Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

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MessaggioInviato: 24 lug 2006, 12:34 
Clandestino

Iscritto il: 24 lug 2006, 12:21
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Località: ROMA
Secondo la mia opinione va bene tutto... in linea di principio.
Tutto tranne la cittadinanza alla nascita; non sono assolutamente d'accordo.
Non può essere sufficente emettere il primo vagito in Italia per ottenerla.
Servono dei requisiti; precisi e non arbitrari, minimi e giusti, ma dei requisiti sono necessari.
Almeno finchè non arriviamo alla cittadinanza mondiale.
Saluti affettuosi.


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MessaggioInviato: 24 lug 2006, 14:31 
G2 con doppia cittadinanza

Iscritto il: 01 lug 2006, 21:34
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Località: Roma
Quali sono questi requisiti secondo te?

_________________
Cinese fasullo


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MessaggioInviato: 25 lug 2006, 14:23 
Clandestino

Iscritto il: 24 lug 2006, 12:21
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Località: ROMA
Per i nati in Italia: 1- residenza nel territorio italiano per almeno 4-5 anni, anche se non continuativa, oppure 2- conseguimento di un qualsiasi titolo di studio in Italia.....
Per i nati all'estero: 1- residenza legale nel territorio italiano per 5 anni, continuativa, oppure 2- denuncia efficace di persone coinvolte nel traffico di esseri umani....


I criteri di cui sopra non dovrebbero essere sottoposti alla sindacabilità di alcuno. Ogni criterio è sufficente di per sè.
Vorrei aggiungere che il discorso sulla cittadinanza, così come si va costituendo è, secondo me, un discorso di retroguardia.
nel senso che è il concetto stesso di Cittadinanza che va rivoluzionato; non si deve essere cittadini perchè si "appartiene" ad uno stato, non si devono acquisire i diritti di cittadinanza perchè si ottiene uno status dal quale altri, giocoforza, resteranno esclusi; si è cittadini perchè si è umani, i diritti di cittadinanza dovrebbero essere comuni all'umanità in qualunque parte del pianeta ci si trovi in qualunque momento.
la categoria "diritti di cittadinanza" deve essere compresa nella categoria "diritti umani" uguali per chiunque e ovunque.
Così non è, continuiamo ad allargare la cittadinanza, ma teniamo a mente che va superata dalla cittadinanza generalizzata.
finchè si parla di cittadinanza come appartenenza, secondo me, dei criteri devono esserci. Altrimenti si entra in un corto circuito normativo e giuridico.
faccio l'avvocato del diavolo :twisted:


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MessaggioInviato: 25 lug 2006, 23:01 
Amministratore

Iscritto il: 03 lug 2006, 11:19
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Località: Roma
Spero che questi criteri per i nati in Italia riguardino anche i figli di cittadini italiani i cui genitori (italiani) decidano di immigrare all'estero con il figlio al seguito (subito dopo la sua nascita), altrimenti si potrebbe pensare che vuoi assolutamente non dare la cittadinanza a qualche particolare categoria di nati in Italia. Penso anche io che la cittadinanza nazionale vada superata, ma lo dobbiamo decidere avendo tutti "almeno" gli stessi diritti e gli stessi doveri nel paese in cui siamo nati e siamo vissuti. Rischi di fare la figura del ricco che dice al povero che mangiare non è tutto nella vita!!!
Il concetto della cittadinanza come appartenenza- fedeltà è stato superato di fatto dal riconoscimento delle doppie cittadinanze. Gli Stati Uniti riconoscono la cittadinanza a chiunque nasce sul suolo americano indipendentemente da tutto il resto. Ti sembra che gli Usa siano in un corto circuito normativo?


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MessaggioInviato: 26 lug 2006, 13:40 
Extra terrona
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Iscritto il: 03 lug 2006, 13:44
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BlackPepper ha scritto:
Sono d'accordo su tutti i punti della proposta tranne che sui primi due:
Cita:
· Devono essere dichiarati cittadini italiani alla nascita coloro che nascono in Italia da genitori stranieri; indipendentemente dal fatto se i genitori sono regolarmente residenti oppure no;

Secondo me la cittadinanza, oltre al valore strettamente "burocratico", ha un valore più simbolico di "appartenenza", che non può essere regalato ad una persona per il semplice fatto che è nata in un determinato paese.
Cita:
· Possono diventare cittadini italiani tutti coloro che sono venuti da minorenni in Italia e che vi abbiano risieduto almeno 3 anni prima del compimento della maggiore età; non deve più essere richiesto alcun requisito di reddito;

3 anni mi sembrano troppo pochi, almeno 5.


