoranze - ha individuato a questo proposito criteri interpretativi per l'acquisizione della cittadinanza italiana da parte degli stranieri nati in Italia, i quali una volta divenuti maggiorenni chiedono l'acquisto della cittadinanza dello Stato dove sono cresciuti ed hanno frequentato le scuole, conseguendo regolari titoli di studio.

Nei prossimi anni il vero protagonista dell'integrazione sarà difatti il bambino figlio di immigrati, chiamato a costruirsi una nuova "identità" a fronte di due diversi modelli di riferimento, spesso molto distanti tra loro, quello ereditato dal Paese d'origine e quello offerto dal Paese di accoglienza, nel quale deve realizzare un completo e positivo inserimento, di cui la scuola è uno degli elementi cardine.

Assume particolare importanza l'articolo 4, comma 2, della legge 5 febbraio 1992, n. 91, che disciplina l'acquisto della cittadinanza italiana per lo straniero nato in Italia che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino alla maggiore età. Requisito per tale concessione sono il possesso del permesso di soggiorno (annotato su quello dei genitori) fin dalla nascita e la registrazione all'anagrafe del Comune di residenza.

Molti Comuni hanno tuttavia rilevato che alcuni genitori stranieri, sebbene legalmente presenti nel nostro Stato, non hanno provveduto all'inserimento nel proprio permesso di soggiorno dei figli nati in Italia o la loro iscrizione all'anagrafe del Comune di residenza.

La Circolare precisa ora che la tardiva iscrizione anagrafica del minore presso un Comune italiano non sarà considerata pregiudizievole all'acquisto della cittadinanza italiana, nei casi in cui sia possibile produrre una documentazione che dimostri la permanenza del minore nel nostro Paese nel periodo antecedente la regolarizzazione anagrafica (attestati di vaccinazione, certificati medici in generale, ecc.). Per eventuali periodi interruttivi nella titolarità del permesso di soggiorno, il richiedente potrà presentare documentazione che attesti comunque la presenza in Italia (certificazione scolastica, medica, o altro).

La circolare la trovate qua:

http://www.interno.it/mininterno/export ... inanza.pdf


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MessaggioInviato: 09 nov 2007, 18:55 
G2 Integrato

Iscritto il: 06 lug 2006, 16:57
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Cosa doverosa ed anche tardiva a mio avviso, la questione dell'essere registrati tempestivamente alla nascita l'avevamo sollevata da sempre (uno scoglio enorme per molti di noi). Ricordo anche di quando discutevamo con il sottosegr. del min. alle Pari Opportunità sull'alternativa della frequenza scolastica o altri attestati x comprovare la residenza anche nel caso della registrazione anagrafica tardiva.

Ma c'è ancora molto da fare, non basta assolutamente. La cittadinanza a 18 anni NON E' PIU' AMMISSIBILE (.....se mai lo fosse stata) da un Paese d'immigrazione come l'Italia che si vedrà nei prossimi anni gran parte dei suoi cittadini di origine straniera. :evil:

_________________
Luci
nè italo/straniera nè italo/estranea


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MessaggioInviato: 09 nov 2007, 19:24 
Extra terrona
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Località: roma
Ecco un articolo su Metropoli di repubblica on line dove viene sollevato un problema: ma chi ha ormai 19 anni o più e non ha potuto usufruire in passato e non potrà nel presente di questa interpretazione più aperta? E la riforma della legge sulla cittadinanza per sostenere tutti i figli dell'immigrazione in Italia?
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Nati in Italia, novità per la cittadinanza

Per i figli di stranieri nati in Italia sarà più semplice vedersi riconoscere la cittadinanza al compimento dei 18 anni di età. Anche se hanno preso la residenza non subito dopo la nascita, o se per brevi periodi non hanno avuto il permesso di soggiorno, potranno diventare lo stesso cittadini del Paese in cui sono cresciuti se dimostrano (ad esempio con certificati medici o scolastici) di aver sempre vissuto qui. Lo prevede una circolare del Viminale
di Paula Baudet Vivanco

