da Ansa.it
ROMA - Giorgio Napolitano invita ancora una volta a giudicare gli episodi di violenza nelle loro esatte dimensioni, verificando i fatti e le responsabilita' personali. Un appello che ha rivolto gia' dopo l'uccisione di Giovanna Reggiani, un delitto che scateno' reazioni violente e indiscriminate nei confronti della comunita' rumena.
Lo ripete al Quirinale: ''Bisogna evitare che in Italia dilaghi la violenza, specie se impunita. Guai a passare ad atteggiamenti di rifiuto e di indiscriminata accusa''. Il presidente della Repubblica lo ha detto al Quirinale durante la cerimonia per la Giornata dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, una ricorrenza che ricorda la firma della Carta dei diritti dell'infanzia delle Nazioni Unite. Al Quirinale, ospiti, i ministri Rosy Bindi e Paolo Ferrero, rappresentanti dell'Unicef, tanti bambini, ragazzi, adolescenti. Alcuni di loro prendono la parola. Chiedono a Napolitano come si fa a realizzare i loro sogni, i progetti di una societa' piu' giusta, senza gli squilibri sociali, l'inquinamento, i cambiamenti climatici, con piu' tutela e piu' diritti per i bambini. Come si fa, ha chiesto, ad esempio una ragazza di Milano, se non si conosce neppure se esiste questa Convenzione a tutela dei diritti della nostra eta'? Hanno preso la parola anche due figli di immigrati. Ian, nato in Italia da genitori immigrati, non e' ancora cittadino italiano. ''Devo aspettare di diventare maggiorenne'', ha detto.
Tibellis, si e' presentato come un ragazzo rom di 16 anni. Vive in un centro di accoglienza con la famiglia. E' inserito a scuola. Studia Viola all'Accademia di Santa Cecilia. Riesce con la sua famiglia a partecipare anche, una volta alla settimana, a iniziative di volontariato della Comunita' di Sant'Egidio. Ha vissuto l'ondata di intolleranza e di odio scatenatasi dopo l'omicidio di Giovanna Reggiani. ''Mi fa molto soffrire - ha detto - quando a causa di alcune persone violente si incolpa un'intera nazione''. Napolitano ha risposto innanzitutto a questa domanda facendo propria la richiesta di evitare accuse indiscriminate. A Ian ha detto che cerchera' di dargli una mano per ottenere presto la cittadinanza. ''Bisogna modificare la legge per ottenere la cittadinanza in Italia - ha detto - perche' e' troppo restrittiva''. Ai ragazzi che gli avevano sollecitato ricette e indicazioni, ha detto: ''Vedete, parlando, alcune soluzioni le indicate voi stessi. Ad esempio uno di voi ha proposto che nei programmi di insegnamento si studi anche la Carta dei diritti dei bambini. Mi sembra giusto.
E' una risposta ad una delle vostre domande. Apprezzo molto che voi parliate non solo dei vostri problemi personali o diretti, ma di quelli di tutti i bambini, di tutti i ragazzi del mondo. Ci sono molte cause comuni. La tv a volte mostre brutture e violenze non necessarie, ma quando fa vedere i bambini in miseria, costretti a fare la guerra, fa bene a fare vedere queste immagini''. Fra le cause comuni, Napolitano ha ricordato quelle dell'ambiente, della salute, del cambiamento climatico. Poi si e' soffermato sui problemi dei bambini che vivono in Italia senza essere cittadini italiani. ''Sono figli di immigrati. Guai a pensare che questi bambini non abbiano gli stessi diritti dei bambini nati in Italia. Valgono gli stessi diritti per tutti i bambini entrati in Italia, quale che sia il modo in cui sono entrati loro e i loro genitori. E' importante dirlo. E' importante saperlo. E' importante crescere con questa consapevolezza''.
_________________ Luci
nè italo/straniera nè italo/estranea
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