Ehi BP: ma qui nn si sta parlando di regali ma di accesso a quello che altri bambini hanno cmq gia' pur non essendoselo "meritato". cosa hanno meritato o non meritato dei neonati, se non il fatto che sono (in partenza almeno :D ) tutti degli angioletti :D ? o lameno si spera? :)


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MessaggioInviato: 26 lug 2006, 14:04 
Sergente di ferro
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Iscritto il: 03 lug 2006, 11:07
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Località: Roma
george ha scritto:
...la cittadinanza alla nascita; non sono assolutamente d'accordo. Non può essere sufficente emettere il primo vagito in Italia per ottenerla...



...e tu cosa avresti fatto di più per ottenerla?!


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MessaggioInviato: 27 lug 2006, 15:52 
Clandestino

Iscritto il: 24 lug 2006, 12:46
Messaggi: 14
george ha scritto:
Per i nati in Italia: 1- residenza nel territorio italiano per almeno 4-5 anni, anche se non continuativa, oppure 2- conseguimento di un qualsiasi titolo di studio in Italia.....
Per i nati all'estero: 1- residenza legale nel territorio italiano per 5 anni, continuativa, oppure 2- denuncia efficace di persone coinvolte nel traffico di esseri umani....


I criteri di cui sopra non dovrebbero essere sottoposti alla sindacabilità di alcuno. Ogni criterio è sufficente di per sè.
Vorrei aggiungere che il discorso sulla cittadinanza, così come si va costituendo è, secondo me, un discorso di retroguardia.
nel senso che è il concetto stesso di Cittadinanza che va rivoluzionato; non si deve essere cittadini perchè si "appartiene" ad uno stato, non si devono acquisire i diritti di cittadinanza perchè si ottiene uno status dal quale altri, giocoforza, resteranno esclusi; si è cittadini perchè si è umani, i diritti di cittadinanza dovrebbero essere comuni all'umanità in qualunque parte del pianeta ci si trovi in qualunque momento.
la categoria "diritti di cittadinanza" deve essere compresa nella categoria "diritti umani" uguali per chiunque e ovunque.
Così non è, continuiamo ad allargare la cittadinanza, ma teniamo a mente che va superata dalla cittadinanza generalizzata.
finchè si parla di cittadinanza come appartenenza, secondo me, dei criteri devono esserci. Altrimenti si entra in un corto circuito normativo e giuridico.
faccio l'avvocato del diavolo :twisted:


bello, grazie, in linea di principio tutto fila, ma poi la pratica ci dice che bisogna fare i conti con burocrazie e **** vari, che limitano la cittadinanza qui e ora. Poi, se un giorno vorrò trasferirmi in cina mi porrò il problema lì e in quel momento.

Tra l'altro non capisco perchè poni il limite di 5 anni residenza se poi parli di cittadinanza generalizzata.

e poi... denuncia di persone coinvolte in traffici di esseri umani!?! ma che c'entra scusa? facciamo la cittadinanza honoris causa? poniamo un principio morale, per cui solo se si è meritevoli diamo la cittadinanza? e chi invece magari è accusato di un crimine allora la perde? e a che serve allora la cittadinanza se poi ti si toglie quando ti serve per tutelarti civilmente e penalmente?

:?


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MessaggioInviato: 28 lug 2006, 04:03 
Clandestino

Iscritto il: 18 lug 2006, 20:04
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paula ha scritto:
Ehi BP: ma qui nn si sta parlando di regali ma di accesso a quello che altri bambini hanno cmq gia' pur non essendoselo "meritato". cosa hanno meritato o non meritato dei neonati, se non il fatto che sono (in partenza almeno :D ) tutti degli angioletti :D ? o lameno si spera? :)


Mi rendo conto che le mie idee possono apparire un po' "strambe"... forse dipende molto dal fatto che ora come ora non aspiro alla cittadinanza italiana e che in passato non ho avuto direttamente a che fare con i problemi dovuti allo status di "extracomunitario".

Forse non mi sono spiegata bene. Non parlo di merito, ma di "diritto" di nascita... come quanto ti chiedono di che nazionalità sei e si risponde spontaneamente quella di origine dei propri genitori... Trovo che questo sia il criterio più imparziale per attribuire la cittadinanza; naturalmente se uno nasce in un paese diverso da quelle delle proprie origini, trovo sia giusto che possa ottenere la cittadinanza senza bisogno di alcun requisito, ma fermo restando che abbia raggiunto una certa età ed abbia i genitori regolari.


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MessaggioInviato: 01 ago 2006, 15:17 
Lavoratore a nero

Iscritto il: 01 ago 2006, 14:55
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Salve tutti, sono contenta di aver scoperto G2, di cui non conoscevo l'esistenza. Mi rincuora sapere che ci sono tante altre persone cresciute in Italia come me ma che la legge tratta come cittadini di serie B, ma che dico di terza categoria!
Secondo me nella proposta di legge avete tralasciato una cosa molto importante: per richiedere la cittadinanza bisogna produrre come documenti il certificato penale e l'estratto di nascita legalizzati e tradotti ed ottenibili solo nel paese d'origine.
ma come fa una persona cresciuta in italia che non è mai stata in quello che tutti chiamano il suo paese d'origine a recuperare questi documenti? per non parlare della comunicazione.
Ritengo che chi sia cresciuto in italia ed abbia compiuto qui gli studi debba presentare una certificazioni che attesti il conseguimento degli studi ed avere automaticamente diritto alla cittadinanza. Gli altri dati devo essere acquisiti d'ufficio.
A volte mi sembra di vivere un incubo, con la paura che mi rispediscano in un paese che non conosco. :?