ROMA - Per i figli degli immigrati si aprono di più le porte della cittadinanza italiana. La novità riguarda i ragazzi nati in Italia e ancora minorenni e quelli che sono appena diventati maggiorenni. Certificazione scolastica, attestati di vaccinazione, certificati medici in generale o altro, potranno comprovare la loro permanenza nel Paese anche se la loro iscrizione anagrafica è avvenuta in ritardo. Lo prevede la circolare 22 del 2007 (datata 7 novembre) del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del ministero dell'Interno, che ha individuato un canale di interpretazione meno restrittivo per l'acquisizione della cittadinanza da parte degli stranieri nati in Italia i quali, una volta divenuti maggiorenni, chiedano l'acquisto della cittadinanza dello Stato dove sono cresciuti.
Assume particolare importanza l'articolo 4, comma 2, della legge 5 febbraio 1992, n. 91, che disciplina l'acquisto della cittadinanza per lo straniero nato in Italia che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino alla maggiore età. Requisiti per tale concessione sono il possesso del permesso di soggiorno (annotato su quello dei genitori) fin dalla nascita e la registrazione all'anagrafe del Comune di residenza. Molti Comuni hanno tuttavia segnalato al ministero che diversi genitori stranieri, anche se legalmente presenti nello Stato al momento della nascita del bambino, non avevano provveduto all'inserimento nel proprio permesso di soggiorno dei figli nati in Italia o alla immediata iscrizione all'anagrafe del Comune di residenza.

La Circolare precisa ora che la tardiva iscrizione anagrafica del minore “potrà considerarsi non pregiudizievole all'acquisto della cittadinanza italiana”, nei casi in cui sia possibile produrre una documentazione che dimostri la permanenza del minore nel Paese nel periodo antecedente la regolarizzazione anagrafica (attestati di vaccinazione, certificati medici in generale, eccetera).
Resta il fatto che l'iscrizione dovrà essere “ragionevolmente collegabile” al momento della nascita, e questa dovrà esser stata denunciata in Comune da almeno uno dei genitori, legalmente residente.

Anche per eventuali periodi di interruzione nella titolarità del permesso di soggiorno, il richiedente potrà “rimediare” presentando documentazione che attesti comunque la sua presenza in Italia (certificazione scolastica, medica, o altro).

La nota del ministero dell'Interno dà certo più speranze ai minorenni o a chi ha compiuto da poco i 18 anni di raggiungere il traguardo della cittadinanza italiana. Ma restano tagliati ancora fuori i figli di immigrati nati in Italia più di 19 anni fa: agli sventurati che non hanno potuto approfittare in passato del canale specifico per superare la maledizione di essere “italiani col permesso di soggiorno” non resta che aspettare la riforma della legge n. 91 del 1992. Riforma che tarda ad arrivare e risulta ancora ferma in commissione Affari costituzionali della Camera, in attesa della copertura che dovrebbe venire assicurata dalla legge finanziaria.


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MessaggioInviato: 09 nov 2007, 19:43 
G2 con doppia cittadinanza
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Località: Roma
qualcosa si sta muovendo... speriamo bene

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MessaggioInviato: 13 nov 2007, 17:41 
In attesa del pds

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Qualcosa si sta muovendo ma non basta.
C'e` ancora molto da fare le generazioni al di sotto del 2 hanno ancora molti problemi ad ottenere la cittadinanza.


Jojo generazione 1.75 for the way.

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Sta cittadinanza mi fa impazzire.


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MessaggioInviato: 14 nov 2007, 02:14 
Pds in rinnovo
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Iscritto il: 02 lug 2006, 21:43
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Località: Milano
oh no ti prego, non chiamarti pure tu 1,75
che ogni volta che sento questi numeri, mi viene voglia di frugarmi in tasca a cercare i cinquanta centesimi che mi mancano :P


Jojo ha scritto:
Qualcosa si sta muovendo ma non basta.
C'e` ancora molto da fare le generazioni al di sotto del 2 hanno ancora molti problemi ad ottenere la cittadinanza.


Jojo generazione 1.75 for the way.

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leciram latitante :roll:


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MessaggioInviato: 14 nov 2007, 15:29 
Extra terrona
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sono d'accordo con jojo che bisogna ancora fare moltissimo però credo che sia anche grazie al lavoro che sta facendo la rete G2 (pressing su legge cittadinanza e campagna di comunicazione) se da gennaio a oggi sono state emanate due circolari di chiarimento per rendere più accessibile l'accesso alla cittadinanza ai nati in Italia. Ossia chi governa ha recepito che c'è una grande sensibilità da parte dei figli di immigrati verso la legge cittadinanza e che bisogna permettere ai figli di immigrati di vivere al meglio un paese come l'italia che appartiene anche a loro-noi. E quindi, laddove si può e non è necessaria una riforma (che ancora aspettiamo) rimettono mano.

sono invece d'accordo con la leciram sulla questione definizioni: lasciamo ai sociologi lo spezzettamento della nostra realtà mentre noi nella raltà siamo molto mischiati tra nati e non nati in Italia. Siamo tutti figli di immigrati, ossia la seconda generazione dell'immigrazione :)


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