Ultima modifica di jamila il 03 ott 2007, 16:56, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 01 ago 2006, 15:43 
Sergente di ferro
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Iscritto il: 03 lug 2006, 11:07
Messaggi: 2177
Località: Roma
Benvenuta Jamila!
siamo contentissimi che ci hai trovato :)
Se hai tempo t'invito a presentarti (trovi lo spazio nel Topic G2 Caffè - Presentiamoci) e a mandarci all'indirizzo generazioniseconde@gmail.com la tua email, così possiamo contattarti direttamente!

...hai fatto benissimo a evidenziare il problema del reperimento dei documenti dal paese di origine. Non sai quante persone conosco con lo stesso problema, che magari sono riuscite a risolvere pagando una fortuna a delle agenzie private...

...però non mi viene in mente cosa proporre in alternativa.. so che il certificato pernale lo chiedono sulla base della residenza (una mia amica ha scritto sul modulo che era stata residente da piccola un anno in congo.. e ancora sta aspettando il documento dal congo...). forse si potrebbe mettere un limite d'età.. tipo "chi è residente in italia dal 14imo anno di età"

che ne dite?


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MessaggioInviato: 02 ago 2006, 10:19 
Extra terrona
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Località: roma
quello dei documenti dal Paese di origine è un elemento che (forse, dico forse perché non sono un avvocato) riguarda, mi sembra, più il decreto di attuazione della legge che i principi della legge stessa. Ossia più il come va fatta una cosa e quali documenti richiedere.
Credo che l'atto di nascita è un documento che viene chiesto anche in altri paesi per poter poi dare la cittadinanza. E' un documento molto importante per stabilire, credo, l'identità di una persona.

Forse quello che si potrebbe fare è stabilire un ufficio di collegamenteo nei paesi dai quali più provengono seconde generazioni (e il Marocco è sicuramente uno di quelli) per aiutare in questa pratica che rischia di essere complicata e molto cara.

io, ad esempio, sono stata fortunata perché avevo una parente carinissima (che però io ho incontrato solo una volta in vita mia) che si è occupata di prendere gli estratti di nascita di quasi tutti i parenti che siamo qui in italia.


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 Oggetto del messaggio: proposta di legge
MessaggioInviato: 09 set 2006, 19:16 
Clandestino

Iscritto il: 05 lug 2006, 20:47
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apparte l'ultimo commento che non ben capito...

la proposta di legge direi che ce sta.....
anche se in un primo momento, pensavo che ci saremmo dovuti esprimere di più sulle questioni dei-delle g2, ora penso che dovremmo avere le capacità per poter spendere due righe sulle questioni delle-dei g1(per cosi dire)con l'auspicio di riecuilibrare le condizioni di tutti i residenti d'Italia (quindi tutto l'apparato produttivo, o meglio tutti li plebei, che siano Italiani o meno). Tipo, svincolare i cittadini stranieri dall'obbligo di
dover avere il contratto per ottenere il permesso di soggiorno.... Rendendo i cittadini lavoratori di altre nazioni, per l'appunto resdenti in Italia, dei lavoratri (nun dico a gratis, ma poco ci manca....) a basso costo..danneggiando di conseguenze anche me(che so Italiano de Roma)che sono proletario....e cio d'anna a lavorà, e costo poco pure io...insomma riflettiamoci....

Ragazzi che dire, pretendiamo pretendiamo pretendiamo...

PS vi mando un saluto da parte di Asmara, che è na amichetta mia, e ci seguirà presto..... peaceeeeeeee


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MessaggioInviato: 09 set 2006, 19:19 
Clandestino

Iscritto il: 05 lug 2006, 20:47
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a quello che aveva scritto Black paper, quando dicevo di non capire....


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MessaggioInviato: 11 set 2006, 11:39 
Extra terrona
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Località: roma
allora un saluto ad Asmara da parte delle G2 :)

a parte questo mi sa che ci dobbiamo vedere perché ci spieghi meglio quello che avevi in testa romano...


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MessaggioInviato: 11 set 2006, 14:32 
Lavoratore a nero

Iscritto il: 01 ago 2006, 14:55
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Ragazzi ma non vi sembra vergognoso che per ottenere la cittadinanza ci vogliano dai quattro ai sei anni? (la legge ne prevede due ma "grazie ai tempi burocratici si finisce per slittare dai quattro ai sei: così dicono in prefettura!).
Anche per questo dovremmo fare qualcosa...


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